Il mediano di mischia dei Bleus accende la settimana di preparazione al test match, ricordando il quarto di finale della Rugby World Cup 2023 come una grande partita e soprattutto come una cocente delusione

Maxime Lucu verso Francia-Sudafrica: “Era il nostro Mondiale e loro sono venuti a rubarcelo” – World Rugby/World Rugby via Getty Images
La settimana che porta a Francia–Sudafrica si apre con parole significative da parte di Maxime Lucu, che ha evocato ancora una volta il trauma sportivo più forte vissuto dal rugby francese in tempi recenti: la sconfitta nei quarti di finale della Rugby World Cup 2023 contro gli Springboks, un 28-29 che ancora brucia.
«Era il nostro Mondiale e loro sono venuti a rubarcelo. È stata una partita fantastica», ha dichiarato il mediano di mischia, ricordando quella serata parigina in cui, davanti al pubblico di casa, i Bleus videro svanire il sogno iridato dopo una partita straordinaria per intensità ed emozioni. «È stata una sconfitta pesantissima per noi. Per noi, per tutto il popolo francese. Ci è rimasta dentro».
Sabato 8 novembre allo Stade de France la rivalità si riaccende: Francia e Sudafrica tornano faccia a faccia in uno dei test match più attesi dell’autunno, con i campioni del mondo pronti a difendere il loro primato nel ranking e i francesi alla ricerca di un riscatto dal valore simbolico enorme.
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Francia-Sudafrica, il big match dell’autunno 2025
Lucu, probabile protagonista in assenza di Antoine Dupont, ha parlato anche del peso emotivo della sfida: «Quella partita non la dimentichiamo. È un motivo in più per dare tutto. Non vediamo l’ora di affrontarli di nuovo».
Il Sudafrica arriva forte delle certezze costruite nel corso del 2025, con una rosa di altissima qualità e la reputazione di squadra implacabile nei momenti chiave. La Francia, invece, porta con sé la voglia di mostrare che la delusione può trasformarsi nell’occasione per rilanciare un ciclo che, dopo il fallimento mondiale casalingo, cerca continuità.
Sarà la sfida tra le vincitrici dei due principali tornei internazionali, il Sei Nazioni e il Rugby Championship, due squadre che per anni sono state agli antipodi in quanto a stile di gioco, ma che adesso hanno molte analogie; conclude Lucu: “Sono molto più che semplici bruti. È vero che sono incredibilmente forti, ma hanno anche molti giovani veloci e agili che stanno emergendo. C’è talento ovunque; sono una squadra completa”.
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