Il capo allenatore sulle scelte di formazione e la partita che attende gli Azzurri

Gonzalo Quesada – ph. Sebastiano Pessina
Le scelte sono fatte: l’Italia è pronta a scendere in campo per il secondo test contro il Sudafrica, con una formazione con qualche cambio nel XV e nella panchina rispetto a quella di una settimana fa.
In conferenza stampa il capo allenatore degli Azzurri Gonzalo Quesada ha raccontato le ragioni dietro le sue scelte: “Abbiamo cercato di continuare ad avere una squadra solida e organizzata in tutte le aree del gioco, pur riuscendo a far esordire dal primo minuto un altro giocatore in Mirko Belloni. Quello che fa vedere negli allenamenti Mirko è molto interessante. Una delle ragioni principali della sua scelta è che giochiamo contro la squadra che gioca più di tutte calci contestabili, servono tantissime skills aeree.”
“Anche Giovanni Montemauri, a dispetto del fatto che sarà l’unico a non fare il suo esordio in nazionale in questo tour, sta facendo molto bene nelle sedute. Abbiamo scelto di non inserire anche lui per non fare troppi cambiamenti, per non disorganizzare troppo la squadra. E in più Jack Da Re ha fatto un’ottima tournée e vogliamo consolidare quello che ha fatto vedere.”
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“Abbiamo valutato a lungo la composizione della panchina, che comporta un rischio in ogni caso: andare con cinque avanti contro gli Springboks o avere solo due trequarti e non coprire tutti i ruoli. Abbiamo deciso che il rischio che non volevamo correre era il primo, e parlando anche con i giocatori abbiamo valutato che la priorità fosse quella di coprire il centro del campo, dove ci troveremo davanti Esterhuizen e Moodie. Quindi abbiamo preferito selezionare Giulio [Bertaccini] che fa molto bene il lavoro di centro e ala, e Alessandro Garbisi che, in caso di necessità, coprirà il ruolo di apertura.”
“D’altra parte per Montemauri vale quello che è successo anche in passato con Da Re, che ha fatto un mondiale intero senza giocare, e Odiase, che lo scorso anno è venuto in tournée e non ha giocato. Noi però sappiamo quello che i giocatori ci mostrano e le loro opportunità arriveranno.”
A Gqeberha mancherà Lorenzo Cannone, che non ha recuperato dal colpo subito alla schiena nel match di sabato scorso. Malgrado un cartellino giallo e qualche fallo commesso, la sua presenza era stata indispensabile per fermare l’offensiva sudafricana grazie al suo lavoro nel punto d’incontro.
“Quando ho spiegato perché, dopo la grande partita di Ross Vintcent contro la Namibia, per il primo test sarebbe partito titolare Lorenzo Cannone – ha spiegato Quesada – ho detto che era per la sua fisicità, la sua capacità nel contatto sarebbe stata importantissima, specie nel primo tempo dove ci sarebbero stati spazi strettissimi e tantissime collisioni. Quando abbiamo lui e Manuel Zuliani in campo insieme diventa complicato per un attacco frontale e diretto trovare palloni veloci. Se in una ruck c’è uno, in quella successiva c’è l’altro. Se gli avversari giocano al largo possono trovare Tommy Menoncello a mettere le mani sulla palla.”
“Noi ad ogni partita designiamo i leader della difesa e quei giocatori che hanno il diritto di provare a mettere le mani in ruck per recuperare l’ovale. Non vogliamo che lo facciano tutti, per non consumare troppi difensori in piedi e mantenere la linea efficace. Lorenzo [Cannone] è sempre tra quelli che hanno questo diritto. Qualcun altro prenderà il suo posto in campo sabato: sarà Ross [Vintcent], che comunque era designato per questo in uscita dalla panchina la settimana scorsa, e in panchina abbiamo in ogni caso Pablo Dimcheff, che lo sa fare molto bene. Rallentare i palloni sarà ancora importantissimo per fermare l’attacco del Sudafrica.”
Infine, una chiosa sulle risposte che gli Azzurri hanno dato fino a questo momento in questa tournée sudafricana che sta riuscendo ad incrementare la profondità della rosa della nazionale: “Per noi sono importantissime le risposte che alcuni giocatori hanno dato, confermando contro il Sudafrica, l’avversario più tosto possibile, quello che avevano mostrato contro la Namibia, che con tutto il rispetto è una squadra al di sotto del ventesimo posto nel ranking mondiale.”
“Abbiamo avuto segnali importanti dai due tallonatori, sapendo quanto hanno giocato Lucchesi e Nicotera negli ultimi anni. Momo Hasa ha fatto bene a destra. Riccardo Favretto ha fatto vedere di poter essere al livello. Alessandro Izekor, come sapevamo, ha dimostrato di essere al livello nella parte del gioco di contatto. Importantissimo che sappiamo di poter contare su un altro numero 10 a questo livello come Jack Da Re. Marco Zanon, che non giocava da più di 20 settimane, ha confermato che può essere ancora un vera opzione per la nazionale. Sono tutte buone notizie: tutte informazioni che siamo venuti a cercare e che siamo riusciti a trovare.”
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