Il tecnico delle Azzurre: “Abbiamo una squadra che ha tanta esperienza quanta spensieratezza”

Italia femminile: le parole di Fabio Roselli verso la Coppa del Mondo 2025 – ph. Sebastiano Pessina
Per l’Italia femminile l’appuntamento più importante del quadriennio si avvicina a grossi passi: la decima edizione della Coppa del Mondo di rugby femminile, che si terrà in Inghilterra a partire da venerdì 22 agosto.
Ad essere puntigliosi la scorsa edizione, ospitata in Nuova Zelanda, non si è disputata quattro anni fa ma tre, nel 2022, essendo stata posticipata per la pandemia di Covid-19. Per l’Italia femminile fu comunque una Coppa del Mondo da non dimenticare, considerando che le Azzurre di allora conquistarono il pass per i quarti di finale. Qui furono poi sconfitte dalla Francia, squadra che chiuse al terzo posto il Mondiale.
In conferenza stampa per presentare l’avvicinamento alla Coppa del Mondo, il tecnico delle Azzurre Fabio Roselli è intervenuto per raccontare la preparazione e le ambizioni della squadra verso l’appuntamento più importante di tutti.
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Italia femminile: le dichiarazioni di Fabio Roselli
“Il momento della selezione è quello più complicato, la cosa che per me è stata veramente importante è come hanno lavorato le ragazze che purtroppo non voleranno in Inghilterra, per me sono comunque parte della squadra e sono orgoglioso del lavoro che hanno fatto. Delle 32 che abbiamo dovuto selezionare abbiamo una squadra che ha tanta esperienza quanta spensieratezza, che è capace di diverse interpretazioni: ottima da portare a un Mondiale”.
“La responsabilità degli staff è proprio aumentare la competizione interna all’interno della rosa. Questo è anche un importante indice di quanto stia crescendo l’intera squadra, e questo ci dà anche la possibilità di avere più scelte. Quando si arriva in queste condizioni può diventare più facile come più difficile, personalmente preferisco avere sempre più scelte in modo da poter decidere ciò che penso possa funzionare di più in quel momento”.
L’allenatore delle Azzurre si è poi soffermato su una delle giocatrici più carismatiche del gruppo: “Ilaria Arrighetti è stata molto sfortunata durante questi 7 mesi – ha proseguito Fabio Roselli – ed è un’altra ragazza che comunque deve rendicontare alla sua situazione lavorativa, quindi in alcuni momenti aveva difficoltà con il lavoro, poi ha avuto un infortunio durante il Sei Nazioni. Poi è tornata a giocare in Francia, prima del match con la Scozia era in squadra ma si era riacutizzato questo infortunio muscolare, ma anche lei è importante: vero, arriverà al Mondiale senza aver giocato ma quando si è allenata lo ha fatto molto bene e nelle dinamiche di questa squadra è una pedina che aiuta tanto e che contribuisce al benessere di cui abbiamo parlato all’inizio”.
Le avversarie delle Azzurre alla Coppa del Mondo
L’Italia è stata inserita nel Girone D con Francia, Sudafrica e Brasile, e le affronterà in quest’ordine: “Da una parte c’è la Francia, una tra le squadre più forti che può puntare a vincere il Mondiale, dall’altra parte c’è il Brasile alla sua prima partecipazione iridata. In mezzo ci siamo noi col Sudafrica, anch’esso cresciuto molto negli ultimi sette mesi per arrivare pronti a questo appuntamento”.
Durante la preparazione al Mondiale l’Italia ha giocato due test match, vincendoli, con Scozia e Giappone: “Una squadra che percepisce di non essere ancora al 100% ma vince due partite su due fa già capire tante cose. Volevamo vedere alcuni aspetti tecnici e strategici, provare diversi assetti che permettano allo staff di avere a disposizione più scelte possibili, e parallelamente abbiamo visto una squadra che ha trovato delle soluzioni per segnare e vincere le partite. Da queste partite abbiamo avuto anche delle indicazioni sugli aspetti che dobbiamo migliorare per essere competitive contro le migliori squadre al mondo. Quando in una partita puoi celebrare i 50 caps di una ragazza come Sara Tounesi e contemporaneamente l’esordio di Giada Corradini, questo ti dà una visione chiara e più stabile del futuro, e questo stimola ancora di più a fare bene nel presente”.
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