La proprietà del club ha ribadito la volontà di continuare il percorso intrapreso mentre la federazione valuta concretamente la riduzione delle squadre professionistiche gallesi

Galles: i Dragons difendono il proprio futuro e lanciano un appello alla WRU
Il futuro del rugby professionistico gallese è in pieno fermento. La Welsh Rugby Union (WRU) presenterà nei prossimi giorni la propria “soluzione ottimale” sul ridisegno delle province, che potrebbe prevedere una drastica riduzione delle squadre professionistiche: dalle attuali quattro, Cardiff, Dragons, Ospreys e Scarlets, fino a tre o addirittura due.
Una prospettiva che ha messo ogni club nella condizione di dover riaffermare la propria rilevanza, in vista di una consultazione di sei settimane che anticiperà la decisione finale attesa entro la fine di ottobre.
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La posizione della proprietà
In questo scenario i Dragons sono i maggiori indiziati al taglio, anche a causa di una competitività che negli ultimi anni ha stentato a decollare.
La dirigenza ha diffuso una dichiarazione ufficiale a nome dei proprietari David Wright, David Buttress e Hoyoung Huh, che nel 2023 hanno riportato il club sotto controllo privato dopo il periodo di gestione diretta da parte della WRU.
“Quando abbiamo rilevato i Dragons nel 2023 la nostra ambizione era chiara: volevamo costruire un club in grado di prosperare dentro e fuori dal campo. Questo impegno non è cambiato. Con il supporto incredibile del nostro staff, dei giocatori, dei partner e soprattutto dei nostri tifosi stiamo facendo progressi. Abbiamo raggiunto la stabilità finanziaria e restiamo concentrati sul miglioramento delle prestazioni in campo”.
Il club ha sottolineato che parteciperà al processo di consultazione ribadendo un messaggio diretto e inequivocabile: “Il rugby d’élite deve restare a Gwent e i Dragons hanno ogni ragione per continuare orgogliosamente nella loro forma attuale”.
Il ruolo dei Dragons nel panorama gallese, tra difficoltà e prospettive
Nati nel 2003 come una delle cinque franchigie regionali, i Dragons hanno attraversato anni complessi, culminati con l’intervento della WRU nel 2017 per evitare il collasso economico. Tornati a una proprietà privata a giugno 2023, restano però il club con i risultati meno brillanti tra le squadre professionistiche gallesi.
Nonostante ciò, la proprietà ha voluto ribadire il proprio ruolo nel movimento: “Come tutti i tifosi gallesi vogliamo vedere una nazionale forte, e questo richiede un sistema regionale competitivo e robusto. Ci aspettiamo che la WRU ascolti attentamente tutte le opinini durante la consultazione e rifletta le opinioni di ogni stakeholder nelle sue proposte finali. Abbiamo grandi tifosi, uno staff e giocatori dedicati e partner straordinari. In qualità di custodi dei Dragons RFC continueremo a rappresentare gli interessi di tutta la nostra comunità rugbistica”.
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