La franchigia di Newport ha pubblicato un comunicato durissimo nei confronti dei vertici del rugby gallese

Galles, Dragons in guerra con la WRU: “Il taglio delle franchigie non ha senso. La Federazione ci ripensi” – ph. URC
Dopo la denuncia congiunta di Ospreys e Dragons, che però riguardava principalmente un argomento precedente alla rivoluzione proposta dal Galles, la prima franchigia ad esporsi pubblicamente contro la decisione del taglio delle squadre di URC da 4 a 2 è quella dei Dragons. Il presidente David Wright, infatti, ha attaccato i piani alti della WRU (la Federazione Gallese) chiedendo un urgente cambio di rotta.
Per il presidente, infatti, il taglio delle franchigie “semplicemente non ha senso. Continueremo a partecipare alle consultazioni e vogliamo trovare una soluzione. Siamo impegnati a garantire un futuro positivo per il rugby gallese e a mantenere il rugby d’élite a Gwent, ma non possiamo in alcun modo accettare queste proposte nella loro forma attuale. Il rugby gallese merita di meglio e la WRU deve ripensarci” ha detto a commento del durissimo comunicato stampa pubblicato dai Dragons.
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Il primo punto chiave contestato dai Dragons, infatti, è proprio il suddetto taglio: “Non è stato dimostrato alcun motivo valido per ridurre il numero di squadre professionistiche a due. Restiamo convinti che non vi sia alcuna ragione per cui i Dragons non possano continuare nella loro forma attuale. I dati finanziari e di rendimento forniti dalla WRU contenevano incongruenze e si basavano su ipotesi discutibili”.
Il secondo punto contestato dai Dragons riguarda invece il modo in cui la Federazione gestirebbe le due franchigie rimaste, assumendone il controllo economico dal punto di vista sportivo e lasciando alla società la sola gestione delle attività commerciali: “Le strutture di governance proposte dalla WRU non sono accettabili. Rugby e attività commerciali non possono essere separati e i Dragons non accetteranno un modello che ci tolga il controllo delle prestazioni sul campo”.
“I Dragons sono un club stabile e gestito in modo sostenibile. Avendo firmato all’inizio dell’anno l’accordo per il rugby professionistico con la WRU, abbiamo stabilità finanziaria e un piano chiaro per migliorare le prestazioni sportive. La nostra fiducia nella nostra posizione è stata rafforzata dai pareri dei nostri consulenti legali di fama internazionale” prosegue il comunicato.
“Siamo impegnati in ulteriori discussioni e continueremo a partecipare alle consultazioni in corso. Ma la nostra posizione è chiara: la WRU deve cambiare rotta. Nel frattempo, abbiamo avviato discussioni con i nostri stakeholder, tra cui club di comunità, tifosi e partner, molti dei quali hanno espresso la loro speranza che la WRU riconosca la necessità di rivedere le proprie decisioni” conclude il comunicato dei Dragons.
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