URC: il Benetton domina i primi 40 minuti e manda al tappeto i Lions

Quattro mete in mezz’ora ipotecano la gara per i biancoverdi, che gestiscono nella ripresa dopo un primo tempo quasi perfetto. Poker di Lynagh

URC: il Benetton domina i primi 40 minuti e manda al tappeto i Lions – ph. Benetton Rugby

Cinque punti per il Benetton nella terza giornata di United Rugby Championship, meritata ricompensa per la miglior prestazione stagionale ai danni di una inconsistente formazione dei Lions, alla terza partita consecutiva nell’emisfero nord e alla terza sconfitta di fila, ma soprattutto alla tredicesima partita persa consecutivamente in trasferta.

È una squadra di Treviso comunque decisamente brillante quella che si presenta a Monigo: in soli 30 minuti è capace di segnare quattro mete, ipotecare la gara e prendersi il punto di bonus offensivo, per poi gestire il resto della gara con una attenta difesa e chiudere in bellezza per vincere 41-17.

La partita non comincia in modo perfetto, con il Benetton che concede subito 3 punti nelle prime battute dopo il calcio d’avvio. Tuttavia la squadra di casa è lesta a rimettere la partita sui binari: la prima occasione offensiva è ben manovrata, liberando Izekor sulla corsia esterna di destra. Il terza linea viene fermato da un gran placcaggio in extremis di Quan Horn.

All’ottavo, però, e sostanzialmente alla seconda sequenza offensiva, il Benetton trova la meta con Rhyno Smith, che chiude un bel multifase in cui i biancoverdi portano la palla da un lato all’altro del campo fino a trovare lo spazio giusto per l’estremo, servito all’interno da Louis Lynagh.

I due si restituiscono il favore pochi minuti dopo: pallone recuperato dopo un in-avanti nei 22 metri difensivi dei Leoni, Mendy raccoglie e gira attorno alla difesa avversaria, lanciandosi in campo aperto. L’argentino cede a Smith, che fissa l’ultimo difensore e serve a Lynagh per 40 metri di cavalcata solitaria fin oltre la linea.

Al 20′ il Benetton è già alla terza marcatura: il multifase stavolta è più diretto, con la carica potente di Lorenzo Cannone e Alessandro Izekor fermato a un centimetro dalla linea. Dopo due pick and go il guizzo decisivo è di Simone Ferrari. Per il pilone azzurro è solo la seconda meta nella sua lunga carriera in franchigia.

Poco dopo la squadra di Treviso subisce la controffensiva sudafricana, con i Lions che orchestrano un brillante lancio del gioco da rimessa laterale, trovando spazio dalla chiusa in seconda fase. Chiude il pilone destro Ntlabakanye nell’angolo. Tuttavia chi di colpo ferisce, di colpo perisce: il Benetton trova la quarta meta alla mezz’ora proprio su un lancio del gioco da rimessa laterale, con Werchon che dopo il primo punto d’incontro centrale attacca dalla chiusa, trova un mezzo pertugio e riesce a mettere oltre le mani e a servire Lynagh, che va in fuga e segna la doppietta personale. Vale il punto di bonus offensivo.

Dopo 40 minuti pressoché perfetti, il Benetton allunga ancora con un piazzato in apertura di ripresa, ma poi fallisce un paio di occasioni in attacco concedendo il turnover ai Lions.

Il punteggio rimane bloccato a lungo: i Lions provano a rientrare in partita, ma un po’ per propri errori, un po’ per un Benetton che non concede molto, non riescono a trovare soddisfazione neanche quando Gallo viene spedito nel sin bin per un placcaggio senza palla. Malgrado una sostanziosa percentuale di territorio e una ancor più grande di possesso, i sudafricani non riescono mai ad accendere la luce in attacco, complice una rimessa laterale assai deficitaria.

Quando nei dieci minuti conclusivi sono i Lions a rimanere in 14, è allora il momento di colpire per i padroni di casa: Louis Lynagh firma la tripletta personale su una bella azione al largo sulle conseguenze di una rimessa laterale.

Nel finale l’attenzione difensiva costante del Benetton viene un po’ meno e arriva una meta di puro orgoglio dei Lions, pur in inferiorità numerica, che sfondano con il pilone van Vuuren da calcio di punizione a 5 metri.

La partita poi finisce addirittura in 14 contro 13, con Giuliano Avaca e Quan Horn che in due momenti diversi se ne vanno per in-avanti volontario. Il Benetton ha un ultimo attacco a tempo scaduto con una mischia a 5 metri dalla linea avversaria, e da lì arriva il poker di Lynagh che sigla il 41-15 finale.

Benetton: 15 Rhyno Smith, 14 Louis Lynagh, 13 Tommaso Menoncello, 12 Malakai Fekitoa, 11 Ignacio Mendy, 10 Jacob Umaga, 9 Louis Werchon, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Alessandro Izekor, 5 Eli Snyman, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Siua Maile, 1 Mirco Spagnolo
A disposizione: 16 Bautista Bernasconi, 17 Thomas Gallo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Riccardo Favretto, 20 John Bryant, 21 Andy Uren, 22 Giuliano Avaca, 23 Filippo Drago

Marcatori Benetton
Mete: Smith (8), Lynagh (14, 30, 72, 80), Ferrari (20)
Trasformazioni: Umaga (20, 30, 72), Smith (80)
Calci di punizione: Umaga (41)

Lions: 15 Quan Horn, 14 Eduan Keyter, 13 Henco van Wyk, 12 Richard Kriel, 11 Angelo Davids, 10 Chris Smith, 9 Morne van den Berg, 8 Francke Horn (C), 7 Ruan Venter, 6 JC Pretorius, 5 Ruan Delport, 4 Etienne Oosthuizen, 3 Asenathi Ntlabakanye, 2 Franco Marais, 1 SJ Kotze
A disposizione: 16 Morne Brandon, 17 RF Schoeman, 18 Conraad van Vuuren, 19 Darrien Landsberg, 20 Jarod Cairns, 21 Nico Steyn, 22 Sam Francis, 23 Manuel Rass.

Marcatori Lions
Mete: Ntlabakanye (27), van Vuuren (77)
Trasformazioni: Smith (27, 77)
Calci di punizione: Smith (2)

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