Test estivi 2025, Italia: la seconda con il Sudafrica è ancora più difficile

Per gli Azzurri ultimo atto della stagione. Gli Springboks alzeranno l’asticella e l’Italia dovrà provare a tenere il ritmo

Niccolò Cannone in Sudafrica-Italia – ph. FIR

Genova, novembre 2022. Con un ottimo primo tempo l’Italia tiene a tiro gli Springboks e rincorre per 13-18 alla pausa. Dopo 7 minuti del secondo tempo entra in campo Manie Libbok: sotto la sua guida, assistita dal prezioso playmaking di Willie le Roux, il Sudafrica porta a spasso la difesa azzurra per il campo, segna 6 mete contro una degli Azzurri e finisce per trionfare 21-63.

È un flashback che racconta una parte dei maggiori pericoli che l’Italia è destinata ad affrontare nel secondo test della mini-serie contro il Sudafrica, che ha schierato proprio l’asse composto da Manie Libbok (divenuto sostanzialmente la terza scelta come apertura dopo il mondiale) e Willie le Roux (presenza internazionale numero 100 e, dice qualcuno, anche l’ultima) per impostare una partita in cui riuscire a sfruttare gli spazi al largo in maniera più efficace di quanto fatto a Pretoria.

Se la formazione veterana scesa in campo sette giorni fa ha portato a casa il risultato necessario, ma non ha impressionato addetti ai lavori e tifosi sudafricani, da quella più giovane lo staff di Rassie Erasmus si aspetta una fame senza precedenti per ottenere un posto in pianta stabile nel gruppo della nazionale. In particolare, se a Pretoria la bomb squad ha fatto cilecca, la giovane panchina selezionata, con un solo giocatore sopra i 30 anni, è chiamata ad alzare la competizione per la maglia nelle prossime partite attraverso una prestazione che lasci il segno.

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Senza dubbio i campioni del mondo arrivano con l’obiettivo di alzare il volume della radio dal punto di vista della fisicità offensiva e difensiva, non consentendo agli Azzurri di rallentare la palla nel punto d’incontro né di trovare avanzamento quando avranno la palla in mano.

Completa il fronte delle minacce una linea di trequarti che, al fianco della potenza di Esterhuizen (finirà di nuovo la partita in terza linea? I soli 5 avanti in panchina lo fanno sospettare), ha una batteria di corridori notevoli: Grant Williams è un mediano con gambe pazzesche e uno step mortifero, Canan Moodie è imprendibile sull’allungo, van der Merwe è guizzante ed elusivo nella miglior tradizione della tipologia ali sudafricane con caschetto, di Mapimpi parla il curriculum.

Ecco dunque sintetizzate le minacce che si troverà a fronteggiare l’Italia, capace di fare molto bene nel primo test ma che è di fronte a una nuova sfida di pari livello ma di superiore difficoltà: ripetersi una seconda volta è sempre più complesso della precedente.

Per provare a tenere testa a un avversario che alzerà l’asticella, gli Azzurri dovranno provare a mettere una pezza sin da subito in mischia ordinata, dove sono stati completamente travolti nella prima mezz’ora della precedente partita. A Ross Vintcent e Manuel Zuliani il compito di inquinare la qualità del possesso avversario nei punti d’incontro, stavolta con la consapevolezza di avere un bersaglio addosso: gli Springboks li metteranno nel mirino per impedirgli di fare il loro prezioso lavoro.

Il ritorno di Seb Negri serve ad alzare il tasso di fisicità, mentre sulla linea dei trequarti è legittimo attendersi una prestazione di maggiore personalità da parte di Tommaso Menoncello. Non che il secondo centro azzurro abbia fatto male nel primo test, ma se in questo test ci sono dei giocatori che devono salire un gradino dal punto di vista della leadership lui è uno di questi: non attraverso le parole, ma attraverso l’esempio, essendo il giocatore più dotato di qualità di qualsiasi tipo nella linea arretrata azzurra.

Test importante anche per Jacopo Trulla. Il giocatore delle Zebre ha sofferto in alcune situazioni a Pretoria, con un certo numero di errori non forzati dagli avversari. Quesada e soci lo hanno confermato i  virtù delle sue grandi qualità nel gioco aereo, e sotto questo punto di vista la sua prestazione sarà cruciale per impedire ai sudafricani di recuperare palloni sui calci contestati in aria.

Mirko Belloni, invece, ha il beneficio dell’esordio dal primo minuto: non ci sono molte occasioni migliori di queste per testare immediatamente la stoffa di un giocatore, metterne a nudo pregi, limiti e possibilità di crescita.

Fischio d’inizio previsto per le 17.10 al Nelson Mandela Bay di Gqeberha, nota ai più con il precedente nome di Port Elizabeth, dove la partita sarà preceduta da Sudafrica-Canada, test match femminile. Arbitra l’irlandese Andrew Brace. Diretta televisiva su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena, su quest’ultimo anche ampio prepartita dalle 16:45.

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Edwill van der Merwe, 13 Canan Moodie, 12 Andre Esterhuizen, 11 Makazole Mapimpi, 10 Manie Libbok, 9 Grant Williams, 8 Jasper Wiese, 7 Pieter-Steph Du Toit, 6 Marco van Staden, 5 Ruan Nortje, 4 Salmaan Moerat (C), 3 Wilco Louw, 2 Malcolm Marx, 1 Thomas Du Toit
A disposizione: 16 Jan-Hendrik Wessels, 17 Ox Nché, 18 Asenathi Ntlabakanye, 19 Cobus Wiese, 20 Evan Roos, 21 Cobus Reinach, 22 Sacha Feinberg-Mngomezulu, 23 Ethan Hooker

Italia: 15 Mirko Belloni, 14 Louis Lynagh, 13 Tommaso Menoncello, 12 Marco Zanon, 11 Jacopo Trulla, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Garbisi, 8 Ross Vintcent, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone (C), 3 Simone Ferrari, 2 Tommaso Di Bartolomeo, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Pablo Dimcheff, 17 Mirco Spagnolo, 18 Muhamed Hasa, 19 Matteo Canali, 20 Alessandro Izekor, 21 David Odiase, 22 Stephen Varney, 23 Giulio Bertaccini

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