Steve Borthwick si affida a una panchina di lusso per contrastare dei Wallabies motivati a fare di nuovo il colpaccio dopo il successo del 2024

Quilter Nations Series: a Twickenham il nuovo capitolo di una rivalità storica. La preview di Inghilterra-Australia
A Twickenham, si accende un grande duello del rugby mondiale: sabato 1 novembre (Ore 16.10, diretta tv su Sky Sport Arena e in streaming su Now e Sky Go), l’Inghilterra ospita l’Australia nel match d’apertura delle rispettive finestre di novembre. Per gli inglesi è il debutto, mentre i Wallabies arrivano all’appuntamento dopo una vittoria sofferta contro il Giappone (19-15 a Tokyo) che li ha messi sulla giusta strada, ma non ha cancellato del tutto i problemi di profondità dell’organico.
La posta in palio è inevitabilmente alta: l’Inghilterra vuole iniziare a raccogliere i frutti della gestione di Steve Borthwick, puntando su un gruppo solido e competitivo. Quanto all’Australia, coach Joe Schmidt ha fatto intendere che questo tour europeo è cruciale per rilanciare il nuovo ciclo e dimostrare che i Wallabies possono ancora essere influenti a livello globale.
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Gioco areo, controllo del territorio e solidità in mischia
Dal punto di vista tecnico, sarà interessante vedere il confronto tra due stili di gioco diversi, ma non del tutto opposti: gli inglesi sanno bene come gestire il possesso, accendere le linee arretrate e usare il piede per controllare il territorio, soprattutto adesso che la cabina di regia è stata affidata a George Ford. Anche l’inserimento di Freddie Steward nel ruolo di estremo è indicativo di ciò che lo staff ha chiesto alla squadra: primeggiare nel gioco aereo.
L’Australia invece vuole imprimere ritmo, esplosività e dominanza fisica soprattutto con il pacchetto mischia e una terza linea molto abrasiva. Recentemente, gli australiani hanno riportato statistiche notevoli: 100% di successo nelle mischie durante il Rugby Championship 2025. Da lì vogliono impostare il loro gioco offensivo, senza tralasciare quella efficacia difensiva che li ha resi molto più consistenti rispetto al 2024.
Occhio quindi al pacchetto australiano, progressivamente trasformato nel vero motore del loro attacco. Con ball carrier come Rob Valetini e Harry Wilson (capitano) pronti a guidare la carica, puntano a lavorare ai fianchi dell’avversario fin dalle prime battute della gara.
L’Inghilterra inizia la finestra autunnale con una formazione in equilibrio tra esperimenti (Tommy Freeman secondo centro, ad esempio) e scelte collaudate. La panchina giocherà un ruolo fondamentale, con atleti del calibro di Luke Cowan-Dickie, Ellis Genge, Tom Curry, Henry Pollock, pronti a dare un impulso decisivo a partita in corso. I Wallabies rispondono con un XV che, al netto degli infortuni e degli atleti impegnati con i club europei, è il migliore possibile. Tra gli osservati speciali c’è Joseph-Aukuso Suaalii, tra i trequarti più pericolosi del roster a disposizione di Joe Schmidt.
Le formazioni di Inghilterra-Australia
England: 15 Freddie Steward, 14 Tom Roebuck, 13 Tommy Freeman, 12 Fraser Dingwall, 11 Immanuel Feyi-Waboso, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Guy Pepper, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje (c), 3 Joe Heyes, 2 Jamie George, 1 Fin Baxter
Sostituzioni: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ellis Genge, 18 Will Stuart, 19 Alex Coles, 20 Tom Curry, 21 Henry Pollock, 22 Ben Spencer, 23 Fin Smith
Australia: 15 Andrew Kellaway, 14 Max Jorgensen, 13 Joseph-Aukuso Suaalii, 12 Hunter Paisami, 11 Harry Potter, 10 Tane Edmed, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson (c), 7 Fraser McReight, 6 Rob Valetini, 5 Jeremy Williams, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Billy Pollard, 1 Angus Bell
Sostituzioni: 16 Josh Nasser, 17 Tom Robertson, 18 Allan Alaalatoa, 19 Lukhan Salakaia-Loto, 20 Nick Champion de Crespigny, 21 Ryan Lonergan, 22 Hamish Stewart, 23 Filipo Daugunu
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