Partita in bilico sino all’ultimo, decisa dalla meta del mediano di mischia

Rugby Championship: All Blacks-Australia 33-24, Roigard trascina i suoi alla vittoria (Ph. Sebastiano Pessina)
La prima partita del quinto turno del Rugby Championship 2025 fra All Blacks e Australia, valida anche come primo atto della Bledisloe Cup, si è conclusa. Gara molto intensa e in bilico sino al 75′, risolta nel finale dai tre volte campioni del mondo grazie alla meta di un Cam Roigard veramente ispirato da mediano di mischia rientrante.
Rugby Championship: All Blacks-Australia 33-24, la cronaca
Ad Auckland la partita inizia subito ad alto ritmo. I padroni di casa fanno subito sul serio: quattro minuti e arrivano le gambe di Caleb Clarke a chiudere l’azione della prima meta del match, che vale il 5-0. Non arriva la conversione, ma a proposito di trasformazioni arriva successivamente il botta e risposta al piede fra O’Connor e Beauden Barrett che sposta il risultato sull’8-3 al 10′.
Gli All Blacks, grazie a un Cam Roigard ispirato, controllano l’intensità della contesa e poco prima del quarto d’ora passano ancora: azione feroce nei ventidue avversari, con una serie di “raccogli e vai” che premiano in conclusione la carica di Leroy Carter, bravo ad andare oltre. C’è la segnatura, non la conversione (anche in questo caso): si va sul 13-3.
L’Australia non riesce a uscire dalla propria metà campo: i Wallabies, anche a causa della loro indisciplina, sono costretti a subire un’altra volta un multifase dei padroni di casa all’interno dei propri ventidue. Neozelandesi abrasivi, un metro dopo l’altro sino allo spunto vincente di Roigard che chiude la sequenza in mezzo ai pali. Bottino pieno, con la conversione di Beauden Barrett, che pochi minuti dopo si fa male: è 20-3, mentre Barrett viene sostituito da Damian McKenzie.
Si arriva alla mezz’ora, opportunità per gli ospiti da una rimessa laterale nei cinque metri avversari: lancio di Billy Pollard, rimessa vinta dai suoi compagni e poi drive avanzante. Lo stesso Pollard passa infondo al raggruppamento a guidare il raggruppamento che si sfalda al momento giusto prendendo abbrivio e facendo si che la stessa prima linea sia in grado, con un “pick & go” di andare in meta vicino ai pali. C’è la meta e c’è la conversione: gap accorciato sul 20-10.
Uomini di Joe Schmidt scatenati. La marcatura li ravviva talmente tanto da farne un’altra qualche giro d’orologio dopo, in prossimità dell’intervallo. Altra partenza nei ventidue avversari da una touche: pallone vinto in qualche modo e poi messo a disposizione per gli avanti che guadagnano metri e creano spazio per l’ingresso, nello spazio giusto, di Harry Potter. L’ala riceve l’ovale e sprinta in pochi passi andando a griffare la meta, con conversione, del 20-17: risultato con cui si va all’intervallo, in un match apertissimo.
La ripresa si apre con le due squadre a contatto. Gli All Blacks però riescono ad aprire il gap a loro favore prendendosi due punizioni nel primo quarto d’ora, messe in mezzo ai pali – in entrambi i casi da McKenzie: lo score sale sul 26-17.
Si scollina l’ora di gioco, con i tecnici che ne approfittano per mescolare un po’ le carte con i giocatori dalla panchina. Le modifiche premiano l’Australia che al 69′ si proietta in attacco e con il subentrato Carlo Tizzano risolve un raggruppamento trovando il modo di andare in meta. Arriva anche la conversione di O’Connor. A 10 minuti dalla fine: All Blacks-Australia 26-24.
Pochi giri d’orologio e la sfida subisce un nuovo scossone. Piardi, direttore di gara perfetto nella sua direzione, ammonisce Potter: l’ala australiana si rende colpevole di un comportamento scorretto fermando in maniera fallosa una promettente azione neozelandese, ampiamente dentro i 22 degli ospiti. I Wallabies si ritrovano in 14 per il finale di gara e al 75′ capitolano. McKenzie, Jordie Barrett e Tupaea si mettono in moto liberando uno spazio nel quale Roigard si inserisce sgasando: il mediano di mischia arriva sino in mezzo ai pali. La seconda meta personale, convertita da McKenzie, vale il 33-24: risultato con cui si chiude la partita. Il tempo si esaurisce: arriva la vittoria per gli All Blacks che vale già la Bledisloe Cup 2025, visto che nella partita di sabato prossimo gli austrialiani al massimo potranno eguagliare i rivali. Nel Rugby Championship, in attesa di Sudafrica-Argentina, la Nuova Zelanda sale in testa alla classifica del torneo a 14 punti, l’Australia resta ferma a 11.
Rugby Championship: All Blacks-Australia 33-24, il tabellino
All Blacks: 15 Will Jordan, 14 Leroy Carter, 13 Billy Proctor, 12 Jordie Barrett, 11 Caleb Clarke, 10 Beauden Barrett, 9 Cam Roigard, 8 Wallace Sititi, 7 Ardie Savea (c), 6 Simon Parker, 5 Tupou Vaa’i, 4 Fabian Holland, 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’ahoo, 17 Tamaiti Williams, 18 Fletcher Newell, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Peter Lakai, 21 Cortez Ratima, 22 Quinn Tupaea, 23 Damian McKenzie
Marcatori All Blacks
Mete: Caleb Clarke (4′), Leroy Carter (14′), Cam Roigard (25′, 75′)
Conversioni: Beauden Barrett (26′), Damian McKenzie (76′)
Punizioni: Beauden Barrett (10′), Damian McKenzie (48′, 55′)
Australia: 15 Max Jorgensen, 14 Harry Potter, 13 Joseph-Aukuso Suaalii, 12 Len Ikitau, 11 Corey Toole, 10 James O’Connor, 9 Tate McDermott, 8 Harry Wilson (c), 7 Fraser McReight, 6 Tom Hooper, 5 Lukhan Salakaia-Loto, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Billy Pollard, 1 James Slipper
A disposizione: 16 Brandon Paenga-Amosa, 17 Angus Bell, 18 Allan Alaalatoa, 19 Jeremy Williams, 20 Carlo Tizzano, 21 Ryan Lonergan, 22 Tane Edmed, 23 Filipo Daugunu
Marcatori Australia
Mete: Billy Pollard (30′), Harry Potter (38′), Carlo Tizzano (69′)
Conversioni: James O’Connor (31′, 39′, 70′)
Punizioni: James O’Connor (8′)
Di Michele Cassano
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