Il Bath Rugby sovrasta il Lione e conquista la Challenge Cup

Al Principality Stadium c’è storia fino al 50′, poi è la superiorità fisica della squadra inglese a fare decisamente la differenza

Il Bath Rugby sovrasta il Lione e conquista la Challenge Cup  (Ph. by Adrian DENNIS / AFP)

Dopo cinque anni la Challenge Cup torna in Inghilterra grazie al Bath Rugby che, al Principality Stadium di Cardiff, batte in finale il Lione per 37-12. Per il club del Somerset si tratta di un risultato di peso: era dal 2008 che non vincevano una coppa europea, sempre una Challenge Cup al tempo ottenuta superando il Worcester.

È il club francese ad aprire le danze già al 4′ ma nei minuti successivi la forza degli inglesi viene progressivamente fuori e solo una grave indisciplina impedisce loro di decollare. Finché in superiorità numerica il Lione è riuscito ancora a reggere ma dal 50′ in poi la superiorità fisica del Bath è stata netta e non c’è stata più storia: la Challenge Cup 2024/25 è degli uomini allenati da Johann van Graan.

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Bath-Lione, la cronaca della finale di Challenge Cup

Al Principality Stadium di Cardiff è il Lione a partire forte: al 3′ maul potente dei francesi che entra nei 22 avversari e li mette sul piede avanzante, Davit Niniashvili assorbe l’ultimo avversario e offre l’assist per Ethan Dumortier che schiaccia all’altezza della bandierina.

Pochi minuti dopo è il Bath a conquistare una rimessa laterale in zona d’attacco. Gli inglesi non si affidano alla maul e giocano veloce, le loro cariche sono potenti e contenute con difficoltà dalla difesa del Lione, che infatti commette fallo. Invece di ritentare il bersaglio grosso la squadra allenata da Johann van Graan va per il sicuro con Finn Russell, che mette dentro un comodo penalty al 9′ per il 3-5.

Al 15′ da metà campo il centro del Bath Will Butt trova un gran break e viene fermato solo a pochi metri dalla linea. L’azione però porta gli inglesi prepotentemente nei 22 avversari: una prima chance viene sprecata da un passaggio frettoloso di Russell ma il Bath resta lì e, sulla ripartenza, Tom Dunn col supporto dei compagni schiaccia l’ovale di prepotenza. La meta permette agli uomini di coach van Graan di passare per la prima volta in vantaggio, che cresce sul 10-5 con la trasformazione del loro numero 10.

Il Lione commette troppi errori gestuali per rendersi pericoloso, e allora il Bath non ci mette molto a ribaltare il fronte (anche con gran carica di Finn Russell) e marcare la seconda meta con Max Ojomoh. Con anche la trasformazione il punteggio lievita sul 17-5 al 26′.

I francesi devono inventarsi qualcosa e una gran corsa di Davit Niniashvili mette in difficoltà la difesa degli inglesi. Lo ferma Sam Underhill ma rendendosi colpevole di un forte impatto testa con testa che l’arbitro Hollie Davidson punisce con un cartellino giallo al 28′. E poco dopo il Bath si ritrova in 13 per via di un’altra sanzione, questa ai danni di Will Muir per aver impattato con un avversario in aria. Nonostante anche la doppia superiorità numerica il Lione non riesce a marcare e all’intervallo in punteggio resta sul 17-5.

Il gioco riprende e in poco tempo il Bath, ancora in inferiorità numerica di un uomo, rimette in moto anche il punteggio col penalty centrato da Finn Russell. Il Lione deve fare subito qualcosa per non far scappare gli avversari, e trova la giocata giusta. Prima la corsa di Davit Niniashvili, poi la carica dritto per dritto di Josiah Maraku e infine quella di Arno Botha (col supporto di altri avanti) portano alla meta del numero 8 al 45′. Con la trasformazione di Léo Berdeu il distacco si riduce sul 20-12.

Torna però la parità numerica e il Bath non ci mette molto a tornare nei 22 avversari, conquistare il vantaggio e andare poi a schiacciare con le cariche dei propri avanti, finalizzate dal pilone Beno Obano. Sotto per 27-12, al 52′ è tutto da rifare per Lione.

Nei minuti successivi i francesi non riescono a trovare un modo per scardinare il sistema avversario, che si rivela sempre ben più pericoloso. E infatti al 63′ sono ancora gli inglesi a trovare la via della meta grazie a un ottimo break di Tom de Glanville, che poi serve Ben Spencer per una comoda meta in mezzo ai pali (meritata dopo una grande prestazione come numero 9).

Si entra negli ultimi 10 minuti sul punteggio di 34-12, con un Lione che vede sfumare sogni e forze. Il subentrato Martin Page-Relo riesce a portare avanti una delle poche azioni offensive ancora tentate dai francesi ma nella successiva mischia il pacchetto del Bath è devastante e riconquista l’ovale. C’è da segnalare soltanto il calcio di punizione di Russell che muove ancora il punteggio a favore degli inglesi, per il 37-12 definitivo.

Challenge Cup: formazioni e tabellino della finale Bath-Lione

Bath: 15 Tom de Glanville, 14 Joe Cokanasiga, 13 Max Ojomoh, 12 Will Butt, 11 Will Muir, 10 Finn Russell, 9 Ben Spencer (c), 8 Miles Reid, 7 Sam Underhill, 6 Ted Hill, 5 Charlie Ewels, 4 Quinn Roux, 3 Will Stuart, 2 Tom Dunn, 1 Beno Obano.
A disposizione: 16 Niall Annett, 17 Francois van Wyk, 18 Thomas du Toit, 19 Ross Molony, 20 Guy Pepper, 21 Tom Carr-Smith, 22 Ciaran Donoghue, 23 Alfie Barbeary.

Marcatori Bath
Mete: Dunn 20′, Ojomoh 25′, Obano 51′, Spencer 63′
Trasformazioni: Russell 21′, 26′, 52′, 64′
Punizioni: Russell 9′, 42′, 72′

Lione: 15 Davit Niniashvili, 14 Vincent Rattez, 13 Josiah Maraku, 12 Theo Millet, 11 Ethan Dumortier, 10 Léo Berdeu, 9 Baptiste Couilloud, 8 Arno Botha, 7 Beka Saginadze, 6 Dylan Cretin, 5 Mickael Guillard, 4 Theo William, 3 Jermaine Ainsley, 2 Camille Chat, 1 Jérôme Rey.
A disposizione: 16 Guillaume Marchand, 17 Hamza Kaabeche, 18 Irakli Aptsiauri, 19 Félix Lambey, 20 Liam Allen, 21 Maxime Gouzou, 22 Martin Page-Relo, 23 Martin Meliande.

Marcatori Lione
Mete: Dumortier 4′, Botha 45′
Trasformazioni: Berdeu 46′
Punizioni:

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