Joe Schmidt dovrà gestire bene gli uomini a sua disposizione per dosare le energie e non farsi trovare impreparato al match di Udine contro l’Italia

Quilter Nations Series: Wallabies, tra rinnovamento e ambizione. L’analisi dei convocati dell’Australia – ph. Sebastiano Pessina
L’Australia ha inaugurato la propria finestra autunnale con una vittoria sofferta contro il Giappone a Tokyo, un successo che ha permesso a Joe Schmidt di testare diversi volti nuovi e valutare la profondità del gruppo.
Ma per il terzo appuntamento del tour, sabato 8 novembre a Udine contro l’Italia, è probabile che il tecnico scelga una formazione ben più vicina a quella titolare, puntando sull’esperienza e sulla competitività del suo XV. (qui il link per comprare i biglietti delle partite casalinghe degli azzurri).
Dopo un Rugby Championship altalenante ma concluso con segnali tutto sommato incoraggianti, i Wallabies si presentano in Europa con l’obiettivo di consolidare la loro identità e indirizzare nel migliore dei modi il prossimo ciclo tecnico affidato a Less Kiss.
In totale, dopo la sfida in terra nipponica del 25 ottobre, l’avventura europea durerà 4 settimane: sabato 1 novembre è in programma il confronto di Twickenham con l’Inghilterra, poi la sfida con l’Italia, a seguire sabato 15 novembre il match dell’Aviva Stadium con l’Irlanda, infine la conclusione a Parigi contro la Francia il 22 novembre.
Schmidt ha convocato 34 giocatori (19 avanti, 15 trequarti), confermando in larga parte il roster che ha giocato durante i test match del 2025. Sono stati inseriti anche Matt Faessler, Josh Canham, Pete Samu e Hamish Stewart, ufficialmente in lista con l’Australia A.
I giocatori che militano all’estero potranno unirsi al gruppo, ma non durante i primi due appuntamenti del Tour, poiché tali partite non rientrano nella finestra del Regolamento 9 di World Rugby.
Australia: un pacchetto di mischia rivitalizzato e temibile
A fare la differenza, come spesso accade, sarà il pacchetto di mischia, tra i più imponenti in circolazione: un blocco che può contare su uomini chiave come Rob Valetini, vero leader di una terza linea di valore assoluto, completata da specialisti della battaglia fisica come Fraser McReight ed Harry Wilson, atleti in perfetto equilibrio tra il dinamismo e la capacità di reiterare gli interventi difensivi in ogni zona del campo.
Tom Hooper, altra pedina di grande qualità nonché compagno di Zambonin, Varney e Vintcent a Exeter, dovrebbe rientrare non appena disponibile. Contro il Giappone il giovane flanker Nick Champion De Crespigny ha indossato i panni del capitano e si candida ad essere uno dei profili più interessanti del tour, al pari di Carlo Tizzano, grande interprete del gioco a terra.
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Il gigante Will Skelton, che attualmente non figura tra i convocati, è il punto di riferimento in seconda linea, nonché forse l’uomo più rappresentativo del pack per potenza, carisma e impatto nei punti d’incontro. Ufficialmente Skelton dovrebbe essere libero dalle partite dello Stade Rochelais solo il 17 novembre, ma non è escluso che la dirigenza francese possa dargli il via libera prima.
Lukhan Salakaia-Loto e Josh Canham sono usciti malconci dal primo test col Giappone e lo staff ha chiamato a scopo precauzionale Darcy Swain, che lotterà per un posto in sala macchine insieme a Jeremy Williams e Nick Frost.
In prima linea, dopo 151 caps e migliaia di battaglie in mischia chiusa, non ci sarà più il veterano James Slipper, ma il contributo di esperienza arriverà dai piloni Angus Bell e Taniela Tupou, idealmente la coppia titolare, con Aidan Ross (ex All Black, eleggibile per l’Australia dopo i tre anni senza cap con la Nuova Zelanda), Tom Robertson, Allan Alaalatoa e Zane Nonggorr impegnati a giocarsi le loro carte. Più chiara la situazione al tallonaggio, dove Billy Pollard sembra il favorito su Matt Faessler e Josh Nasser.
Le gestioni di Dave Rennie e Eddie Jones avevano evidenziato molteplici problemi di tenuta degli avanti, ma adesso questa tendenza al ribasso sembra essere un ricordo lontano.
Australia: rebus mediana e coppia di centri di livello mondiale
La forza dell’Australia non si ferma al pacchetto di mischia. Quando è al completo, il reparto dei trequarti dei Wallabies sa essere decisamente pericoloso. La coppia di centri più accreditata è quella composta da Len Ikitau (altro giocatore attualmente impegnato in Prem Rugby) e Joseph-Aukuso Suaalii, due atleti che insieme coniugano velocità, linee di corsa velenose e potenza da vendere, mentre Hunter Paisami e Josh Flook partono un gradino sotto nelle gerarchie.
Le opzioni nel triangolo allargato garantiscono imprevedibilità e capacità di finalizzare, con i vari Max Jorgensen, Coorey Toole e Dylan Pietsch, bravi a ritagliarsi delle occasioni per dimostrare il loro valore durante la lunga estate del rugby australiano.
Rispetto al pacchetto di mischia manca qualcosa in termini di profondità e dimestichezza con lo scenario internazionale: solo tre giocatori hanno più di 30 caps, il centro Hunter Paisami, l’estremo Andrew Kellaway e il mediano di mischia Jake Gordon.
Proprio la mediana è un reparto che lo staff tecnico dovrà reinventare. Nel corso degli ultimi quattro mesi, tra la serie con i B&I Lions e il Rugby Championship, oltre a Jake Gordon, si sono alternati i vari Nic White, Tate McDermott a numero 9, affiancati da James O’Connor, Tom Lynagh e Tane Edmed all’apertura. Un segnale chiaro che la cabina di regia ha bisogno di stabilità.
Il mediano esordiente dei Reds, Kalani Thomas, è la grande novità, mentre Carter Gordon potrebbe riprendere quota dopo essere stato lanciato da Eddie Jones e poi parzialmente uscito dal gruppo a causa del passaggio in NRL. Adesso per il biondo regista si ripresenta l’opportunità di lottare per la blasonata maglia numero 10 dei Wallabies.
Cosa aspettarsi dal match di Udine con l’Italia
Joe Schmidt ha dimostrato di voler dare fiducia ai giovani, ma contro l’Italia potrebbe affidarsi a un mix più bilanciato tra esperienza e freschezza, per mantenere una struttura chiara in vista delle sfide successive contro Irlanda e Francia. Molto dipenderà dalla sfida con l’Inghilterra a Twickenham, un test molto duro dal risultato tutt’altro che scontato.
L’Italia di Gonzalo Quesada dovrà prepararsi ad affrontare una squadra in evoluzione, capace però di alzare il livello in ogni momento e di imporre i suoi forti ball carrier per costruire il successo.
Gli ingredienti per una grande partita ci sono tutti: da una parte un’Italia motivata a fare bene davanti al suo pubblico, dall’altra un’Australia desiderosa di confermare i progressi del nuovo corso e cancellare l’ultimo nefasto precedente del 2022.
Autumn Nations Series 2025: i convocati dell’Australia per i test match di novembre, tra cui l’Italia
Avanti (19)
Allan Alaalatoa (#896, West Harbour Juniors, ACT Brumbies, 85)
Angus Bell (#940, Hunters Hill Rugby Club, NSW Waratahs, 45)
Josh Canham (#987, Harlequin Junior Rugby Club, Queensland Reds, 2)*
Nick Champion De Crespigny (#991, Canberra Grammar School, Western Force, 3)
Matt Faessler (#969, USQ Saints, Queensland Reds, 15)*
Nick Frost (#953, Hornsby Lions, ACT Brumbies, 34)
Fraser McReight (#937, Albany Creek Brumbies, Queensland Reds, 35)
Josh Nasser (#979, Easts Rugby (Brisbane), Queensland Reds, 9)
Zane Nonggorr (#966, Gold Coast Eagles, Queensland Reds, 17)
Billy Pollard (#958, Lindfield Junior Rugby Club, ACT Brumbies, 17)
Tom Robertson (#898, Dubbo Kangaroos, Western Force, 37)
Aidan Ross (esordiente, Bond University, Queensland Reds, 1)
Lukhan Salakaia-Loto (#914, Randwick, Queensland Reds, 44)
Pete Samu (#920, Moorabbin Rams, NSW Waratahs, 33)*
Carlo Tizzano (#982, University of Western Australia, Western Force, 12)
Taniela Tupou (#917, Brothers Rugby (Brisbane), NSW Waratahs, 65)
Rob Valetini (#929, Harlequin Junior Rugby Club, ACT Brumbies, 58)
Jeremy Williams (#973, Wahroonga Tigers, Western Force, 21)
Harry Wilson (#933, Gunnedah Red Devils, Queensland Reds, 32)
Trequarti (15)
Filipo Daugunu (#931, Wests Bulldogs, Queensland Reds, 16)
Tane Edmed (#990, West Harbour Juniors, NSW Waratahs, 5)
Josh Flook (#972, Brothers Rugby, Queensland Reds, 6)
Carter Gordon (#967, Sunshine Coast Grammar School, Queensland Reds, 8)
Jake Gordon (#925, Canterbury Juniors, NSW Waratahs, 33)
Max Jorgensen (#984, Balmain Wolves, NSW Waratahs, 17)
Andrew Kellaway (#943, Hunters Hill Rugby Club, NSW Waratahs, 46)
Ryan Lonergan (#993, Tuggeranong Vikings, ACT Brumbies, 3)
Hunter Paisami (#932, Harlequin Junior Rugby Club, Queensland Reds, 33)
Dylan Pietsch (#979, Leeton Phantoms, Western Force, 8)
Harry Potter (#989, Moorabbin Rams, Western Force, 7)
Hamish Stewart (#986, Toowoomba Bears, Western Force, 3)*
Joseph-Aukuso Suaalii (#988, The Kings School, NSW Waratahs, 14)
Kalani Thomas (esordiente, Springfield Hawks, Queensland Reds, 0)
Corey Toole (#992, Wagga Waratahs, ACT Brumbies, 4)
*comprese le presenze con la squadra dell’Australia A
Indisponibili per la selezione
Charlie Cale
Langi Gleeson
Tate McDermott
Noah Lolesio
Tom Wright
Valerio Bardi
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