Galles, scoppia la bomba: la WRU è pronta a tagliare 2 franchigie su 4

Entro la stagione 2027-28 dovrebbe partire la rivoluzione del rugby gallese: ecco come sarà strutturata

Galles, scoppia la bomba: la WRU è pronta a tagliare 2 franchigie su 4 (ph. Sebastiano Pessina)

Galles, scoppia la bomba: la WRU è pronta a tagliare 2 franchigie su 4 (ph. Sebastiano Pessina)

Per due anni si è parlato del possibile taglio di una franchigia a causa della crisi irreversibile che sta investendo il rugby gallese. Invece, le franchigie tagliate saranno addirittura 2: questo è il piano della WRU (la Federazione rugbistica gallese) che ha deciso di rivoluzionare l’intero impianto dell’alto livello gallese, nato nel 2003 ma rivelatosi a lungo andare economicamente insostenibile.

Come riportato da WalesOnline, la Federazione gallese annuncerà il nuovo piano di sviluppo che consiste principalmente nel taglio di 2 delle 4 franchigie professionistiche attualmente esistenti (Cardiff, Scarlets, Dragons e Ospreys), parte integrante dello United Rugby Championship fin da quando si chiamava ancora Celtic League. Inoltre, la WRU assumerà in maniera significativa il controllo delle due franchigie rimanenti, che saranno di fatto guidate dalla Federazione. La decisione definitiva sarà annunciata ad ottobre, dopo una serie di trattative e incontri previsti con i 4 club esistenti, l’associazione dei giocatori gallesi (la WRPA) e per ogni franchigia saranno ascoltati e parteciperanno alle consultazioni anche i rappresentati dei tifosi, con la creazione di un panel di 100 supporter provenienti dalle 4 squadre.

L’idea nasce dal direttore della performance d’élite (quello che in Italia definiamo “responsabile dell’alto livello”, per intenderci) Dave Reddin, autore principale di quella che sarà la nuova struttura del rugby gallese.

Leggi anche: Galles: i Dragons difendono il proprio futuro e lanciano un appello alla WRU

La nuova formula gallese: due squadre da 50 giocatori

L’idea della WRU è di partire con la nuova formula entro la stagione 2027-28, in modo da avere il tempo di strutturarla e contemporaneamente onorare tutti i contratti già firmati dai professionisti gallesi in questi anni. Ognuno dei due club sarà composto da 50 giocatori professionisti con un budget di 7,8 milioni di sterline, ed entrambe le franchigie avranno contemporaneamente anche una squadra femminile.

Non è ancora chiaro se le due squadre superstiti saranno scelte tra le quattro al momento esistenti o se verranno creati due club completamente nuovi. Quest’ultima soluzione sarebbe quella preferita dalla WRU, che però rischia di esacerbare ulteriormente le tensioni con le franchigie esistenti al momento, le quali hanno già dichiarato che lotteranno per la propria sopravvivenza e spingeranno per la ricerca di soluzioni alternative prima delle decisione definitiva di ottobre.

Inoltre, vi sarà una maggiore attenzione ai giocatori eleggibili per il Galles e una riduzione del numero di stranieri nelle franchigie, e verranno fatti ingenti investimenti nei percorsi di formazione degli allenatori.

Il nuovo sistema delle accademie

È prevista anche l’apertura di un nuovo centro di eccellenza che dovrebbe ricalcare il sistema accademico che tra il 2005 e il 2012 aveva portato alla nascita della generazione d’oro del rugby gallese: Alun Wyn Jones, Sam Warburton, Dan Biggar, George North. La modifica dell’assetto professionistico è infatti solo la punta dell’iceberg di una rivoluzione che riguarda anche la base: le accademie giovanili dei club verranno eliminate, e nascerà un’accademia nazionale maschile sostenuta da centri di sviluppo per i ragazzi dai 14 ai 18 anni in collaborazione con i club del Super Rygbi Cymru (SRC), il nuovo campionato nazionale che dal 2024 fa da “ponte” tra le accademie e le franchigie.

Il modello economico

Il modello finanziario verrà completamente ribaltato: la WRU coprirà direttamente tutti i costi sportivi delle due squadre professionistiche e le gestirà in un’ottica di sviluppo orientato al rafforzamento della Nazionale. I club, quindi, opereranno sotto licenza della WRU per l’aspetto sportivo, ma avranno piena responsabilità economica per le operazioni commerciali (sponsor, biglietti, marketing).

L’investimento, come detto, riguarderà anche il campionato Nazionale: è previsto infatti un aumento del tetto salariale per i club del Super Rygbi Cymru, un miglioramento della qualità degli allenatori e miglioramento della visibilità e della promozione del torneo. Le squadre del campionato saranno collegate ai centri di sviluppo e alle scuole locali, garantendo una copertura geografica completa in tutto il Galles.

Il rugby femminile

Le due franchigie femminili saranno formate da 40 giocatrici ciascuna: i due gruppi saranno principalmente gallesi, con l’aggiunta di alcune stelle straniere di livello mondiale. A sostegno del sistema femminile ci saranno un’accademia nazionale femminile e una rete di centri di sviluppo. Inoltre, la WRU proporrà una nuova competizione domestica femminile che fungerà da supporto alla Celtic Challenge, allo stesso modo di come il SRC dovrebbe essere di supporto al rugby maschile.

Francesco Palma

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