Su tutti spicca il centro degli Al Blacks Rieko Ioane al Leinster

Rugbymercato: i 5 acquisti dell’estate, fino a qui – ph. MICHAEL BRADLEY / AFP
Alla fine di luglio, tutto sommato, i giochi sono praticamente fatti. Le rose per il prossimo anno sono quasi totalmente definite, manca soltanto qualche annuncio pubblico, ma dietro le quinte tutto il lavoro è stato svolto.
L’estate del 2025 vede tanti giocatori importanti muoversi secondo diverse direttrici: chi si sposta da un club all’altro del medesimo campionato, chi cambia paese, chi cambia emisfero.
Tra i tanti movimenti nei tre principali campionati che si giocano da questo lato del mondo, ce ne sono un pugno che spiccano su tutti gli altri.
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Rugbymercato: i 5 acquisti dell’estate
Rieko Ioane al Leinster
L’acquisto che ha fatto più rumore fino a qui è quello del trequarti degli All Blacks che lascerà l’emisfero sud per accasarsi a Dublino, sostituendo Jordie Barrett.
Il più giovane dei tre fratelli neozelandesi non è bastato per riportare la Champions Cup in Irlanda, e chissà se Ioane riuscirà laddove il compagno di nazionale non è arrivato.
Il giocatore dei Blues arriverà nello United Rugby Championship soltanto a dicembre, dopo aver probabilmente disputato i test internazionali autunnali con la maglia nera della sua nazionale. A 28 anni Rieko Ioane è uno dei grandi nomi della palla ovale: ha 83 caps con gli All Blacks e ha segnato 38 mete internazionali, coprendo il ruolo di ala e di secondo centro.
Il Leinster si conferma l’unica squadra dello United Rugby Championship che può permettersi di mettere a segno colpi di questo genere.
Nolann Le Garrec a La Rochelle
Pare che ci siano rimasti male, al Racing 92, quando Nolann Le Garrec ha accettato l’offerta dello Stade Rochelais arrivata più di un anno prima la fine del contratto del mediano di mischia con la squadra parigina: avevano puntato sul classe 2002 come sul talento attorno al quale costruire il futuro del club.
D’altronde Nolann Le Garrec è un mediano di mischia estremamente completo, da qualche tempo divenuto il preferito di Fabien Galthié dietro ad Antoine Dupont. Uno che potrebbe indossare la maglia numero 9 di diverse altre nazionali, visto il talento.
A 23 anni il bretone Le Garrec ha già chiuso la sua quinta stagione di Top 14, è oltre le 100 presenze con il Racing, è un mediano che passa, calcia, corre, segna, piazza. A La Rochelle partono da lui (e dal coetaneo Davit Niniashvili, in arrivo da Lione) per rinnovare un ciclo a fine corsa e tornare a ruggire.
Angus Bell all’Ulster
Il pilone sinistro dell’Australia Angus Bell è uno dei migliori interpreti del mondo del suo ruolo. Un giocatore con una carrozzeria imponente (192 centimetri, 127 chili) che porta in giro come la più agile delle terze linee.
Anche se, come Ioane, arriverà nello United Rugby Championship solo a campionato iniziato, è un giocatore con un tasso di talento da poter seriamente alterare le fortune della franchigia di Belfast. È un pilone che ama portare la palla in mano e imporre la propria fisicità, ha il solo difetto di essere spesso soggetto ad infortuni.
Arriva in coordinato con il numero 8 sudafricano dei Northampton Saints, Juarno Augustus, che ha fatto le fortune degli inglesi nelle ultime stagioni.
Taniela Tupou al Racing 92
Il colosso australiano di origine tongana deve rimettere in carreggiata la propria carriera. Dotato di grandissimo talento, Tupou ha fino a qui solamente parzialmente rispettato le promesse dovute al suo potenziale.
A 29 anni ha accumulato 51 caps per i Wallabies, ma recentemente è stato messo ai margini della nazionale da Joe Schmidt.
Sembra proprio che sia il momento di cambiare aria. A Parigi sarà un do or die sportivo per lui: o arriverà la definitiva maturazione in un ambiente sotto pressione, alla costante ricerca di risultati, oppure potrebbe iniziare un rapido e precoce declino verso l’oblio. I mezzi perché si avveri il primo dei due casi non mancano.
Handré Pollard ai Bulls
Dopo tre finali di United Rugby Championship perse in quattro anni, i Bulls hanno deciso di riportare in Sudafrica il giocatore che più di ogni altro ha saputo creare attorno a sé l’aura dell’uomo decisivo per le fasi a eliminazione diretta.
Handré Pollard è uno dei migliori mediani d’apertura del mondo. Non il più visionario, non il più spettacolare, non quello più propositivo. Quello concreto, preciso al piede verso i pali e nel gioco tattico. Quello che fa giocare la squadra nelle giuste zone del campo. Quello che è quasi un allenatore in campo.
Quello, insomma, che ha vinto due Rugby World Cup con il Sudafrica e che ora torna a casa per provare a centrare un altro trofeo da aggiungere a una ricca bacheca.
Piccolo taccuino di altri acquisti importanti
Santiago Carreras, dal Gloucester al Bath
Tom Jordan, dai Glasgow Warriors ai Bristol Bears
Len Ikitau, dai Brumbies agli Exeter Chiefs
Owen Farrell, dal Racing 92 ai Saracens
Davit Niniashvili, dal Lione a La Rochelle
Iosefo Masi, dai Fijian Drua a Lione
Jiuta Wainiqolo, dal Tolone al Lione
Julian Montoya, dai Leicester Tigers a Pau
Jamie Ritchie, da Edinburgh al Perpignan
Zach Mercer, da Bath al Tolone
Juan Ignacio Brex, dal Benetton al Tolone
Juarno Augustus, dai Northampton Saints a Ulster
Lorenzo Calamai
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