Francia-Nuova Zelanda, Inghilterra-Argentina e Galles-Giappone iniziano tutte sabato 5 luglio

I test match delle altre: le tre serie dell’estate 2025 – ph. Sebastiano Pessina
Sabato 5 luglio apre ufficialmente i battenti la finestra internazionale estiva 2025.
Gli occhi del mondo anglosassone sono puntati sull’Australia, dove si segue ogni respiro e ogni battito dei British & Irish Lions nella tournée che li porterà a sfidare i Wallabies in una serie di tre partite tra il 19 luglio e il 2 agosto.
I tifosi italiani guardano invece verso Pretoria, in Sudafrica, dove gli Azzurri sono destinati a sfidare per la prima volta gli Springboks. Il 12 si replica a Gqeberha.
Ci sono però altre tre serie che contraddistinguono il luglio internazionale della palla ovale, che a loro volta hanno molto da dire e meritano una introduzione.
Leggi anche: I British & Irish Lions hanno convocato Owen Farrell
Argentina-Inghilterra: alla ricerca di facce nuove
L’estate dell’Inghilterra inizia in Argentina, dove il XV della Rosa affronterà i Pumas a Buenos Aires e a San Juan prima di chiudere il proprio tour con una sfida agli Stati Uniti a Washington D.C.
Visto che gli inglesi sono orfani dei propri migliori giocatori, anche l’Argentina ha pensato di avviare questa prima parte della propria lunga stagione internazionale con un po’ di esperimenti. Entrambe le squadre sono alla ricerca di volti nuovi che permettano di allungare la profondità delle rispettive rose.
L’Argentina lo ha già dimostrato contro i Lions, promuovendo una serie di giocatori militanti in patria, nelle franchigie che partecipano al Super Rugby Americas: Justo Piccardo, Boris Wenger, Joaquin Moro, Simon Benitez Cruz.
La rosa per l’Inghilterra è leggermente modificata: nell’ultima lista dei convocati è tornato Thomas Gallo, mentre non ci sono Tomas Albornoz e Gonzalo Garcia. Potrebbe essere la volta per un volto nuovo all’apertura dei Pumas: il 25enne Nicolas Roger Farias, fratello dell’apertura del Viadana Martin e passato anche per il CUS Torino nella stagione 2022/2023. Roger è il numero 10 dei Tarucas, una delle tre franchigie argentine del Super Rugby Americas. Il tallonatore del Benetton Bautista Bernasconi attende il primo cap ufficiale dopo l’esordio contro i Lions, mentre non è stato convocato nemmeno in questa occasione l’estremo delle Zebre Geronimo Prisciantelli.
L’Inghilterra intanto ha una squadra forte e interessante, dove al fianco di senatori come Jamie George e George Ford, si potranno vedere all’opera giocatori che fin qui hanno avuto meno occasioni. Occhio in particolare ai ruoli di ala (Cadan Murley, Will Muir, Tom Roebuck), di secondo centro (Oscar Beard, Luke Northmore) e di pilone (Asher Opoku-Fordjour).
Giappone-Galles: deluse in cerca di rilancio
Quella tra Giappone e Galles rischia di essere una delle serie più interessanti dell’estate: due squadre a secco di risultati positivi che puntano sulle due gare di luglio per risollevare le proprie sorti.
Per i Dragoni il tour nipponico è l’occasione giusta per consolidare il gruppo del Sei Nazioni, in attesa che la federazione definisca finalmente chi sarà il prossimo allenatore della nazionale. Una delle necessità principali è quella di definire l’erede della prestigiosa maglia numero 10, contesa da Sam Costelow e Dan Edwards.
Il Galles sembra avere tutti i mezzi per centrare il successo contro una squadra come quella giapponese che è reduce da aver subito 50 punti dai Maori All Blacks. Tuttavia nessun’altra squadra come quella nipponica è in grado di cambiare pelle a seconda del palcoscenico sul quale si trova e la pressione di un tour nel Sol Levante non è mai stata così alta per la squadra visitante.
I gallesi temono di incappare in una nuova sconfitta e di poter finire fuori dalle prime 12 posizioni del ranking. Avendo un novembre internazionale decisamente impegnativo, potrebbero non riuscire poi a risalire la china in tempo per la fine del 2025, quando verranno sorteggiato i gironi della Rugby World Cup 2027. Se fosse fuori dalle prime 12 del ranking, il Galles finirebbe in terza fascia di sorteggio, trovandosi quindi in un girone piuttosto ostico.
Nuova Zelanda-Francia: dalle polemiche ai fatti
La serie che ha generato più polemiche è quella tra Nuova Zelanda e Francia. Agli All Blacks non va giù il fatto che i transalpini possano non presentarsi con una formazione al meglio (con ripercussioni sugli interessi economici della serie), i francesi vogliono tutelare nel breve, medio e lungo termine le proprie stelle (almeno quelle che non sono già fuori per infortunio come Dupont, Ntamack, Bielle-Biarrey e Mauvaka).
Tra poco, però, le parole lasceranno il posto ai fatti, e si potranno misurare le armi a disposizione di queste due squadre. Gli All Blacks potrebbero avere un approccio leggermente più sperimentale alle loro prime partite della stagione internazionale, riscuotendo benefici da potersi poi giocare in autunno. Rimangono comunque i favoriti, ma tutta la pressione è sulle loro spalle: immaginate perdere anche solo uno dei tre test casalinghi dopo che fior fiore di addetti ai lavori ed ex giocatori hanno definito il tour della Francia una farsa.
Per gli All Blacks sarà interessante vedere se alcuni comprimari delle ultime campagne, reduci da un’ottima stagione di Super Rugby, sapranno salire di colpi e diventare protagonisti. Per fare dei nomi: Tupou Vaa’i è sembrato nella forma della vita con i Chiefs, Cortez Ratima è cresciuto molto, Billy Proctor e Quinn Tupaea pure.
Nella formazione francese attenzione alla coppia di Pau formata da Emilien Gailleton e Theo Attissogbe: sono già due giocatori affermati a cui manca solo l’ultima, definitiva consacrazione sul palcoscenico più importante. Da osservare anche il ritorno in nazionale di Cameron Woki, talento perduto, e la sfida per la maglia numero 9 tra due giovanotti terribili come Nolann Le Garrec e Baptiste Jauneau.
Lorenzo Calamai
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.