Le parole dell’azzurra a pochi giorni dal match contro le transalpine

Italia Femminile, Silvia Turani: “La Francia è favorita, ma dobbiamo crederci”. – ph. Sebastiano Pessina
All’inizio della Rugby World Cup Femminile 2025 manca sempre di meno per un’Italia che, in Inghilterra, vuole far vedere quello di cui è capace. Il primo incontro è in programma sabato 23 agosto, alle 21.15, contro la Francia.
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Italia Femminile, Silvia Turani: “La Francia è favorita, ma dobbiamo crederci. Sarà un Mondiale con tanta competitività”
Il gruppo azzurro è arrivato a Exter, dove la marcia d’avvicinamento al debutto iridato sta procedendo rapidamente. A spiegare e a fotografare la situazione è stata, al sito della FIR, una delle veterane del gruppo: quella Silvia Turani che ha toccato diversi argomenti nelle sue dichiarazioni.
“Questi primi giorni a Exeter – ha affermato la prima linea – sono stati positivi. E poi ci siamo subito messe all’opera: campo, palestra, riunioni, cerimonia d’apertura, shooting. Quando inizi tutto questo ti rendi conto che sta davvero iniziando il Mondiale. Abbiamo detto tante volte che per noi la partita contro la Francia è fondamentale e volevamo affrontare subito l’avversaria più difficile: siamo tutti consapevoli di quanto questa partita sia importante, sia dal punto di vista dell’impegno – perché affrontiamo una delle squadre più forti del mondo all’esordio mondiale – sia perché chi vincerà questa sfida potrà poi affrontare il resto del girone con più tranquillità, mentre per chi perde le altre due partite diventano dei veri e propri spareggi per passare il turno”.
Sul duello contro le Bleus, pensando anche a quanto fatto di buono nell’ultimo Sei Nazioni, in una partita praticamente alla pari per 75 minuti prima del successo ottenuto dalle transalpine: “In quella partita il fattore chiave è stato il drive, un fondamentale che abbiamo eseguito bene in tutto il Sei Nazioni. Nei due test pre-Mondiale siamo state un po’ più incostanti, quindi stiamo lavorando per affinare i meccanismi e ritrovare quel livello. Dall’altra parte, un altro fattore importante può essere l’indisciplina, che la Francia tende a soffrire particolarmente come si è visto nella sconfitta contro l’Inghilterra, quindi lavoreranno tantissimo sul commettere meno falli possibile contro di noi”.
La pressione sulle francesi: “È innegabile che sulla carta loro siano considerate un gradino sopra di noi e quindi favorite, anche guardando il ranking, ma già ad aprile abbiamo dimostrato che possiamo farcela e che è una partita che possiamo giocarci. Dobbiamo crederci. Sappiamo anche che per loro questo è un appuntamento importante, che vogliono arrivare in fondo e che vorranno riscattarsi dopo la brutta sconfitta con l’Inghilterra, ma alla fine – Mondiale o meno – è una partita di rugby e dobbiamo affrontarla così com’è”.
Sulle favorite per il Mondiale: “So che tutti diranno l’Inghilterra, ed effettivamente è la risposta più scontata per tante ragioni. Però anche 3 anni fa doveva essere così e poi in finale è successo di tutto e alla fine ha vinto la Nuova Zelanda. Io direi di fare attenzione soprattutto al Canada: è una squadra molto completa, arriva da un bel percorso ed è seconda nel ranking, secondo me è la seconda favorita del Mondiale, e come terza ci metto la Nuova Zelanda. Per il quarto posto c’è tanta competizione, nulla è scontato”.
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