Dopo un primo tempo di sofferenza gli Azzurri sfoderano una grande reazione nella ripresa: partita totale di Zuliani, ma diversi italiani hanno fatto bene a Pretoria. I nostri voti

Test estivi 2025: le pagelle del primo match tra Sudafrica e Italia (ph. Federugby)
L’Italia soffre, difende con i denti e con le unghie e alla fine cade a Pretoria 42-24, ma quella della squadra di Quesada resta una prestazione competitiva e di livello, esattamente ciò che il tecnico azzurro aveva chiesto alla vigilia: in casa degli Springboks gli Azzurri hanno fatto fatica soprattutto nel primo tempo (28-3 di parziale) ma sono stati bravi a non perdere mai la bussola e a sfruttare quasi ogni occasione concessa dai campioni del mondo nella ripresa. Alla fine l’Italia ha chiude con 3 mete segnate (Zuliani, Dimcheff e Niccolò Cannone) e una prestazione comunque di livello, considerando le tante assenze tra infortunati e giocatori lasciati a riposo. Alcuni Azzurri sono un po’ mancati nei momenti chiave, ma altri hanno fatto davvero la differenza. Ecco i nostri voti.
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Le pagelle del primo test tra Sudafrica e Italia
Jacopo Trulla 5 – Troppe le scelte di gioco sbagliate, soprattutto nel primo tempo dove spreca un paio di occasioni con dei calcetti troppo frettolosi e viene poi messo sotto pressione in difesa.
Louis Lynagh 7 – Si fa largo tra i carrarmati sudafricani, lotta su tutti i palloni aerei con Arendse ed è molto attivo anche in difesa, il fondamentale in cui alla vigilia si pensava potesse soffrire contro gli Springboks. Mancava in Nazionale da tanto e veniva da una stagione complicata: bentornato.
Tommaso Menoncello 6.5 – Se c’è da fare a sportellate non si tira mai indietro e garantisce anche avanzamento. Sicuramente promosso. In generale, però, appare abbastanza stanco. Anche lui ha bisogno di riposare.
Marco Zanon 6 – Nel primo tempo si vede poco e fa quel che può in difesa, nella ripresa cresce e tira fuori anche un paio di giocate interessanti. (Bertaccini 6 – Protagonista nella pressione finale degli Azzurri, peccato per la meta annullata all’80’, sarebbe stata una gran bella soddisfazione)
Simone Gesi 5 – Fondamentalmente ha un pallone in 80 minuti, e purtroppo lo spreca facendosi riprendere da Arendse in bandierina. In difesa regge con fatica.
Giacomo Da Re 7 – Come con la Namibia parte un po’ contratto (va detto che i pochi possessi nel primo tempo non aiutano) ma poi cresce col passare dei minuti: solo che stavolta di fronte ci sono gli Springboks, e allora la sua crescita ha ancora più valore. La seconda meta con la straripante maul degli Azzurri nasce da un suo 50:22, ed è splendido il calcio-passaggio per Lynagh che dà il via all’azione della terza meta.
Alessandro Fusco 4.5 – Messo sotto una pressione furiosa fin da subito fa fatica a tirarsene fuori. Troppe imprecisioni nei passaggi rendono ancora più difficile attaccare nel primo tempo, e poi due errori gravi: la terza meta nasce da un suo boxkick fuori misura che regala una rimessa in attacco agli Springboks, mentre nella quarta casca troppo facilmente nella finta di Van den Berg. (A. Garbisi 7 – Entra e cambia il ritmo del match, è preciso in fase di impostazione e contribuisce a dare continuità all’attacco azzurro. Un solo errore su un calcio fuori misura, ma gran bella partita)
Lorenzo Cannone 4.5 – Innanzitutto, un grande in bocca al lupo dopo la gran botta presa. La partita, però, non è delle migliori: 3 falli solo nel primo tempo, e uno costa il giallo e una meta dal successivo calcio di punizione. (Vintcent 7 – Ha sempre fatto meglio da titolare che da subentrato, e per questo la scossa che dà al match di Pretoria quando entra è ancora più importante)
Manuel Zuliani 8 – Partita totale: in difesa piazza 21 placcaggi (e col 100% di efficacia) ed è praticamente su ogni punto d’incontro, conquistando 2 tenuti e favorendo anche le diverse controruck azzurre in mezzo al campo. La meta, segnata di forza, è la ciliegina sulla torta a una prestazione maiuscola. (Odiase 7 – Grande ingresso anche da parte sua. Piazza subito un paio di cariche avanzanti ed è protagonista nell’azione della meta poi annullata a Gesi. Un mistero perché giocasse poco in ProD2, ma lo vedremo sicuramente più spesso alle Zebre)
Alessandro Izekor 5.5 – Ci mette fisico e voglia in un match fisicamente difficilissimo. Forse gli manca il guizzo che invece a livello di club riesce ad avere più spesso. Peccato per il giallo nel finale.
Andrea Zambonin 7 – Che bravo in rimessa laterale (e aveva contro Etzebeth e compagnia saltante) sia in attacco che in difesa, bene anche in mezzo al campo. Veniva da un infortunio e si è trovato titolare in casa del Sudafrica: ha risposto alla grande. (Canali 6 – Buon ingresso anche da parte sua, ci mette tanta fisicità nella battaglia in mezzo al campo. Spreca una buona occasione in attacco andando dritto quando aveva più compagni al largo)
Niccolò Cannone 8 – Prima da capitano, già dagli inni aveva la faccia di chi voleva spaccare tutto. Prestazione esemplare: tiene in piedi la baracca in un primo tempo complicato, nella ripresa guida la grande reazione azzurra e segna anche una bella meta. In difesa è ovunque e chiude con 18 placcaggi riusciti.
Simone Ferrari 5.5 – Non la sua miglior partita, ma era difficile fare di più. Nché è un cliente tostissimo e allora tocca fare di necessità virtù, nonostante i tanti minuti nelle gambe. (Hasa 5.5 – Si ritrova in campo già per 10 minuti nel primo tempo e deve fronteggiare la furia della prima linea sudafricana, nella ripresa – con ritmi più bassi – regge meglio l’impatto)
Tommaso Di Bartolomeo 5.5 – Bene al lancio e anche nel tallonaggio veloce contro la devastante prima linea del Sudafrica. In mezzo al campo fatica però a reggere le cariche avversarie e in difesa alla fine concede troppo. (Dimcheff 7 – Che bella scoperta. Arrivato a questo tour quasi da oggetto misterioso, sfodera una gran bella prestazione: timona la maul della seconda meta e recupera l’ovale che permette a Cannone di segnare la terza. Presente anche in mezzo al campo)
Danilo Fischetti 6 – In mischia fa fatica come tutti (anche se chiude in crescendo) ma quanta battaglia in mezzo al campo. (Spagnolo 6 – Anche per lui un bell’ingresso)
Francesco Palma
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