Per le Springbok Women è la partita della vita, per le Azzurre un match che non può essere perso: a York sarà una sfida ad alta tensione

RWC 2025: Italia, non puoi più sbagliare. Col Sudafrica è già un ottavo di finale: la preview del match (ph. World Rugby)
È Italia-Sudafrica, ma stavolta a ruoli invertiti. Se nel rugby maschile sono gli Azzurri a dover cercare l’impresa e gli Springboks a dover rispettare il pronostico, alla Rugby World Cup femminile le cose cambiano. Come ha spiegato la seconda/terza linea sudafricana Catha Jacobs, questa è “la partita più importante della storia del Sudafrica femminile”, mentre per l’Italia è la partita da vincere, quella che non si può sbagliare, anche perché una sconfitta sancirebbe una clamorosa eliminazione azzurra dal Mondiale.
Considerando che nell’ultima giornata le Azzurre sfideranno il modesto Brasile, mentre il Sudafrica dovrà affrontare la corazzata francese, quello di oggi a York (calcio d’inizio alle 16.30) è praticamente un ottavo di finale.
Il Sudafrica ha avuto una crescita impressionante negli ultimi 3 anni. Non è più una semplice comprimaria dell’universo rugbistico femminile e si sta ritagliando un ruolo di rilievo. Per fare il definitivo salto di qualità le manca solo una cosa, anzi due, e può ottenerle entrambe oggi: battere una big e qualificarsi per la prima volta nella storia ai quarti di un Mondiale femminile.
Come si affronta una squadra che scende in campo per fare la partita della vita? Il Sudafrica partirà presumibilmente fortissimo, sa di non poter permettere all’Italia di giocare e di avere tanto possesso – ancora troppa la differenza tecnica tra le due squadre, con le Azzurre innegabilmente superiori, soprattutto fra le trequarti – ma sa anche di avere un pacchetto di mischia pesante e pericoloso e di poter mettere in crisi la squadra di Roselli nelle fasi statiche.
L’Italia, quindi, dovrà resistere al primo impatto che le Springbok Women proveranno a rendere il più devastante possibile, e soprattutto non dovrà farsi logorare dalla tensione di una partita da dentro o fuori, un tipo di match che molte Azzurre non hanno mai giocato e che è completamente diverso da un normale test match, o anche da una normale partita di una fase a gironi. Il destino di questa sfida passa dai primi 20 minuti: se la squadra di Roselli riuscirà a reggere il primo impatto e soprattutto a spostare immediatamente la partita sui propri binari, allora non dovrebbe esserci storia. Altrimenti, il rischio è che il pomeriggio di York si trasformi in uno psicodramma della miglior tradizione italica.
Italia-Sudafrica: la chiave tattica
Capitolo formazioni. Roselli opta per una prudente restaurazione: dentro Beatrice Rigoni a fare il doppio play con Stevanin, per togliere riferimenti a un Sudafrica che dal punto di vista dei movimenti difensivi non è brillantissimo e che quindi può fare molta fatica a gestire le linee di corsa e i cambi di fronte delle Azzurre. Davanti dentro la più esperta Veronese, che doveva giocare contro la Francia ma è rimasta fuori a causa di un colpo alla testa: importantissimo il suo rientro per la fisicità, la furia agonistica e l’esperienza che può portare in campo.
A proposito di furia agonistica, è innegabile che ci siano due ragazze che oggi più che mai dovranno caricarsi la squadra sulle spalle: Sara Tounesi e Francesca Sgorbini. Sono loro che possono e devono arginare la fisicità sudafricana e rispondere con la stessa moneta, affinché il resto della squadra possa provare a mandare in crisi il Sudafrica in campo aperto. Tutto passerà però dalle fasi statiche, quelle che sono mancate contro la Francia: il drive dell’Italia può fare molto male, ma servono palloni di qualità per innescarlo, mentre in mischia sarà fondamentale soprattutto non prenderle e non concedere calci di punizione.
Dall’altra parte il Sudafrica rivoluziona il reparto trequarti: Nadine Roos, che ha giocato mediana di mischia col Brasile, va a fare l’estremo per garantire maggiore qualità nel gioco al piede e provare a mettere in difficoltà le Azzurre. La coppia di mediane Tose-Van Rensburg però può essere messa sotto pressione, perché a ritmi alti le due sudafricane possono andare fuori giri. I centri Qawe e Mpupha (oltre a Ngwevu, player of the match con le sudamericane che parte dalla panchina) possono far male soprattutto se lanciate palla in mano, quindi è sulla mediana che bisogna mettere pressione per evitare che a 12 e 13 arrivino palloni di qualità.
Dietro, però, l’impressione che è oltre alla fisicità non ci sia tantissimo: l’Italia può e deve far male con le sue linee di corsa, le sue giocate e le fiammate delle frecce Muzzo e D’Incà. Poi, il resto passerà dalla battaglia davanti. Già detto di Sgorbini, Tounesi e Veronese, Giordana Duca ed Elisa Giordano dovranno tenere tutto in ordine, mentre Turani, Vecchini e Seye avranno una lunga e gravosa serie di compiti: reggere in mischia contro la potentissima prima linea sudafricana, placcare qualsiasi cosa passi dalle loro parti, sporcare i punti d’incontro e nel caso della tallonatrice azzurra anche aggiustare il lancio per permettere all’Italia di avere più qualità in attacco. Dall’altra parte, detto della prima linea Charlie-Gwala-Latsha (soprattutto quest’ultima) attenzione soprattutto ad Aseza Hele, numero 8 spesso prima ricevitrice in attacco e capace di fare tanta strada a contatto, ma anche di aprire spazi per le compagne con delle buone mani.
L’impressione, comunque, è che tutto sia nelle mani dell’Italia: la squadra di Roselli è superiore, e lo sarebbe anche a fronte di una partita perfetta delle sudafricane. Le Azzurre, però, non possono permettersi né errori né cali di concentrazione, altrimenti la partita potrebbe complicarsi, e non di poco.
Francesco Palma
Rugby World Cup 2025: le formazioni di Italia-Sudafrica
Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Emma Stevanin, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano (C), 7 Beatrice Veronese, 6 Francesca Sgorbini, 5 Giordana Duca, 4 Sara Tounesi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani
A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Valeria Fedrighi, 20 Alissa Ranuccini, 21 Alia Bitonci, 22 Sara Mannini, 23 Francesca Granzotto
Sudafrica: 15 Nadine Roos, 14 Byrhandré Dolf, 13 Zintle Mpupha, 12 Chumisa Qawe, 11 Ayanda Malinga, 10 Libbie Janse van Rensburg, 9 Unam Tose, 8 Aseza Hele, 7 Sinazo Mcatshulwa, 6 Sizophila Solontsi, 5 Danelle Lochner, 4 Nolusindiso Booi (C), 3 Babalwa Latsha, 2 Lindelwa Gwala, 1 Sanelisiwe Charlie
A disposizione: 16 Micke Gunter, 17 Yonela Ngxingolo, 18 Nombuyekezo Mdliki, 19 Vainah Ubisi, 20 Lerato Makua, 21 Catha Jacobs, 22 Eloise Webb, 23 Aphiwe Ngwevu
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