Le quattro big favorite per il passaggio del turno: formazioni e preview di ogni gara

Rugby World Cup 2025: la presentazione dei quarti di finale. In foto: Pauline Bourdon-Sansus della Francia in azione – ph. World Rugby
La Rugby World Cup 2025 è giunta alla sua fase finale: sabato 13 e domenica 14 settembre si giocano i quarti di finale della competizione mondiale di scena in Inghilterra.
Sulla carta sembra tutto già apparecchiato: le quattro grandi (Inghilterra, Nuova Zelanda, Francia e Canada) hanno vinto ognuna il proprio girone senza molti patemi e si apprestano ad affrontare sfidanti di caratura inferiore.
Il campo, si sa, è però l’ultimo e unico giudice e ogni squadra dovrà conquistarsi sul rettangolo verde la possibilità di accedere alle semifinali.
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Rugby World Cup 2025: la presentazione dei quarti di finale
Nuova Zelanda v Sudafrica
Le Black Ferns sono approdate ai quarti di finale chiudendo in maniera convincente il proprio girone con una vittoria di spessore contro la rivale più ostica, l’Irlanda.
Fino a questo momento la squadra neozelandese non è mai stata messa davvero alla prova da nessuna delle avversarie. Un anno fa le irlandesi avevano ottenuto una clamorosa vittoria contro di loro nel WXV1, ma sabato scorso sono state semplicemente cancellate dal campo con un 40-0 senza appello.
Il Sudafrica ha già ottenuto il proprio più grande successo qualificandosi ai quarti di finale, e la netta sconfitta patita per mano della Francia nell’ultimo turno della fase a gironi ha dimostrato i limiti della squadra.
Tutto sommato, però, la fisicità della squadra sudafricana è un’arma che non sarà facile da arginare neanche per la Nuova Zelanda. Il capo allenatore Swys de Bruin ci punta tutto, tanto che ha selezionato una panchina con 7 avanti e una sola trequarti, con l’obiettivo di sbriciolare le avversarie. Alle Black Ferns il compito di non tremare e rispondere al fuoco col fuoco.
Giocatrici da tenere d’occhio sono l’ala neozelandese Braxton Sorensen-McGee, sei mete in tre partite, e la flanker Jorja Miller, trapianta dal Sevens, forse la miglior rubapalloni del torneo. Per il Sudafrica le principali indiziate sono sempre loro: la potente terza centro Aseza Hele, la numero 9 Nadine Roos e l’ala Ayanda Malinga.
Nuova Zelanda: 15 Renee Holmes, 14 Braxton Sorensen-McGee, 13 Stacey Waaka, 12 Theresa Setefano, 11 Portia Woodman-Wickliffe, 10 Ruahei Demant (C), 9 Maia Joseph, 8 Kaipo Olsen-Baker, 7 Jorja Miller, 6 Liana Mikaele-Tu’u, 5 Alana Bremner, 4 Maiakawanakaulani Roos, 3 Veisinia Mahutariki-Fakalelu, 2 Georgia Ponsonby, 1 Chryss Viliko
A disposizione: 16 Atlanta Lolohea, 17 Awhina Tangen-Wainohu, 18 Kate Henwood, 19 Laura Bayfield, 20 Kennedy Tukuafu, 21 Iritana Hohaia, 22 Amy Du Plessis, 23 Ayesha Leti-L’iga
Sudafrica: 15 Byrhandré Dolf, 14 Maceala Samboya, 13 Zintle Mpupha, 12 Aphiwe Ngwevu, 11 Ayanda Malinga, 10 Libbie Janse van Rensburg, 9 Nadine Roos, 8 Aseza Hele, 7 Sinazo Mcatshulwa, 6 Sizophila Solontsi, 5 Danelle Lochner, 4 Nolusindiso Booi (C), 3 Babalwa Latsha, 2 Lindelwa Gwala, 1 Sanelisiwe Charlie
A disposizione: 16 Luchell Hanekom, 17 Yonela Ngxingolo, 18 Nombuyekezo Mdliki, 19 Vainah Ubisi, 20 Anathi Qolo, 21 Lerato Makua, 22 Catha Jacobs, 23 Eloise Webb
Canada v Australia
Il Canada è la squadra che gioca il rugby offensivo più bello e divertente del mondiale, ma che affronta anche il quarto di finale forse più difficile di tutti. L’Australia, come il Sudafrica, ha infatti dimostrato una notevole crescita: ha saputo qualificarsi ai quarti nel girone di ferro con l’Inghilterra, riuscendo ad eliminare gli USA e facendo penare le Red Roses per almeno un tempo.
Attenzione, quindi, alle Wallaroos, anche se la storia alla fine conterà: non è mai successo che le australiane riuscissero a battere la squadra nordamericana. A maggio questa stessa partita è finita 45-7 per il Canada nelle Pacific Four Series.
La squadra numero 2 del ranking mondiale si può affidare alle immense qualità di Sophie de Goede, una delle migliori giocatrici al mondo, e di Alex Tessier, playmaker di enorme brillantezza in mezzo al campo. In realtà, però, è la qualità diffusa all’interno della rosa che solitamente fa la differenza a favore delle canadesi.
Tuttavia nella fase a gironi il Canada non ha fatto tutto perfetto: si è notata qualche sbavatura difensiva che, ora che il pallone pesa un po’ di più, lascia un margine di dubbio per la partita di sabato pomeriggio.
Canada: 15 Julia Schell, 14 Alysha Corrigan, 13 Florence Symonds, 12 Alexandra Tessier (C), 11 Asia Hogan-Rochester, 10 Taylor Perry, 9 Justine Pelletier, 8 Fabiola Forteza, 7 Karen Paquin, 6 Caroline Crossley, 5 Courtney O’Donnell, 4 Sophie de Goede, 3 Daleaka Menin, 2 Emily Tuttosi, 1 McKinley Hunt
A disposizione: 16 Gillian Boag, 17 Brittany Kassil, 18 Olivia Demerchant, 19 Tyson Beukeboom, 20 Laetitia Royer, 21 Gabrielle Senft, 22 Olivia Apps, 23 Shoshanah Seumanutafa
Australia: 15 Caitlyn Halse, 14 Maya Stewart, 13 Georgina Friedrichs, 12 Cecilia Smith, 11 Desiree Miller, 10 Faitala Moleka, 9 Samantha Wood, 8 Siokapesi Palu (C), 7 Emily Chancellor, 6 Piper Duck, 5 Michaela Leonard, 4 Kaitlan Leaney, 3 Asoiva Karpani, 2 Adiana Talakai, 1 Lydia Kavoa
A disposizione: 16 Katalina Amosa, 17 Faliki Pohiva, 18 Bridie O’Gorman, 19 Ashley Fernandez, 20 Ashley Masters, 21 Tabua Tuinakauvadra, 22 Tia Hinds, 23 Trilleen Pomare
Francia v Irlanda
Sulla carta Francia-Irlanda potrebbe essere la gara dai valori più ravvicinati del tabellone, ma la verità è che le due squadre vengono da momenti che sembrano opposti.
Le transalpine hanno superato alla grande il girone. Dopo non aver brillato particolarmente contro l’Italia, mancando di cogliere il punto di bonus (unica delle quattro big a non chiudere con 3 bonus offensivi il girone), ha semplicemente spazzato via Brasile e Sudafrica, e sembra in un momento di grande crescita. Alla fine della prima fase non solo ha il secondo attacco per numero di mete, dietro l’Inghilterra, ma ha fatto meglio delle Red Roses e di tutte le altre in quanto a mete subite (solo 2) e punti subiti (solo 15).
Dall’altra parte le irlandesi hanno superato la fase a gironi con i due pronosticati successi, ma senza strappare troppi applausi contro Spagna e Giappone. Contro le Black Ferns la batosta è stata dura. Basterà il ritorno della miglior giocatrice del Sei Nazioni 2025 Aoife Wafer per suonare la riscossa? La terza linea, tra le migliori al mondo, rientra dopo un lungo stop che le ha impedito di giocare fino a qui.
Se l’Irlanda sarà la squadra tosta dell’autunno 2024 e dell’inizio del 2025, potrà provare a giocarsi le proprie carte nello scontro fisico contro la Francia. Ma se somiglierà a quella delle scorse settimane, allora il loro destino è semplicemente segnato.
Francia: 15 Morgane Bourgeois, 14 Joanna Grisez, 13 Marine Menager, 12 Gabrielle Vernier, 11 Kelly Arbey, 10 Lina Queyroi, 9 Pauline Bourdon-Sansus, 8 Charlotte Escudero, 7 Lea Champon, 6 Axelle Barthomieu, 5 Madoussou Fall-Raclot, 4 Manae Feleu (C), 3 Rose Bernadou, 2 Agathe Gerin, 1 Yllana Brosseau
A disposizione: 16 Manon Bigot, 17 Annaelle Deshaye, 18 Assia Khalfaoui, 19 Hina Irahehegi, 20 Seraphine Okemba, 21 Teani Feleu, 22 Alexandra Chambon, 23 Emilie Boulard
Irlanda: 15 Stacey Flood, 14 Beibhinn Parsons, 13 Aoife Dalton, 12 Eve Higgins, 11 Aimee-Leigh Costigan, 10 Dannah O’Brien, 9 Aoibheann Reilly, 8 Brittany Hogan, 7 Aoife Wafer, 6 Fiona Tuite, 5 Sam Monaghan (C), 4 Ruth Campbell, 3 Linda Djougang, 2 Neve Jones, 1 Niamh O’Dowd
A disposizione: 16 Cliodhna Moloney-MacDonald, 17 Elena Perry, 18 Sadhbh McGrath, 19 Eimear Corri-Fallon, 20 Grace Moore, 21 Emily Lane, 22 Enya Breen, 23 Anna McGann
Inghilterra v Scozia
Il quadro dei quarti di finale si chiude con la sfida tra le padrone di casa e assolute favorite per il titolo finale che sfidano le rivali scozzesi.
È quasi un peccato: la Scozia è stata una delle migliori squadre del mondiale, fino a qui. Ha giocato un ottimo rugby offensivo e sembra decisamente la più in palla delle squadre celtiche. Purtroppo per loro incrociano una squadra che sembra aver disimparato come si perde.
Solo una catastrofe intergalattica può permettere alla Scozia di battere l’Inghilterra domenica, ma potete stare pur certi che le 23 ragazze scozzesi giocheranno per 80 minuti con tutto quello che hanno in corpo, e potranno anche togliersi qualche piccola soddisfazione durante l’incontro.
Francesca McGhie è stata in forma strepitosa fino a questo momento, con 6 mete in 3 gare. Anche la compagna di reparto Emma Orr ha dimostrato di essere tornata al massimo delle proprie capacità.
Per l’Inghilterra mancherà Hannah Botterman, uscita malconcia dall’ultima partita del girone. Da osservare, come di consueto, la numero 13 Megan Jones, una giocatrice dalla tecnica individuale sopraffina, dalla grande visione di gioco, ma anche tosta nel contatto.
Inghilterra: 15 Helena Rowland, 14 Abby Dow, 13 Megan Jones, 12 Tatyana Heard, 11 Jess Breach, 10 Holly Aitchinson, 9 Natasha Hunt, 8 Alex Matthews, 7 Sadia Kabeya, 6 Zoe Aldcroft (C), 5 Rosie Galligan, 4 Morwenna Talling, 3 Maud Muir, 2 Amy Cokayne, 1 Kelsey Clifford
A disposizione: 16 Lark Atkin-Davies, 17 Mackenzie Carson, 18 Sarah Bern, 19 Abbie Ward, 20 Maddie Feaunati, 21 Lucy Packer, 22 Zoe Harrison, 23 Emma Sing
Scozia: 15 Chloe Rollie, 14 Rhona Lloyd, 13 Emma Orr, 12 Lisa Thomson, 11 Francesca McGhie, 10 Helen Nelson, 9 Leia Brebner-Holden, 8 Jade Konkel, 7 Evie Gallagher, 6 Rachel Malcolm (C), 5 Sarah Bonar, 4 Emma Wassell, 3 Christine Belisle, 2 Lana Skeldon, 1 Leah Bartlett
A disposizione: 16 Elis Martin, 17 Molly Wright, 18 Molly Poolman, 19 Eva Donaldson, 20 Rachel McLachlan, 21 Alex Stewart, 22 Caity Mattinson, 23 Evie Wills
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