Il tecnico dei ducali: “Il mantra di quest’anno è stato: mai più ultimi”
Massimo Brunello, Zebre Parma: “Il premio va diviso con tutto lo staff, è una cosa che ci soddisfa e che ci dà tanto entusiasmo”
L’head coach delle Zebre Parma, Massimo Brunello, è stato eletto miglior allenatore dello URC 2024/2025, un premio mai vinto da un tecnico italiano che però l’ex giocatore del Rovigo vuole condividere: “Se devo fare una dedica questo premio va a tutto il movimento italiano, a tutti gli allenatori italiani”.
“Il premio va diviso con tutto lo staff con cui ho lavorato quest’anno, è una cosa che ci soddisfa che ci dà tanto entusiasmo” ha aggiunto Brunello.
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Massimo Brunello, Zebre Parma: “Il premio che abbiamo vinto dimostra che in Italia ci sappiamo fare”
“In Italia non siamo così male. Il premio che abbiamo vinto dimostra che in Italia ci sappiamo fare in un livello così alto come l’URC. Gli allenatori bravi ci sono, bisogna dargli fiducia come è stato fatto con me, altri allenatori possono fare bene come dimostrando per esempio Roberto Santamaria con la U20. Dobbiamo avere più autostima e metter le persone al momento giusto nei giusti ruoli” ha dichiarato l’allenatore dei ducali.
“Sono arrivato con la squadra fatta e uno staff da ricreare, ho voluto a tutti i costi Mattia Dolcetto tenendo David Sisi, Emiliano Bergamaschi e Aldo Birchall. La squadra era stata ridimensionata ma il mio credo era ed è che una franchigia come le Zebre doveva puntare giovani e su chi aveva dimostrato di avere potenzialità. Vedi per esempio Giulio Bertaccini, Francesco Ruffolo e Samuele Locatelli. Sono giocatori che spingevano in Serie A Elite e bisognava dargli un’opportunità. Anche quest’anno lavoreremo sul quel binario, su quelli che hanno dimostrato potenzialità come nella nazionale U20”.
Per la prossima stagione invece Massimo Brunello vuole alzare l’asticella: “Mai più ultimi, questo è stato il mantra di quest’anno. Tutti vogliono fare meglio di quest’anno, è un fatto di stimoli e motivazioni”.
Infine, a proposito dei giocatori proveniente dalla Serie A Elite: “I giocatori che provengono dalla Elite magari ci mettono un pò ad assorbire i carichi di allenamento ma nel gioco questa differenza non si vede. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da Locatelli e Bertaccini, dobbiamo essere più fiduciosi in questi ragazzi. Ho sempre detto che un punto fondamentale è la preparazione fisica, Francesco Della Ceca è uno dei migliori preparatori che conosco, ha fatto un grande lavoro. Se questi giocatori assorbono bene il carico di lavoro nei primi mesi possono darci grandi soddisfazioni” ha concluso Massimo Brunello.
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