Le prospettive per il centro azzurro nella sua nuova avventura in Top 14

Juan Ignacio Brex – ph. Rugby Club Toulonnais
A 33 anni Juan Ignacio Brex, centro argentino della nazionale italiana, si è trasferito dal Benetton al Tolone, in Top 14, per l’avventura sportiva più ambiziosa della sua lunga carriera.
Un viaggio, quello del trequarti di Buenos Aires, iniziato nel San Cirano, uno dei tanti club della capitale argentina, proseguito in Italia con il Viadana e salito poi alla ribalta con il biancoverde di Treviso, con la cui franchigia ha passato le ultime otto stagioni.
Al rugby internazionale ci è poi arrivato nel 2021, a quasi 29 anni. Ha vestito la maglia della nazionale italiana 46 volte fino a qui, recuperando sul tempo perduto: dal suo esordio a febbraio del 2021 ha saltato solo due partite degli Azzurri, prima che Quesada gli concedesse un giro di riposo questa estate.
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D’altra parte Brex si è affinato nel corso del tempo come un buon vino, fino a diventare uno dei numeri 13 più completi del panorama internazionale: un centro fisicamente prestante, inesorabile al placcaggio, estremamente a suo agio nei sistemi difensivi più estremi e capace come pochi di mangiare spazio sul tempo di volo del pallone, uno dei migliori esecutori al mondo della situazione offensiva in cui porta la palla e può scegliere se penetrare, passare a un compagno che gli offre un angolo di corsa vicino o servire il playmaker dietro la schiena di quest’ultimo. A tutto questo si possono aggiungere capacità di distribuzione, conoscenza del gioco, doti carismatiche da leader e un gioco al piede sgraziato ma efficace.
Per lui arriva l’occasione della carriera: Tolone è una squadra che punta decisamente in alto, nel campionato più duro e prestigioso del mondo, con la possibilità di andare avanti anche in Champions Cup.
Come sta il Tolone
Non ci sono dubbi che il Tolone voglia di più. La scorsa stagione la squadra rossonera è stata una delle potenze del campionato francese e, nei momenti migliori, è parsa in grado di essere all’altezza delle due big, Tolosa e Bordeaux. Verso la fine della stagione, però, è arrivata una flessione nelle prestazioni che non ha consentito loro di centrare il secondo posto in classifica, accedendo ai playoff come barragiste e finendo poi eliminata proprio da un Bordeaux più fresco in semifinale, malgrado una gara tirata.
In Champions finirono eliminati ai quarti dal Tolosa al termine di una partita anche in quel caso giocata fino all’ultimo secondo, con un calcio di punizione di Thomas Ramos a spegnere i sogni di gloria a tempo scaduto.
Una stagione, la scorsa, che non si può dunque definire negativa, ma che non ha portato niente da aggiungere alle bacheche del Felix Mayol. E se sei la squadra che ha dominato la parte centrale degli Anni Dieci, i trofei sono l’unica cosa che conta per società e tifosi.
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Il club sembra avere i mezzi per sostenere certe ambizioni. Malgrado il tentativo fallito di reclutare Tommaso Menoncello prima della fine del suo contratto, la squadra ha aggiunto Brex e Zach Mercer alla rosa, oltre a un certo numero di giovani francesi molto interessanti: Patrick Tuifua arriva dalla Nuova Zelanda dopo aver fatto intravedere un potenziale enorme con la Francia U20 nel 2024, Mateo Garcia aggiunge opzioni nel ruolo di apertura dopo il ritiro di Dan Biggar, l’ex Brive Mathis Ferté è un eclettico funambolo della palla ovale che può fare molto in fretta il salto di qualità per giungere alla ribalta nazionale.
Tolone punterà forte sul suo zoccolo duro, composto da giocatori maturi ed esperti come Baptiste Serin, Melvyn Jaminet, Lewis Ludlam, Ben White, David Ribbans, Kyle Sinckler, Jean Baptiste Gros. Nessuno ha più maturità ed esperienza del 43enne Ma’a Nonu, e i rossoneri potranno contare anche su due ritorni importanti da infortuni lunghi come quello di Charles Ollivon e di Gianmarco Lucchesi (per il quale però si dovrà aspettare ancora un po’).
Si tratta di una squadra davvero forte, che malgrado abbia patito alcuni addii importanti (Facundo Isa, Jiuta Wainiqolo, Leicester Fainga’anuku, Dan Biggar) ha tutte le qualità per mantenere il proprio status e ripartire a caccia di un trofeo. Non ha la cilindrata delle due corazzate del Top 14, ma sulla singola partita non parte battuta contro nessuna formazione al mondo.
Che ruolo per Nacho Brex
A Tolone Nacho Brex non ritroverà solo i compagni di nazionale Gianmarco Lucchesi e Paolo Garbisi, apertura con la quale gode di un discreto feeling, ma soprattutto Andrea Masi, la leggenda azzurra che oggi allena i trequarti del club francese dopo averlo fatto a Treviso.
In più occasioni Brex ha tenuto a sottolineare pubblicamente la grande influenza che Masi, ai tempi del Benetton, ha avuto sulla sua definitiva maturazione tecnica come giocatore. “Mi ha cambiato la carriera” ha detto una volta il numero 13 dell’Italia.
Da quanto è trasparso dalla prima amichevole giocata contro il Clermont, il ruolo di Brex a Tolone sarà del tutto simile a quello che ha in nazionale e ha avuto a Treviso fino ad oggi. D’altra parte la squadra francese dovrà leggermente modificare il proprio modo di attaccare: lo scorso anno il numero 13 della squadra era spesso e volentieri il fenomenale Leicester Fainga’anuku, un giocatore rapido, esplosivo e capace di fare danni nello spazio. Un profilo che non solo è difficilmente sostituibile per livello, ma che non è stato rimpiazzato con qualcosa di simile per caratteristiche.
L’idea sembra essere quella di mettere vicino a Brex un primo centro fisico e capace di correre interessanti angoli di corsa, come il giovane Oliver Cowie, proveniente dalla nazionale under 20, e Antoine Frisch, arrivato lo scorso anno a Tolone per giocarsi le sue carte addirittura in chiave nazionale e rimasto invece un’incognita, in parte a causa di una serie di acciacchi fisici.
Il 35enne Jeremy Sinzelle è un giocatore per caratteristiche simile a Brex, in particolare dal punto di vista offensivo: un giocatore cerebrale, un conoscitore del gioco e un efficace secondo distributore di palloni.
Un giocatore un po’ diverso è Mathieu Smaili, enfant du pays 25enne, giocatore fisicamente non straripante, ma molto elusivo e intelligente, capace di adattarsi in quasi tutti i ruoli della linea arretrata e spesso preferito come primo centro.
Occasionalmente, il gruppo dei centri potrà essere integrato da Setariki Tuicuvu, trequarti figiano che però gioca più spesso come ala.
Lo staff tecnico del Tolone, integralmente confermato, si è dimostrato nella scorsa stagione uno dei più fiduciosi nella completezza della propria rosa, affidandosi a una rotazione piuttosto completa dei propri giocatori durante la stagione. Per questo, malgrado Brex possa legittimamente essere considerato come una prima scelta all’interno della formazione rossonera, ci si può aspettare un suo utilizzo intermittente, specie nelle prime fasi dell’anno.
A 33 anni, provenendo da stagioni dai minutaggi monstre (1758 nella passata, 2211 nel 23/24, 1824 nel 22/23), non può essere che profittevole per il club e per la nazionale un utilizzo più razionale di un giocatore che, comunque, si è dimostrato capace di rendersi insostituibile in qualsiasi contesto in cui si sia trovato.
Lorenzo Calamai
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