Il comunicato congiunto della Federazione e delle due franchigie sulla tutela dei giocatori e sulla sostenibilità del rugby di alta prestazione

Il comunicato congiunto di FIR, Benetton e Zebre: “Competizioni fuori da World Rugby incompatibili con il percorso di alta prestazione” (ph. Sebastiano Pessina)
La Federazione Italiana Rugby, in un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, ha ribadito la propria posizione su temi fondamentali come la sicurezza dei giocatori e la sostenibilità del rugby di alta prestazione, rimarcando l’importanza di continuare a seguire il modello attuale per un percorso di crescita costante e globale. Lo stesso comunicato e stato poi ripreso anche da Benetton Rugby e Zebre Parma, le quali hanno ribadito il loro pieno appoggio alla posizione della FIR.
La Federazione infatti ha riaffermato con forza “la piena adesione ai principi e agli standard internazionali di World Rugby e Six Nations Rugby in materia di alta prestazione, tutela del welfare degli atleti e, più in generale, di integrità sportiva”, rimarcando l’importanza di una “rete coordinata di strutture di cui fanno parte le Nazionali Maschili e Femminili Seniores e U20, le Franchigie URC ed i Club di Serie A Elite”.
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Il riferimento, inevitabile, è alla possibile formazione della nuova superlega R360, contro la quale sia la Fir sia gran parte delle Federazioni Tier 1 hanno preso una posizione netta: “L’adesione a iniziative o competizioni non riconosciute da World Rugby non saranno considerate da FIR compatibili con il proprio percorso di alta prestazione, e comporteranno l’ineleggibilità di coloro che vi aderiranno per le Squadre Nazionali FIR”.
Dello stesso avviso anche le due franchigie italiane, Benetton e Zebre, che hanno riproposto il comunicato federale aggiungendo: “Benetton Rugby e Zebre Parma, letto il comunicato stampa della Federazione Italiana Rugby, esprimono il pieno supporto alla posizione espressa dall’organo di governo nazionale. L’obiettivo condiviso da FIR e dalle Franchigie è quello di raggiungere il massimo potenziale sportivo ed uno sviluppo armonico del rugby italiano di alta prestazione, mantenendo la tutela della salute degli atleti quale asset prioritario. L’adesione alle attività internazionali organizzate da World Rugby, Six Nations Rugby, URC, EPCR e dalla stessa FIR rappresenta oggi l’unica condizione possibile per garantire la sostenibilità dell’attuale modello sportivo: qualunque altra forma di competizione che non rispecchi tale modello è incompatibile con il percorso nazionale di alta prestazione e, di conseguenza, con l’operato delle Franchigie”.
Il comunicato completo della Federazione Italiana Rugby
La Federazione Italiana Rugby intende riaffermare con forza la piena adesione ai principi e agli standard internazionali di World Rugby e Six Nations Rugby in materia di alta prestazione, tutela del welfare degli atleti e, più in generale, di integrità sportiva.
Il sistema di Alta Prestazione FIR, integrato e coordinato con la struttura tecnica federale, costituisce oggi il modello di riferimento per la crescita olistica e sostenibile delle atlete e degli atleti d’interesse nazionale, garantendo loro l’equilibrio necessario tra performance, salute e sviluppo personale.
Tale modello di Alta Prestazione, basato sulla rete coordinata di strutture di cui fanno parte le Nazionali Maschili e Femminili Seniores e U20, le Franchigie URC ed i Club di Serie A Elite assicura un percorso uniforme per le giocatrici e i giocatori d’interesse nazionale, un monitoraggio costante delle loro prestazioni e dei carichi di lavoro, un dialogo continuo tra staff federali, franchigie e club per la gestione dei piani di crescita tecnica, fisica e mentale.
La gestione del sistema di Alta Prestazione, di competenza della struttura tecnica federale e dalla direzione tecnico/sportiva, opera in pieno raccordo con i Direttori Sportivi e i Responsabili Tecnici delle due Franchigie e dei Club di Serie A Elite attraverso la Commissione Tecnica Federale Internazionale: condivisione dei programmi di sviluppo individuale e allenamento di atlete e atleti d’interesse nazionale, armonizzazione dei calendari per garantire equilibrio tra l’attività di Club e Franchigie e Squadre Nazionali, verifiche mensili dei protocolli medici e della corretta applicazione delle linee guida sui carichi di lavoro individuali, approvazione congiunta e condivisa con atlete e atleti dei piani individuali di crescita costituiscono il core del sistema di alta prestazione italiano.
All’interno di questo contesto, il Player Welfare Framework della FIR fissa principi e linee guida obbligatori e non negoziabili, per la tutela integrale della persona-atleta, promuovendo un ambiente di eccellenza condiviso, il cui obiettivo comune è quello di garantire che la prestazione sportiva avvenga sempre nel rispetto della salute, della sicurezza e della dignità dell’atleta quali valori fondanti del rugby italiano, definendo in modo trasparente e condiviso:
– il numero massimo di match annuali e periodi di recupero per giocatrici e giocatori
– standard medici, fisioterapici e psicologici
– tutela contrattuale e assicurative delle atlete e degli atleti di alta prestazione e d’interesse nazionale
– monitoraggio condiviso con World Rugby
– formazione continua di staff tecnici e sanitari
La sostenibilità e la continuità di tale modello rappresenta la condizione imprescindibile per la continuità e lo sviluppo del rugby italiano di alta prestazione.
La Federazione Italiana Rugby intende sottolineare con decisione come ogni attività di alta prestazione svolta in Italia, o nelle manifestazioni internazionali e domestiche riconosciute da World Rugby, Six Nations, URC, EPCR e da FIR stessa, debba rispettare primariamente i principi espressi dal Player Welfare Framework di FIR, garantendo la tutela di giocatrici e giocatori quale priorità assoluta e condizione necessaria per la sostenibilità del sistema.
L’adesione a iniziative o competizioni non riconosciute da World Rugby non saranno considerate da FIR compatibili con il proprio percorso di alta prestazione, e comporteranno l’ineleggibilità di coloro che vi aderiranno per le Squadre Nazionali FIR.
Andrea Duodo, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha dichiarato: “L’Alta Prestazione di FIR è orientata a valorizzare le competenze italiane e promuovere un ambiente di eccellenza condiviso, che ha nella tutela delle atlete, degli atleti e del nostro modello il proprio focus primario. High performance e Player Welfare Framework rappresentano la piattaforma su cui si costruisce il futuro del rugby italiano: un modello che unisce crescita umana, sviluppo tecnico, sicurezza e responsabilità. Con il supporto di tutti gli stakeholder nazionali di riferimento, desideriamo confermare la volontà comune di proseguire insieme in questo percorso, fondato sulla coerenza con il modello internazionale, che garantisce la sostenibilità del sistema-rugby nel mondo, contribuendo in modo leale e costruttivo alla crescita del Gioco globale sotto l’egida di World Rugby”.
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