Nel mondo ovale non si ferma il dibattito sul finale del secondo match tra Australia e British&Irish Lions: l’ex-arbitro prova a mettere ordine

Wayne Barnes commenta la decisione di Andrea Piardi sullo scontro tra Jac Morgan e Carlo Tizzano (ph. Sebastiano Pessina)
Nel mondo ovale, in particolare anglosassone, non si placa la discussione riguardo la decisione dell’arbitro Andrea Piardi nel finale del secondo match tra Australia e British & Irish Lions, disputata al Cricket Ground di Melbourne.
I Wallabies, dopo aver condotto avanti nel punteggio praticamente tutta la partita, si sono fatti superare all’ultima azione, quella che ha portato alla meta decisiva di Hugo Keenan. Secondo lo staff e i tifosi australiani, però, questa marcatura era da annullare per un possibile fallo di Jac Morgan su Carlo Tizzano nel punto d’incontro.
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La discussione, oltre ad andare avanti sul mondo della stampa e dei social, avrà una sua prosecuzione per via ufficiale considerando che la federazione australiana, per nome del suo ceo Phil Waugh, ha chiesto a World Rugby di fornire una spiegazione sulla controversia, prendendo le parti del suo coach Joe Schmidt.
In attesa della risposta della federazione internazionale, sul Telegraph ci ha pensato l’ex-arbitro inglese Wayne Barnes a mettere ordine alla vicenda, che ha visto il fischietto italiano Andrea Piardi (insieme agli assistenti Ben O’Keeffe e Nika Amashukeli) decidere di non sanzionare l’azione di Jac Morgan su Carlo Tizzano e quindi convalidare la meta finale.
Wayne Barnes commenta la decisione di Andrea Piardi sullo scontro tra Jac Morgan e Carlo Tizzano
“Quando la squadra arbitrale si è riunita al centro del campo per discutere dell’incidente decisivo della partita, con 90.000 spettatori che ascoltavano ogni singola parola, Piardi ha iniziato spiegando che Jac Morgan e Carlo Tizzano erano arrivati nello stesso momento”, ha scritto Wayne Barnes.
“Poi Andrea Piardi ha annunciato la decisione della squadra arbitrale – ‘Per noi è un play-on’ – e dal MCG è salito un frastuono assordante”.
“Non potrei essere più d’accordo con la decisione presa sul campo. Il rugby è uno sport dinamico con molte componenti in movimento e sì, la sicurezza dei giocatori è al centro di tutto ciò che il gioco sta facendo attualmente, ma queste cose succedono”, ha commentato Wayne Barnes.
L’ex-arbitro nell’articolo ha aggiunto che è fondamentale ricordare che ogni contatto con la testa non equivale necessariamente a un gioco scorretto. “Quello che so – ha concluso Wayne Barnes – è che molte persone avranno le proprie opinioni sulla decisione finale, ma io ho pensato questa decisione dimostri quanto questi tre arbitri hanno un’ottima conoscenza e sensibilità delle dinamiche del gioco”.
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