Le parole del CT su uno dei giocatori emergenti più attesi della nazionale

Gonzalo Quesada – ph. Sebastiano Pessina
A pochi giorni dall’inizio della finestra internazionale autunnale, l’Italia di Gonzalo Quesada si prepara ad affrontare un trittico di sfide dall’alto coefficiente di difficoltà: Australia, Sudafrica e Cile. L’esordio ufficiale degli impegni di novembre è previsto per sabato 8 novembre alle 18.40, quando la nazionale affronterà i Wallabies a Udine. (qui il link per comprare i biglietti delle partite casalinghe degli azzurri).
Tra i tanti temi che animano il raduno, uno in particolare cattura l’attenzione dei tifosi: il ruolo che potrà avere Edoardo Todaro, il giovane talento azzurro che, a soli 19 anni, sta stupendo il rugby inglese con la maglia dei Northampton Saints.
Reduce da un avvio di stagione molto positivo in Prem Rugby, con mete pesanti e un approccio maturo che va oltre la carta d’identità, Todaro è stato inserito da Quesada nel gruppo che preparerà le Quilter Nations Series. La convocazione è già un segnale forte, ma il CT, intervistato sul sito ufficiale della Federazione Italiana Rugby, invita alla calma e spiega il percorso pensato per il talento classe 2006.
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Gonzalo Quesada: “Edo è qui per scoprire cosa significa il livello internazionale”
Nel reparto che comprende ali ed estremi, Quesada ha selezionato sei giocatori, con Monty Ioane, Louis Lynagh ed Ange Capuozzo che sembrano attualmente avvantaggiati per giocarsi la maglie da titolare nel ruolo di ala. Tre atleti che non hanno bisogno di presentazioni e che possono vantare una certa dimestichezza con le dinamiche dei test match.
Il CT della nazionale ha spiegato perché Todaro, nonostante le notevoli qualità evidenziate in un campionato probante come quello inglese, debba ancora accumulare quel vissuto necessario per essere protagonista ad un livello successivo: “Edoardo mi è piaciuto molto durante il 6 nazioni U20 e il mondiale U20. Già prima di iniziare la stagione avevamo pensato di convocarlo in alcune occasioni per fargli fare esperienza con noi. Chiaramente il fatto che abbia esordito in Prem Rugby e abbia fatto bene ci ha portati a convocarlo fin da subito anche se è giovanissimo: sulla possibilità di scendere in campo per adesso è un po’ indietro rispetto ad altre scelte.”
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Nell’arco di tre partite però potrebbero aprirsi degli spazi interessanti e il CT non chiude affatto la porta ad un suo utilizzo: “Edo è qui per scoprire cosa significa il livello internazionale e capire cosa facciamo in Nazionale, ma non è escluso che possa avere un’opportunità di scendere in campo se sentiamo che è pronto.”
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