La capolista della Premiership soffre tantissimo in terra scozzese e ha la meglio soltanto nel finale: Russell e compagni volano a Cardiff

Challenge Cup: Edimburgo sfiora il colpaccio, ma in finale ci va Bath (Photo by Simon King / ProSportsImages / DPPI via AFP)
Sulla carta doveva essere una sfida scontata, considerando che Bath è capolista della Premiership ed Edimburgo è 10° in URC: invece, in terra scozzese Russell e compagni hanno avuto un pomeriggio tutto meno che facile. Alla fine, Bath ha conquistato l’accesso alla finale di Challenge Cup battendo Edimburgo 39-24, ma il punteggio non dice tutto, considerando che gli scozzesi sono stati a -3 fino a 5 minuti dalla fine e sono stati in vantaggio per buona parte del match. Edimburgo ha giocato una grande partita, è andata vicina a ribaltare il pronostico ma nel finale ha finito la benzina. Dall’altra parte ha fatto la differenza la strepitosa prestazione di Underhill, mentre Russell è partito male ma è venuto fuori alla distanza, gestendo benissimo il finale. Alla finale di Cardiff, il 23 maggio, ci andrà Bath.
La cronaca di Edimburgo-Bath
Edimburgo parte meglio ma non concretizza: prima sfiora una meta clamorosa con Price e poi Thompson colpisce il palo su un piazzato tutto sommato facile. Bath, invece, non perdona e al 9′ colpisce alla prima occasione con Underhill, che schiaccia dopo un bel no-look di Spencer. Russell trasforma, poi però ne combina una delle sue: si fa intercettare un passaggio telefonato da Currie, poi Muir interviene irregolarmente impedendo il riciclo al giocatore di Edimburgo e viene ammonito.
Al 19′ Edimburgo prende di sorpresa Bath giocando una rimessa laterale velocemente e Goosen serve Mosese Tuipulotu per la meta del pareggio, con Thompson che trasforma e si fa perdonare l’errore precedente. Nonostante l’inferiorità numerica Bath però assorbe il colpo e continua ad insistere, ma sbatte contro una fortissima difesa scozzese, anche dopo aver recuperato Muir.
Alla fine, però, al 31′ arriva la meta degli inglesi, che vanno oltre col drive e marcano con Tom Dunn. Dall’altra parte Thompson accorcia dalla piazzola per il 10-12 con cui si chiude il primo tempo, anche perché Muir salva provvidenzialmente su un’imbucata di Graham nel finale.
Nella ripresa parte meglio Edimbugo, che al 43′ trova un grande avanzamento con il drive, poi Thompson allarga su Goosen che cerca Graham al largo. Il passaggio però è intercettato da un chiaro avanti volontario di De Glanville, ultimo uomo a protezione dell’area di meta. La decisione di Amashukeli è inevitabile: giallo e meta di punizione, 17-12 Edimburgo.
Nonostante l’inferiorità numerica Bath torna subito in attacco, guadagna due calci di punizione di fila e dopo un lunghissimo assalto – fatto di cariche su cariche – riesce ad andare oltre con Beno Obano, tenuto però alto da Price. Dopo un lungo check con il TMO Amashukeli cambia la decisione presa sul campo e non assegna la meta. Gli inglesi continuano a spingere e ritrovano la parità numerica a causa del giallo di Skinner, che paga per tutti dopo l’ennesimo fallo scozzese nel secondo tempo.
Bath rinuncia ancora una volta ai pali, arriva di nuovo a un passo dalla linea i meta ma viene fermata da uno strepitoso turnover di Darcy Graham. Al terzo tentativo, però, la meta arriva: segna ancora Dunn sugli sviluppi di una maul avanzante. Russell trasforma per il sorpasso: 19-17 per Bath, che coglie il momento favorevole e continua a spingere mentre Edimburgo sembra in debito d’ossigeno. Alla fine è Alfie Barbeary a marcare in bandierina all’ora di gioco, Russell non trasforma, ma al 64′ allunga con un calcio di punizione e porta Bath oltre il break per il 27-17.
Nel momento più difficile però Edimburgo ritorna sotto: break strepitoso di Thompson che sorprende la difesa inglese passando in mezzo a due, sostegno perfetto di Price che arriva fino in fondo: Thompson trasforma per il -3.
Il finale è tanto combattuto quanto confusionario, con Edimburgo che prova a ripartire palla in mano, Bath che in qualche modo risponde – anche grazie a un paio di calci ben assestati di Russell – e al 76′ chiude la partita con la carica in mezzo ai pali di Niall Annett. Nel finale il punteggio diventa anche troppo pesante, con la meta di Pepper dopo una gran giocata di Muir e la beffa della meta annullata ad Harrison per un in avanti. Finisce 39-24 per Bath, che vola in finale di Challenge Cup.
Francesco Palma
Edinburgh Rugby: 15 Wes Goosen, 14 Darcy Graham, 13 Matt Currie, 12 James Lang, 11 Harry Paterson, 10 Ross Thompson, 9 Ali Price, 8 Magnus Bradbury, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie, 5 Grant Gilchrist (Capitano), 4 Sam Skinner, 3 D’arcy Rae, 2 Ewan Ashman, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16 Paddy Harrison, 17 Boan Venter, 18 Javan Sebastian, 19 Marshall Sykes, 20 Ben Muncaster, 21 Charlie Shiel, 22 Ben Healy, 23 Mosese Tuipulotu
Mete: Tuipulotu 19′, meta di punizione 43′, Price 66′
Trasformazioni: Thompson 20′, Thompson 66′
Calci di punizione: Thompson 38′
Bath Rugby: 15 Tom de Glanville, 14 Joe Cokanasiga, 13 Cameron Redpath, 12 Will Butt, 11 Will Muir, 10 Finn Russell, 9 Ben Spencer (Capitano), 8 Miles Reid, 7 Sam Underhill, 6 Guy Pepper, 5 Charlie Ewels, 4 Quinn Roux, 3 Thomas du Toit, 2 Tom Dunn, 1 Beno Obano
A disposizione: 16 Niall Annett, 17 Francois van Wyk, 18 Will Stuart, 19 Ross Molony, 20 Ted Hill, 21 Louis Schreuder, 22 Ciaran Donoghue, 23 Alfie Barbeary
Mete: Underhill 9′, Dunn (31′, 54′), Barbeary 60′, Annett 76′, Pepper 78′
Trasformazioni: Russell 19′, 55′, 77′
Calci di punizione: Russell 64′
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