Il centro australiano era il talento di punta del gruppo dei Reds arrivato per due mesi in biancoverde, ma la sua convocazione con i Wallabies ha complicato le cose

Benetton: alla fine Josh Flook non giocherà a Treviso – ph. Sebastiano Pessina
Alla fine Josh Flook non indosserà la maglia a strisce orizzontali bianche e verdi del Benetton Rugby.
Il primo centro australiano, 24 anni, era il nome di punta del gruppetto di giocatori che sono arrivati a Treviso dai Reds grazie all’accordo di partnership tra le due franchigie. Tuttavia, mentre i suoi compagni Richie Asiata e Louis Werchon hanno avuto l’opportunità di scendere in campo con i veneti nelle prime due giornate di URC e puntano a farlo di nuovo nei prossimi turni, per lui alla fine non ci sarà spazio a causa della convocazione con i Wallabies, con i quali è sceso in campo nell’ultima giornata del Rugby Championship contro la Nuova Zelanda.
Lo ha raccontato Calum MacRae nel corso del rituale incontro virtuale con i media che il capo allenatore ha ogni settimana.
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“Quando prendiamo un giocatore straniero qui a Treviso – ha spiegato il capo allenatore del Benetton – deve essere un giocatore di alto livello, non avrebbe senso prenderne uno dello stesso livello di uno italiano nello stesso ruolo. Non solo: vogliamo anche che abbia un profilo che si cala nel nostro modello di gioco e nel tipo di partite che deve disputare. È un aspetto a cui io e Pete [Wilkins, allenatore dell’attacco] guardiamo molto, specie in relazione alla fase offensiva.”
“Ormai siamo arrivati alla terza partita di campionato e siamo coperti nel suo ruolo. In particolare Leonardo Marin è tornato a disposizione dopo un infortunio e si è preparato bene questa settimana. Per noi è molto importante la consistenza in allenamento per poter competere per la selezione e proprio per questo motivo penso che ormai non ci sarebbe più il tempo per Flook di arrivare e prendersi un posto in squadra.”
“Credo comunque che la decisione di identificarlo come giocatore di nostro interesse sia stata giusta, anche se non giocherà con noi perché ha avuto questa importante opportunità con i Wallabies, di cui quest’anno era inizialmente un giocatore alla periferia della rosa.”
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