Al centro dello scontro torna la valorizzazione dei giocatori italiani, gli equiparati e la posizione della squadra della Polizia di Stato

Lega Italiana Rugby: nuove scintille tra Fiamme Oro, Viadana e Rovigo
Le diverse visioni dei Club all’interno della Lega Italiana Rugby in merito al ruolo della Serie A Élite e in particolare alla gestione dei giocatori non sono una novità. L’ultimo capitolo, che risale agli ultimi giorni, viene riassunto da un articolo apparso oggi sul Gazzettino di Rovigo a firma di Ivan Malfatto.
Come riporta il quotidiano veneto in un’intervista al Messaggero il vice presidente delle Fiamme Oro Tommaso Niglio – che ricopre lo stesso ruolo anche all’interno della Lega Italiana Rugby – ha dichiarato: “Ci tengo a sottolineare che i nostri giocatori sono tutti italiani. Viadana che abbiamo battuto in Coppa Italia, ad esempio, su 23 a referto, ha 19 argentini equiparati. La Federazione va alla ricerca di giocatori in Australia, Francia, Argentina, noi pensiamo invece che giocatori nati e cresciuti in Italia, se li metti in condizione, fanno la differenza. Vorremmo avere più attenzione della FIR, orientata verso il nord.”
La risposta della società Mantovana, sempre a mezzo stampa, non si è fatta attendere. Parlando alla Voce di Mantova il General Manager di Viadana Ulises Gamboa ha replicato evidenziando la diversa posizione del club di Ponte Galeria rispetto agli altri Club della Serie A Élite: “Proprio il tema tasse è rilevante. Essendo una squadra di Stato è alimentata dagli sforzi dei contribuenti, a partire dalle persone che lavorano nel rugby, fino ad arrivare a tutti gli altri”.
La stessa opinione espressa anche dal Presidente della Rugby Rovigo Francesco Zambelli, che nella Lega Rugby ricopre, al pari di Niglio, il ruolo di vice presidente: “Le Fiamme Oro godono di vantaggi che noi non abbiamo. In Serie A Elite siamo dei semi-dilettanti, ma abbiamo i nostri costi che loro non hanno, quindi fanno presto a parlare e a fare la differenza. Loro non pagano le indennità dei giocatori come noi. Hanno un impianto di Stato, noi dobbiamo mantenere i nostri. Ricevono dalla FIR lo stesso contributo annuale degli altri nove club, anche se non hanno le stesse spese.”
“Non so se Niglio sia di carattere davvero così” chiosa il numero uno rodigino “ma è un vice presidente della Lega e sbaglia a stuzzicare. Parli piuttosto di temi e problemi comuni a tutte le società di Serie che rappresenta. Dicendo queste cose fa venire il sospetto che abbia un legame, un interesse comune, con la FIR. Come ai tempi di Gavazzi”
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