“Si potrebbe pensare che una squadra che ha fatto 120 placcaggi nel primo tempo ceda nel secondo. E invece…”

Sudafrica-Italia primo atto, Rassie Erasmus: “Una vittoria frustrante” (ph. Sebastiano Pessina)
Il Sudafrica apre le sue Summer Series 2025 con una vittoria sull’Italia, ma non è stato il successo che Rassie Erasmus e i suoi si aspettavano.
Dopo il test non ufficiale contro i Barbarians, che li aveva visti dominare per 54-7 con un gioco più efficace e imprevedibile, con gli Azzurri gli Springboks hanno utilizzato un approccio con più cariche dirette e frontali. Una scelta che non sempre ha avuto successo e ha impedito loro di dare continuità a un primo tempo che sembrava aver messo tutto in discesa.
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Ottima infatti la prestazione della prima e della terza linea titolare del Sudafrica, che hanno messo in difficoltà l’Italia in mischia e nelle cariche, e un sempre pericolosissimo Kurt-Lee Arendse. Ma a parte questi nomi che hanno brillato, e con le coppie di mediana (Handré Pollard, Morné van den Berg) e centri (Jesse Kriel, Damian de Allende) che hanno fatto bene il loro, per il resto gli Springboks hanno un po’ deluso.
In particolare è stato negativo il contributo della rinomata “bomb squad”, il blocco di avanti tenuto in panchina per fare la differenza nel secondo tempo. Questa differenza non si è vista, e anzi la stampa anglosassone sottolinea come questa sia stata “disinnescata”.
Ecco allora che si spiegano le parole con cui il tecnico del Sudafrica Rassie Erasmus ha commentato la prima partita con l’Italia: “Credo che sia positivo aver segnato sei mete, ma siamo frustrati”, ha esordito il capo allenatore.
Le dichiarazioni di Rassie Erasmus dopo il primo test match tra Sudafrica e Italia
“In settimana non pensavo che avremmo giocato in questo modo. Ma è tutto risolvibile, anche se ora è decisamente frustrante. È stata una partita molto frustrante – ha ripetuto Rassie Erasmus – Sapevamo che loro avrebbero dato il massimo, e lo hanno fatto sicuramente in quasi tutti i reparti: in mischia, in maul, difesa, attacco… è stato un vero test match”.
Dopo la prestazione di Pretoria, il tecnico del Sudafrica ha sottolineato che per il secondo incontro con l’Italia le cose potrebbero cambiare in seno alla sua squadra: “Abbiamo annunciato internamente che 13 o 14 giocatori avranno sicuramente una chance la prossima settimana, e che costruiremo la panchina o la formazione titolare attorno a loro. Alcuni potrebbero andare in panchina, e alcuni di quelli che hanno ben giocato oggi potrebbero tornare titolari”.
“La composizione della squadra potrebbe quindi cambiare per gestire la fisicità che l’Italia ci ha messo contro. Si potrebbe pensare che una squadra che ha fatto 120 placcaggi nel primo tempo crolli nel secondo…”
“Ma la loro è una squadra in forma e appassionata e noi dobbiamo assicurarci che la squadra che schiereremo la prossima settimana non sia solo una squadra in grado di giocare 50 o 60 minuti, ma di giocare 80 minuti. Infatti L’Italia stava per rientrare in partita nel finale. Hanno giocato davvero bene, abbiamo cercato di imporre loro il nostro gioco e non ce l’hanno permesso”.
“La frustrazione non era solo per non aver dominato, ma anche per il fatto che la partita fosse un continuo susseguirsi di interruzioni. Sembrava che non avessimo intensità nel secondo tempo. Ma seppur con una maul che non ha funzionato, con un breakdown e un contrattacco che non sono stati eccezionali, abbiamo comunque segnato sei mete e questo è positivo per noi”, ha concluso Rassie Erasmus.
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