Un’idea che è testimonianza delle qualità dello staff degli Springboks

Sudafrica, Rassie Erasmus: “La rimessa in gioco aperto? L’abbiamo vista da una squadra under 14” – ph. FIR
Dopo il 45-0 inflitto dal Sudafrica all’Italia a Gqeberha quello che è rimasto negli occhi e sulla bocca di tutti sono le tre occasioni in cui i padroni di casa hanno sfoderato qualcosa di speciale: al kickoff hanno calciato intenzionalmente la palla entro la linea dei dieci metri per giocare subito una mischia, sapendo che la fase ordinata poteva essere un aspetto del gioco a loro favore; due volte hanno lanciato il pallone in aria, formando un blocco di salto come quello della rimessa laterale in mezzo al campo, dal quale poi hanno impostato una maul.
Proprio questa seconda circostanza è stata oggetto del retroscena raccontato in conferenza stampa da Rassie Erasmus dopo la partita di sabato 12 luglio.
“Tutte le squadre provano a fare qualche giocata tattica – ha detto il capo allenatore degli Springboks – noi abbiamo costruito una maul nel gioco aperto alzando in aria un giocatore per ricevere un passaggio.”
Leggi anche: Sudafrica: la squalifica a Jasper Wiese per la testata contro Danilo Fischetti
“A dire il vero, è una cosa che avevamo visto fare da una squadra scolastica di under 14, la Paul Roos Gymnasium di Paarl.”
“Utilizzando questa mossa, guadagni tutti i benefici di una rimessa laterale. Ha funzionato, ma da ora in avanti ovviamente saranno tutti in allerta.”
Malgrado qualche voce dissonante, Erasmus e il suo staff sono stati generalmente lodati per l’inventiva, non essendo la prima volta che escogitano soluzioni per cercare di portare dalla loro parte alcune situazioni di gioco. Ne è un esempio la mischia ordinata chiesta da Damian Willemse nel quarto di finale mondiale contro la Francia, una volta chiamato un mark e ottenuto un calcio libero all’interno della propria area dei 22 metri.
In effetti, come testimonia il racconto di Erasmus, quello dello staff sudafricano non è il genio che inventa qualcosa dal niente. Anzi, spesso le loro trovate hanno qualcosa che richiama più il campetto di periferia che non i palcoscenici più prestigiosi. Si tratta quindi della capacità di vedere, carpire e adattare qualcosa al più alto livello possibile: una delle abilità chiave dei grandi allenatori.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.