La preview della Prem Rugby 2025/2026

La presentazione del massimo campionato inglese che prende il via giovedì 25 settembre

La preview della Prem Rugby 2025/2026

In un piovoso giovedì di inizio autunno prenderà le mosse la stagione 2025/2026 della Premiership, il massimo campionato inglese che da quest’anno a operato un rebranding sotto la nomenclatura di Prem Rugby.

Poco cambia nella sostanza: le 10 migliori squadre di rugby inglesi si sfidano in un campionato all’italiana con girone di andata e ritorno, e poi le migliori quattro andranno a giocarsi semifinali e finale per ottenere il titolo di Campione d’Inghilterra.

La stagione parte con un piccolo grado d’incertezza per quanto riguarda la parte bassa della classifica. Non ci sono novità, infatti, per quanto riguarda eventuali retrocessioni e relative promozioni. Negli ultimi anni le squadre che hanno vinto la seconda divisione, il Championship, non sono mai state promosse perché non hanno raggiunto gli standard minimi richiesti dalla federazione per la partecipazione al massimo campionato.

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Secondo quanto riporta il Telegraph, la RFU starebbe per votare una sospensione delle retrocessioni dalla propria massima divisione con lo scopo di garantire alle squadre più importanti di lavorare con serenità a un miglioramento dei conti, visto che molte società si sono indebitate pesantemente nelle ultime stagioni. Secondo alcuni, però, la sospensione potrebbe diventare permanente, trasformando la Premiership in una lega per franchigie simile allo URC.

Per chi è più interessato a quello che accade in campo, il campionato inglese continua ad essere uno dei più interessanti del mondo. Un torneo molto equilibrato, spesso imprevedibile, con rivalità storiche che ne esaltano l’atmosfera e una certa tendenza a giocare un rugby propositivo e all’avanguardia dal punto di vista tecnico e tattico.

La preview della Prem Rugby 2025/2026

Bath

Principali acquisti: Santiago Carreras (estremo, Gloucester), Chris Harris (centro, Gloucester), Henry Arundell (ala, Racing 92)
Dove eravamo rimasti: 1° nella Premiership 2024/2025, campione
Occhi puntati su: Ollie Lawrence – A marzo si è rotto il tendine d’Achille contro l’Italia, altrimenti sarebbe potuto essere un Lion. Dopo sei mesi di stop Ollie Lawrence torna sui campi con l’intenzione di riuscire a tornare migliore di prima. Prima dell’infortunio aveva giocato 17 partite consecutive per la nazionale, distinguendosi come uno dei migliori in Europa, ora lo aspettiamo per la stagione del comeback

Da due stagioni il Bath è il faro della Premiership. Una squadra risorta dalla propria crisi per guidare il massimo campionato, che viene da una finale persa e dalla successiva vinta. In Inghilterra non sembrano esserci altre formazioni alla loro altezza, specie in regular season. Con l’arrivo di Santi Carreras hanno aggiunto una ulteriore alternativa per dare respiro a Finn Russell, che continua a essere uno dei motivi del loro successo.
L’accesso ai playoff appare inevitabile almeno di catastrofi, poi le cose si faranno più complesse, perché sulla singola partita tutto può accadere e le rivali sono assai agguerrite. Chissà se in Champions sapranno ingranare un’altra marcia rispetto all’anno passato.

Bristol Bears

Principali acquisti: Luka Ivanishvili (terza linea, Black Lion), Tom Jordan (apertura, Glasgow Warriors), Louis Rees-Zammit (ala, NFL)
Dove eravamo rimasti: 4° nella Premiership 2024/2025 , semifinalista
Occhi puntati su: Louis Rees-Zammit – Non sembra tanto questione di se, ma quanto di quando tornerà il giocatore che conoscevamo, quell’ala dalla velocità sovrannaturale che sembrava una versione moderna e terrena del divino Mercurio. Se le cose funzioneranno, Bristol potrebbe aver trovato un’arma fondamentale per trasformarsi definitivamente in una contender

Bristol aveva una squadra molto interessante nel 2024/2025, e l’interesse è ancora più alto un anno dopo. Squadra votata all’attacco, con una capacità scientifica di costruire mete e una sfilza di giocatori dalle caratteristiche uniche, i Bears puntano a continuare a farci divertire con il loro rugby iper-dinamico e ad altissimo ritmo per supplire a una fisicità meno straripante che in altre formazioni. Aver arricchito la squadra con Tom Jordan porta sicuramente una dimensione ulteriore dal punto di vista tattico, ma anche carismatico ed esperienziale. Probabilmente manca ancora qualcosa per portare a Bristol un trofeo da mettere in bacheca, ma i playoff della Prem dovrebbero essere a portata.

Exeter Chiefs

Principali acquisti: Stephen Varney (mediano di mischia, Vannes), Andrea Zambonin (seconda linea, Zebre), Charlie Chapman (mediano di mischia, Gloucester), Joseph Dweba (tallonatore, Stormers), Tom Hooper (terza linea, Brumbies), Len Ikitau (centro, Brumbies)
Dove eravamo rimasti: 9° nella Premiership 2024/2025
Occhi puntati su: Stephen Varney – Il mediano azzurro arriva a Exeter per rilanciarsi. A Gloucester, il club che lo ha lanciato, era finito in fondo all’ordine gerarchico dei mediani. A Vannes aveva trovato un po’ di spazio nel finale di stagione, senza però trovare il contesto migliore per le sue caratteristiche. Ai Chiefs può dare il meglio di sé, visto il rugby dinamico e ad alto ritmo che la squadra vuole giocare

Stagione del rilancio per le ambizioni degli Exeter Chiefs dopo una 2024/2025 estremamente deludente. Il club ha proceduto a rivoluzionare lo staff della squadra alle dipendenze del director of rugby Rob Baxter e a rimpinguare la squadra di talento pescando dal mercato e, in particolare, dall’emisfero sud. I Chiefs si propongono come una nuova concorrente a uno dei primi quattro posti in classifica, anche se l’obiettivo più realistico è intanto riuscire a competere al livello delle altre che ambiscono ad arrivare ai playoff.
Exeter sarà anche il club degli Azzurri, nella Prem di quest’anno: Vintcent continua a essere un giocatore importante per la squadra e il nuovo staff sembra giocare un tipo di rugby ancor più congeniale alle sue peculiari caratteristiche; di Varney si è detto già poco sopra; Zambonin punta a una stagione di ulteriore salto di qualità nella sua prima avventura estera, per la prima volta costretto a sgomitare per avere un posto in squadra.

Leggi anche: Che cosa aspettarsi da Andrea Zambonin agli Exeter Chiefs

Gloucester

Principali acquisti: Nepo Laulala (pilone, Tolosa), James Venter (terza linea, Sharks), Jack Mann (terza linea, Glasgow Warriors), Ross Byrne (apertura, Leinster), Ben Loader (ala, Stormers)
Dove eravamo rimasti: 5° nella Premiership 2024/2025
Occhi puntati su: Ross Byrne – Per la prima volta in carriera, a 30 anni, Byrne lascia Dublino e il Leinster. Cercherà di diventare protagonista anche all’interno di un sistema completamente diverso, sia a livello di gioco che nel contesto fuori dal campo, e sarà un’avventura da seguire comunque vada. A Gloucester trova il difficile dovere di non far rimpiangere Gareth Anscombe, un giocatore per certi versi a lui simile

Gloucester è stata la sorpresa della scorsa stagione di Prem, rimasta fuori dai playoff appena per un paio di punti. In estate il club ha però deciso di cambiare pelle, almeno parzialmente: via Anscombe, Carreras, Mercer, Harris, Ackerman, Tuisue, Vivas. Giocatori importanti, che per la maggior parte erano veterani della squadra. È arrivato qualche nome importante e di esperienza (Byrne, Laulala) che potrà cercare di tenere alto il vessilo dei cherry-and-white, ma soprattutto a fare da guida per una squadra dove la parte migliore della rosa è rappresentata dai giovani talenti. Segnatevi i nomi di questi under 23: Ben Redshaw, Josh Hathaway, Seb Atkinson, Charlie Atkinson, Freddie Thomas, Afolabi Fasogbon. Ci sentiamo fra qualche anno per vedere chi ha più caps internazionali.

Harlequins

Principali acquisti: Harry Williams (pilone, Pau), Pedro Delgado (pilone, Dogos), George Turner (tallonatore, Kobelco Steelers), Boris Wenger (pilone, Dogos), Guido Petti (seconda linea, Bordeaux), Kieran Treadwell (seconda linea, Ulster), Stu Townsend (mediano di mischia, Exeter Chiefs)
Dove eravamo rimasti: 7° nella Premiership 2024/2025
Occhi puntati su: Boris Wenger – Si parla benissimo di questo 23enne pilone sinistro e, all’occorrenza, tallonatore argentino che si è messo in mostra nel Super Rugby Americas ed ha conquistato questa estate i suoi primi caps in nazionale. In Argentina dicono che possa eguagliare e forse anche superare Thomas Gallo: la Premiership può dare un primo assaggio delle sue reali capacità

Durante l’estate gli Harlequins hanno lavorato per ricostruire una squadra competitiva dopo aver salutato la bellezza di 15 giocatori della prima squadra alla fine della scorsa stagione. Il club di Londra ha praticamente ricostruito prima e seconda linea puntando principalmente su giocatori esperti, che possano avere un impatto immediato. Sulla linea arretrata le cose sono invece pressoché immutate, con Marcus Smith come fulcro del gioco e Jarrod Evans come suo backup, ma altri giocatori di grande classe come l’ala dei Pumas Rodrigo Isgro e i tre giocatori costantemente nel giro della nazionale inglese: Cadan Murley, Luke Northmore e Oscar Beard. Perso Adam Jones come allenatore degli avanti, è arrivato l’ex Northampton Saints Matt Ferguson, che avrà il compito di ricostruire un pack efficace: da lì passeranno molte delle ambizioni di alta classifica dei Quins.

Leicester Tigers

Principali acquisti: Jamie Blamire (tallonatore, Newcastle Falcons), Lewis Chessum (seconda linea, Sagamihara), Joaquin Moro (terza linea, Pampas XV), James O’Connor (apertura, Crusaders), Billy Searle (apertura, Agen), Orlando Bailey (apertura, Bath)
Dove eravamo rimasti: 2° nella Premiership 2024/2025, finalista
Occhi puntati su:

Dan Cole si è ritirato, Ben Youngs pure, Handre Pollard è tornato in Sudafrica, Julian Montoya se n’è andato in Francia. In panchina è arrivato Geoff Parling, ex assistente allenatore nella nazionale australiana, ma cresciuto da giocare ai Tigers, con cui ha vinto anche un paio di titoli. Una vera e propria rivoluzione quella operata a Welford Road, dove si comincia a costruire il futuro. Lo si fa dalla nomina a capitano di Ollie Chessum, 25 anni. Lo zoccolo duro della squadra è di quella generazione: Freddie Steward, Jack van Poortvliet, George Martin hanno tutti la stessa età. Saranno loro a dover traghettare nel futuro una squadra che, sulla carta, sembra essere un gradino più in basso di tutte le altre concorrenti alla lotta playoff.

Newcastle Red Bull

Principali acquisti: Hame Faiva (tallonatore, Bath), Amanaki Mafi (terza linea, Canon Eagles), Tom Christie (terza linea, Crusaders), Simon Benitez Cruz (mediano di mischia, Tarucas), Boeta Chamberlain (apertura, Bulls), Christian Wade (ala, Wigan Warriors), Liam Williams (estremo, Saracens), Ethan Grayson (estremo, San Diego Legion)
Dove eravamo rimasti: 10° nella Premiership 2024/2025
Occhi puntati su: Simon Benitez Cruz – Ha 26 anni ma si è appena affacciato al rugby internazionale. Mediano di mischia dinamico e intelligente, SBX (come lo chiamano i tifosi argentini sui social, giocando con X e Cruz) ha i numeri per essere un giocatore importante per questa squadra e uno di quelli che potrà segnare tante mete in stagione

La grande novità di questa Prem è l’arrivo di un super-sponsor a foraggiare una squadra in crisi economica da diverse stagioni, adagiata in fondo alla classifica del campionato senza il rischio di retrocedere. Le prime mosse dal mercato sembrano aver messo insieme una accozzaglia di nomi provenienti dai quattro angoli del pianeta che compone più una mediocre collezione di figurine, il più delle quali piuttosto consunte. Sta a Steve Diamond e al suo staff dare una forma coerente a questa rosa costruita alla rinfusa e cercare di portarla a un livello competitivo dignitoso. Poi, con il tempo, il progetto prenderà magari una direzione più chiara e significativa. Intanto l’obiettivo è non finire ultimi.
In rosa c’è l’Azzurro Hame Faiva, che prova a rilanciarsi dopo il ritorno dalla rottura del legamento crociato.

Northampton Saints

Principali acquisti: Danilo Fischetti (pilone, Zebre), JJ van der Mescht (seconda linea, Stade Français), Callum Chick (terza linea, Newcastle Falcons), Anthony Belleau (apertura, Clermont)
Dove eravamo rimasti: 8° nella Premiership 2024/2025
Occhi puntati su: Danilo Fischetti – Seconda esperienza in Inghilterra per il dinamico pilone della nazionale, che stavolta arriva in Prem con le idee chiare: essere protagonista e vincere qualcosa. Per i Saints è un upgrade importante alla rosa, necessario per provare l’assalto a campionato e coppa

Eccola qui la squadra che può essere l’anti-Bath, la principale sfidante dei campioni in carica. Nel 2024/2025, sul fronte interno, i Saints hanno profondamente deluso, ma due anni fa hanno vinto il titolo e lo scorso anno arrivarono in finale di Champions Cup. Il mercato ha allungato la profondità di una squadra già molto forte, con un’identità tecnica molto chiara e un modo di giocare a rugby davvero entusiasmante per come abbina le caratteristiche fisiche dei suoi grandi atleti, tutti esplosivi e rapidi, a un approccio tattico propositivo.
Henry Pollock, Tommy Freeman, Fin Smith, Alex Coles e Alex Mitchell sono le stelle, ma hanno una coorte di comprimari di primissima qualità. La scorsa stagione sono probabilmente rimasti fregati da qualche infortunio di troppo e dalle difficoltà del doppio impegno tra coppa e campionato, ma con un po’ di fortuna in più quest’anno possono essere una big su entrambi i fronti.

Leggi anche: Che cosa aspettarsi da Danilo Fischetti ai Northampton Saints

Sale Sharks

Principali acquisti: Jacques Vermeulen (terza linea, Exeter Chiefs), Marius Louw (centro, Lions)
Dove eravamo rimasti: 3° nella Premiership 2024/2025, semifinalista
Occhi puntati su: Marco Bortolami – Una squadra inglese ha un capo allenatore italiano e tanto basta a renderla oggetto di interesse. Dopo una lunga carriera in tutte le vesti al Benetton, Bortolami arriva a Sale con l’ambizione di riuscire a portare al gradino superiore una squadra che è già una outsider per il titolo

Sale continua a investire sul proprio gruppo, cercando di rafforzare ulteriormente una squadra già forte. L’ambizione è riuscire a salire l’ultimo gradino, quello che porterebbe il club a diventare una contender per il titolo invece che una semplice outsider, generando però questa crescita dall’interno invece che investendo sul mercato.
La rosa degli Sharks è al livello della sfida: guidata dall’esperienza di George Ford e Rob du Preez e dalla ruvidità dei gemelli Curry, il roster vanta alcuni punti di forza sottovalutati nella sua batteria di ali (Tom Roebuck e Arron Reed su tutti) e nella fisicità abrasiva di tutto il pacchetto di mischia. Una squadra semplice e diretta: avanti grandi e grossi che amano la collisione, mediani di mischia astuti, aperture scientifiche e ali rapide. Una ricetta per il successo.

Leggi anche: Cosa aspettarsi da Marco Bortolami ai Sale Sharks

Saracens

Principali acquisti: Owen Farrell (apertura, Racing 92), Max Malins (estremo, Bristol Bears)
Dove eravamo rimasti: 6° nella Premiership 2024/2025
Occhi puntati su: Owen Farrell – Il ritorno del figliol prodigo è una grande trovata di marketing o c’è ancora del valore sportivo che può essere estratto dal 34enne Farrell, uno dei migliori giocatori di rugby della storia del gioco? Il tour dei Lions di questa estate ha lasciato la risposta in bilico, la prossima Prem darà il responso

Sono anni delicati per i Saracens. I successi a ripetizione della squadra non sono una memoria lontana, ma i rossoneri non sembrano essere più quella macchina da guerra pronta a dominare la Premiership in lungo e in largo, per poi dedicarsi anche a far bene in Champions Cup. Certo, la rosa a disposizione di Mark McCall è ancora notevole: Juan Martin Gonzalez è uno dei migliori flanker al mondo, non si sono ancora scaricate le batterie che animano l’inesauribile Ben Earl, Maro Itoje continua a migliorare malgrado il passaggio oltre il confine immaginario dei 30 anni. C’è poi una sequela di giocatori di ottimo livello che mantengono alto il valore medio della squadra (Cinti, Riccioni, McFarland, Dan, George, Burke, Willis, Lozowski, Daly). L’impressione però è che i Saracens fanno parte di quel gruppo di squadre che parte con l’ambizione di qualificarsi ai playoff, ma che non sarebbe una sorpresa se alla fine della stagione rimanessero di poco fuori, come accaduto la stagione scorsa.

Lorenzo Calamai

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