Test estivi 2025: Italia sconfitta con orgoglio a Pretoria, finisce 42-24 per il Sudafrica

Azzurri messi sotto nella prima frazione, ma che nel secondo tempo mostrano tutto il loro carattere

Test estivi 2025: Italia sconfitta con orgoglio a Pretoria, finisce 42-24 per il Sudafrica – ph. Sebastiano Pessina

L’Italia esce sconfitta dal Loftus Versfeld di Pretoria nel primo dei due test che la vedono opposta al Sudafrica nei test estivi 2025.

Il risultato di 42-24 dice tanto ma non tutto delle difficoltà incontrate dagli Azzurri contro i campioni del mondo, ma anche della ripresa giocata con grande orgoglio e profitto, chiusa addirittura con un parziale migliore di quello degli avversari.

Che la gara sarebbe stata impari, fra le due formazioni, si sapeva: un’Italia con giocatori importanti a riposo e tanti infortunati affrontava una formazione piena zeppa di vincitori della finale mondiale 2023. Pertanto la prestazione perdente della squadra guidata da un Niccolò Cannone esemplare per leadership può essere accolta con favore.

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È stata comunque una partita dai due volti nelle due frazioni di gioco: nel primo tempo l’Italia è stata distrutta in mischia ordinata e ha subito la maggiore fisicità avversaria, andando in difficoltà nell’ottenimento e nella conservazione del possesso.

Dopo i primi 10 minuti, Kriel ha aperto le marcature raccogliendo un brillante calcetto di De Allende, malgrado una partenza assai sospetta di offside.

Al ventesimo Lorenzo Cannone si prende un giallo per fallo professionale proprio sotto i pali: il Sudafrica chiede mischia, si mette in spalla il pack azzurro e lo porta oltre la linea. Segna il mediano Morne van den Berg con un vero e proprio scippo ai danni del proprio numero 8.

L’Italia difende a tratti con orgoglio, in altri momenti si fa scoraggiare da quanto sia alta l’asticella della sfida. Troppo facile lo slalom per Kurt-Lee Arendse alla mezz’ora: Zuliani si fa attrarre da Marx, di Bartolomeo rimane di gesso sulla corsa dell’ala sudafricana, Fusco non copre sulla profondità.

Lo stesso Fusco concede una meta troppo facile poco dopo: altra mischia a cinque metri per il Sudafrica, il pack italiano tiene stoicamente, ma il mediano azzurro eccede nell’uscire forte per rinforzare la difesa in mezzo al campo, lasciando la porta aperta a van den Berg per la sua doppietta personale.

L’Italia riesce a trovare solo 3 punti nel primo tempo dal piede di Da Re, e si aggrappa a un incredibile Zuliani, che mette insieme 17 placcaggi e 3 turnovers solo nei primi 40 minuti, prima di firmare la meta del 28-10 a inizio ripresa che dà la carica agli Azzurri.

Nel secondo tempo l’Italia prende coraggio e fiducia e inizia ad avere percentuali migliori di possesso e territorio. Alla mischia ordinata viene messa una pezza, e pure alla rimessa laterale. Il Sudafrica, invece, pago di una partita che sembra in discesa, viene sorpreso dalla fisicità azzurra e la partita risulta più equilibrata.

Lorenzo Cannone lascia il campo prematuramente al 48′: per lui l’infortunio non lascia presagire niente di buono.

Sono ancora gli Springboks i primi a segnare: Vincent Koch sfonda al 56′ dopo una serie di pick and go sulla linea di meta nei quali l’Italia si sacrifica ma non riesce a fermare l’attacco sudafricano. Poco dopo Simone Gesi fallisce una ghiottissima occasione, liberato sull’out di destra non riesce a schiacciare in area di meta a causa del placcaggio di Arendse.

L’Italia si consola passata l’ora di gioco: Pablo Dimcheff segna dalla coda di una maul avanzante che si porta oltre la linea di meta il pack sudafricano. Soddisfazioni non da tutti i giorni per gli otto avanti azzurri, dove l’impatto di Odiase e Vintcent dalla panchina è evidente.

Nel quarto finale della gara sono gli Azzurri a essere più baldanzosi, ed è Niccolò Cannone a firmare la terza meta italiana al 69′, grazie a un pallone recuperato.

Van Staden rende più pesante il parziale al 73′ dopo tante fasi sudafricane a bussare alla porta azzurra, con Izekor che si prende un giallo perché placca Faf de Klerk prima di essere tornato a 10 metri dal punto della precedente punizione.

Malgrado l’inferiorità numerica l’Italia finisce in avanti, con la chance di segnare la quarta meta, ma la difesa sudafricana resiste fino a ottenere di nuovo l’ovale e calciarlo in tribuna.

Sudafrica: 15 Damian Willemse, 14 Cheslin Kolbe, 13 Jesse Kriel (c), 12 Damian de Allende, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Handré Pollard, 9 Morné van den Berg, 8 Jasper Wiese, 7 Vincent Tshituka, 6 Marco van Staden, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Wilco Louw, 2 Malcolm Marx, 1 Ox Nche.
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Jan-Hendrik Wessels, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Franco Mostert, 21 Kwagga Smith, 22 Faf de Klerk, 23 Willie le Roux

Marcatori Sudafrica
Mete: Kriel (10), van den Berg (22, 36), Arendse (29), Koch (56), van Staden (73)
Trasformazioni: Pollard (10, 22, 29, 36, 56, 73)
Calci di punizione:

Italia: 15 Jacopo Trulla, 14 Louis Lynagh, 13 Tommaso Menoncello, 12 Marco Zanon, 11 Simone Gesi, 10 Giacomo De Re, 9 Alessandro Fusco, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Alessandro Izekor, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone (c), 3 Simone Ferrari, 2 Tommaso Di Bartolomeo, 1 Danilo Fischetti.
A disposizione: 16 Pablo Dimcheff, 17 Mirco Spagnolo, 18 Muhamed Hasa, 19 Matteo Canali. 20 Ross Vintcent, 21 David Odiase, 22 Alessandro Garbisi, 23 Giulo Bertaccini

Marcatori Italia
Mete: Zuliani (45), Dimcheff (63), N. Cannone (69)
Trasformazioni: Da Re (45, 63, 69)
Calci di punizione: Da Re (27)

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