I media australiani hanno posto l’attenzione sulle prestazioni di Louis Werchon e gli altri giocatori coinvolti nel progetto di scambio

Benetton-Reds: un ponte tra emisferi che può diventare un modello da replicare
L’accordo tra Benetton Rugby e Queensland Reds, annunciato la scorsa estate, si sta rivelando una delle operazioni più interessanti del panorama internazionale. Tre giocatori della franchigia australiana, John Bryant, Richie Asiata e Louis Werchon (Josh Flook è rimasto a disposizione di Joe Schmidt), sono stati inseriti nel gruppo biancoverde come parte di un prestito tecnico temporaneo, ma gli effetti vanno ben oltre l’aspetto sportivo.
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I media australiani si stanno interessando alle prestazioni dei loro connazionali, capaci di ritagliarsi spazi importanti nelle prime tre partite di campionato. John Bryant ha esordito sabato 11 ottobre contro i Lions, Asiata, tallonatore solido e affidabile, e Werchon, mediano di mischia dotato di un passaggio tra i più rapidi del rugby australiano, stanno già lasciando il segno a Treviso. Il pubblico del Monigo li ha accolti con entusiasmo, tanto che sui social del club circolano commenti ironici su Werchon come «Dobbiamo trovare un modo per tenerlo, magari con mille pizze!».
Benetton Rugby: il fattore Werchon
Louis Werchon è stato decisivo nelle vittorie contro Glasgow e Lions, mettendo in mostra ritmo, lucidità e un’attitudine che ha conquistato lo staff e i tifosi. Il giornalista Will Evans, su www.theroar.com, ha parlato del mediano con toni entusiastici, descrivendolo come un potenziale nuovo Byron Kelleher, pronto a prendersi la scena con la maglia dei Wallabies nel prossimo futuro.
Parlando dell’arrivo a Treviso, ha detto che si tratta di: “Un’esperienza che, oltre a far crescere il giocatore, lo espone a un livello competitivo molto più alto delle classiche amichevoli del calendario australiano. Nelle ultime tre settimane, la Benetton è scesa in campo nel Connacht in Irlanda, ha battuto il Glasgow con una meta all’ultimo minuto e ha travolto duramente i Lions. Tra l’altro, Werchon non è partito titolare nell’unica sconfitta, ma è stato determinante in entrambe le vittorie. Contro i Lions, la velocità dalla base della mischia, la sua creatività e le sue gambe non hanno mai permesso alla difesa sudafricana di fermarsi.”
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La joint venture Benetton-Reds che può salvare il rugby australiano dalla fuga di talenti
L’iniziativa nasce anche dal legame storico tra la famiglia Lynagh e i due club: Michael, leggenda dei Reds e del Benetton, ha favorito il contatto tra le dirigenze, mentre i suoi figli Tom e Louis giocano rispettivamente per i Reds e per i Leoni.
Il direttore generale dei Reds, Sam Cordingley, ha sottolineato “La volontà comune di creare un progetto che generi valore per entrambi i club, offrendo esperienze di crescita concrete per giocatori e staff”.
Will Evans però va più a fondo e spiega che: “Il rugby union deve tornare ai suoi punti di forza in Australia e sfruttarli per vincere le battaglie con il rugby league prima di dichiarare guerra. I rapporti con il mondo aziendale, le partnership con club internazionali e istituti terziari nazionali sono fondamentali. Werchon è un obiettivo ovvio per il rugby league e sarebbe un ottimo numero 9 anche lì. Asiata è un giocatore costruito per lo stile di rugby che si gioca in Francia. L’alleanza con Benetton deve rendere ciascuna di queste opzioni un po’ meno probabile, un po’ meno attraente per i giocatori.”
Nel novembre 2026 Benetton e Reds giocheranno a Treviso, un primo storico test match per il rugby italiano, che al pari di quello australiano gode dei benefici del rapporto di collaborazione, soprattutto per l’opportunità di condividere conoscenze e metodologie tra gli staff tecnici delle due franchigie.
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