Il flanker azzurro: “Anche se a Pretoria abbiamo difeso bene dobbiamo avere più possesso fin da subito. Se passi le partite a difendere alla fine commetti per forza degli errori”

Italia, Zuliani: “Abbiamo dimostrato di avere una rosa ampia anche senza senatori” (ph. Sebastiano Pessina)
Verso Sudafrica-Italia, atto secondo. Il match di Pretoria è stato fisicamente durissimo, soddisfacente nella reazione e tutto sommato anche contenuto nel risultato finale (42-24) ma gli Azzurri sanno benissimo quanto sarà ancora più difficile la sfida di Port Elizabeth, con gli Springboks che schierano una formazione completamente diversa con l’obiettivo di “riscattare” quella che Erasmus ha definito una “vittoria frustrante”.
Dall’altra parte, però, c’è un’Italia che con la prestazione di Pretoria ha guadagnato morale e fiducia, perché non è da tutti tenere testa ai campioni del mondo, a casa loro, con una formazione rimaneggiatissima, come racconta Manuel Zuliani al sito ufficiale della FIR.
“La cosa più bella è stata la reazione di squadra che abbiamo avuto tutti insieme, abbiamo dato una bella prova di carattere, di maturità del gruppo e di unione, con una squadra piena di esordienti e di ragazzi che non giocavano da tanto in Nazionale. Anche senza i senatori abbiamo dimostrato di avere una rosa ampia e questo è il segnale più importante che potessimo dare” spiega il flanker, tra i migliori in campo nella prima partita.
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A Port Elizabeth l’Italia troverà un Sudafrica radicalmente diverso: 11 cambi su 15 nella formazione titolare, 16 su 23 in lista gara. Per questo, spiega Zuliani, sarà fondamentale concentrarsi su se stessi e non farsi condizionare dai “giochetti” di Erasmus.
“Conosciamo la profondità del Sudafrica e anche per questo già nel primo test match ci siamo concentrati principalmente su noi stessi, basandoci sull’eseguire bene i nostri principi di gioco” racconta Zuliani: “Vero che hanno cambiato la formazione, ma noi continueremo a concentrarci sul nostro gioco. La cosa importante sarà offrire un’altra prestazione di squadra e di compattezza, lottando fino all’ultimo minuto. Nel primo tempo abbiamo preso 4 mete ma non ci siamo disuniti, e nel secondo tempo siamo riusciti a fare il nostro gioco”.
Zuliani ha poi parlato di un altro fattore fondamentale: il possesso. L’Italia ha difeso molto bene, ma nel primo tempo è stata messa sotto assalto e alla fine ha commesso qualche errore, per poi invece trovare una grande reazione nella ripresa con più palloni in attacco: “Dalla partita di Pretoria ci portiamo dietro la personalità con cui siamo scesi in campo senza mai mollare e lottando fino all’80’. Questa deve essere la nostra forza e la strada da seguire anche nella prossima partita. Sicuramente dobbiamo migliorare rispetto a quanto abbiamo fatto nel primo tempo, nel quale abbiamo avuto poco possesso e abbiamo soltanto difeso: siamo anche riusciti a farlo molto bene, ma chiaramente se passi 40 minuti a resistere agli attacchi degli avversari prima o poi commetti degli errori, com’è successo in occasione delle due mete che abbiamo subito in prima fase. Alla fine non vinci le partite difendendo e basta”.
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