Il ct delle Azzurre mette nel mirino gli imminenti Mondiali

Italia-Giappone Femminile: le parole di Fabio Roselli nella conferenza stampa prepartita (Ph. Federugby)
Una partita nel quale provare a rifinire la meglio la preparazione in vista dell’esordio agli imminenti Mondiali Femminili 2025. Fabio Roselli non vede l’ora di osservare all’opera la sua Italia nel Test Match di sabato prossimo a Calvisano, dalle ore 19.30, contro il Giappone.
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Italia-Giappone Femminile: le parole di Fabio Roselli nella conferenza stampa prepartita
Intervenuto in conferenza stampa, il ct delle Azzurre ha toccato diversi temi rispondendo alle domande dei giornalisti. Ecco il suo punto di vista.
Sull’obiettivo semifinali ai Mondiali, target svelato qualche giorno fa dal gruppo azzurro: “Siamo una squadra molto ambiziosa: gli obiettivi sono un punto di riferimento per provare a costruire un percorso che poi ci dia soddisfazione. Sappiamo che ci sarà tanto lavoro da fare, che i risultati dipendono da tanti fattori e che ai Mondiali le partite vanno giocate ancor di più una alla volta, perché ogni singolo punto può pesare tantissimo. Darci una linea diventa qualcosa di importante nel momento in cui andiamo ad allenarci, per cercare di alzare le probabilità di controllo che poi avremo sulle partite, anche se sappiamo che tutto non può essere gestito. Lavoro e preparazione però si: e su questo vogliamo agire”.
Sul ranking (l’Italia partirà dalla 6a piazza): “Questa posizione ci dà fiducia e confidenza, ma di contro alza le aspettative e la pressione. Ci vuole un focus sui valori e sulla volontà di lavorare”.
Diversi cambi fra la partita contro la Scozia e quella contro il Giappone: “Abbiamo ben chiara una cosa nel gruppo-squadra, che non si compone solo delle giocatrici che poi scendono in campo in partita: tutte e tutti devono dare il loro contributo, che siano le ragazze, lo staff tecnico, i medici o altre componenti in raduno qui. Ci sono dei cambi? E’ normale, abbiamo identificato le partite contro Scozia e Giappone come due opportunità per capire delle cose e questo è quello che faremo: siamo sicuri di quanto stiamo facendo anche in base alle risposte delle ragazze che si stanno allenando bene da mesi, non solo in questa marcia d’avvicinamento al Mondiale. E’ tutto normale, perché se non fosse stato così avremmo dovuto resettare le nostre consapevolezze”.
Sull’esordiente Giada Corradini: “Dal Sei Nazioni in poi ha compiuto un percorso che l’ha portata a prendersi una chance. Siamo tutti fieri di lei, questo vuol dire farsi trovare pronte e cogliere le opportunità. Lo ripeto, ai Mondiali serve l’apporto di tutti: non possiamo basarci solo sul gruppo di veterane che da molto tempo compone l’ossatura di questa squadra. Se vogliamo competere per cose grandi, c’è bisogno del contributo di tutti: i meriti sono di tutte le ragazze”.
Una fotografia sull’avversario costituito dal Giappone: “E’ una squadra diversa rispetto a quelle che abbiamo affrontato fino ad ora nel 2025. Sanno muovere la palla alla mano con grande confidenza esprimendo un modello di gioco da decifrare. Riteniamo il Test importante, perché ci darà anche una varietà di cose da sperimentare durante la gara: non abbiamo fatto tanta strategia sul Giappone, in senso strettamente tattico, perché vogliamo provare a concentrarci sulle nostre cose, almeno primariamente, per rifinire la preparazione”.
Infine una riflessione sul rugby femminile: “In generale il movimento sta crescendo. Se penso al nostro girone ai Mondiali, vedo un Sudafrica che sta lavorando tanto per avere picchi fisici importanti e una Francia che è in grado di mettere in difficoltà chiunque. Poi ci sono Inghilterra, Canada, Irlanda e le altre squadre: sarà una Rugby World Cup di grandissimo livello. Potrebbero venire fuori magari anche dei risultati inaspettati, che potrebbero creare un’atmosfera frizzante intorno all’evento”.
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