Il tecnico degli Azzurrini ha tirato le somme del torneo iridato e del suo lascito per il futuro

Roberto Santamaria: “Al Mondiale dell’Italia U20 darei questo voto” – ph. Sebastiano Pessina
Per l’Italia U20 un altro ciclo di lavoro si è concluso: con la chiusura del Mondiale di categoria è calato il sipario anche sull’era di Roberto Santamaria alla guida degli Azzurrini. Il tecnico passerà infatti alle Zebre Parma in qualità di allenatore degli avanti.
Un percorso, quello di coach Santamaria, che ha dato importanti soddisfazioni. Nella storia rimane il settimo posto conquistato al termine del World Rugby U20 Championship, il miglior piazzamento mai ottenuto da una Nazionale azzurra giovanile nella manifestazione iridata; ma il traguardo forse più importante, come ha fatto trasparire il tecnico stesso, è stato l’esordio di tanti ragazzi in vista del prossimo futuro del movimento.
Leggi anche: Un azzurro nel XV ideale del World Rugby U20 Championship
Di questi argomenti ha parlato Roberto Santamaria in un’intervista alla Gazzetta di Mantova, lui che è cresciuto e rimasto legato alla maglia di Viadana per tanti anni.
Roberto Santamaria: “Al Mondiale dell’Italia U20 darei questo voto”
Il tecnico ha tirato le somme del Mondiale U20 della sua Italia: “Volevamo migliorare il decimo posto dello scorso anno e sognavamo il record, direi un bilancio ampiamente positivo. Siamo un po’ mancati nel gioco ma i ragazzi hanno compensato combattendo. Abbiamo sviluppato di più la difesa rispetto all’attacco, sapevamo che sarebbe stata determinante per entrare nei piazzamenti”.
“Un voto? Ci darei un 8: la media tra uno spirito da 10, l’8 della difesa e il 6 dell’attacco”.
Un risultato che però vale molto di più di un record da segnare negli annuali: “L’anno prossimo avremo un girone più abbordabile sulla carta. Questa nazionale ha lanciato 17 U19: a quest’età un anno di esperienza fa tutta la differenza del mondo, questo è uno dei nostri traguardi più importanti”.
“C’è tantissimo talento, ma un Mondiale non basta. Se il nostro rugby vuole fare il salto di qualità le sfide saranno il lavoro quotidiano e la competizione interna nei club”.
Roberto Santamaria ha anche ripensato ai momenti più memorabili di questo Mondiale giovanile in Italia: “Sicuramente l’esordio da sfavoriti con gli All Blacks, gli abbiamo messo paura fino alla fine. Poi gli ultimi minuti con la Georgia: il momento più buio è diventato il più bello grazie alla meta straordinaria all’84’, lì è cambiato tutto”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.