Italia Femminile: le Azzurre in visita a Robben Island

La Nazionale ha avuto il piacere anche di incontrare Siya Kolisi

Italia Femminile: le Azzurre in visita a Robben Island

Dopo la vittoria sul Galles nel WXV, le Azzurre hanno goduto di una giornata di riposo sabato 5 ottobre.

Il recupero dopo il match dell’Athlon Stadium di Cape Town è stato un momento speciale ed emozionante. Una delegazione di giocatrici e staff della Nazionale italiana ha fatto visita Robben Island, sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, il carcere che ha ospitato il Premio Nobel per la Pace 1993 e presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999, Nelson Mandela tra il 1964 e il 1982.

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Italia Femminile: le parole di Sofia Stefan sulla visita a Robben Island

“Robben Island ci insegna che, nonostante tutto il male, la volontà degli uomini prevale e alla fine trionfa” ha commentato la terza Azzurra con più caps con l’Italia, 90.

“Prima di venire qui ho letto “Lungo cammino verso la Libertà”: Mandela ha saputo, dopo ventisette anni in cella di cui 18 su questa isola, cambiare punto di vista. Tutti noi possiamo e dobbiamo riflettere su questo. Sono felice che, come atlete e membri dello staff di una nazionale, abbiamo avuto modo di trovare del tempo per aumentare la consapevolezza su questo tema” ha detto Sofia Stefan.

Italia Femminile: le Azzurre hanno incontrato Siya Kolisi

Oltre alla visita a Robben Island, un’altra delegazione azzurra costituita solo da giocatrici ha assistito ad alcune partite del WXV all’Athlone Stadium di Cape Town.

Sugli spalti dell’impianto sudafricano le Azzurre hanno avuto il piacere di incontrare il capitano degli Springboks Siya Kolisi.

Una delle giocatrici che ha conosciuto il giocatore degli Sharks è stata Silvia Turani: “Siya è stata la prima persona che abbiamo incontrato allo stadio. È una persona davvero simpatica: mi ha subito chiesto come stesse andando la mia esperienza con Harlequins. Non mi aspettavo che mi conoscesse!” ha detto il pilone dell’Italia.

“Ho trovato in lui una persona estremamente competente per quello che riguarda la conoscenza del rugby femminile, delle sue problematiche e di come intervenire per risolvere queste ultime. Siya ha quasi due milioni di followers su Instagram, è un’icona mondiale e può aiutare il movimento a crescere. Mi ha detto che al termine della sua carriera da atleta vorrà dedicarsi allo sviluppo del rugby femminile dal punto di vista commerciale e di diffusione” ha dichiarato Silvia Turani.

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