Il piazzato decisivo del match tra Argentina e Springboks è stato sbagliato dall’apertura sudafricana, ma per il coach le ragioni della sconfitta sono altre
In Sudafrica Manie Libbok è suo malgrado l’uomo del momento. Il regista degli Stormers ha sbagliato il calcio della vittoria nel quinto turno del Rugby Championship e gli Springboks hanno dovuto rimandare i festeggiamenti per la vittoria del torneo.
Dopo essere andati in vantaggio per 17-0 nei primi 15 minuti, i campioni del mondo hanno subito quattro mete nell’arco di 20 minuti, ritrovandosi in svantaggio all’intervallo. A una manciata di minuti dal termine sul 29 a 28 per i Pumas, Libbok è stato impreciso e ha consentito ai padroni di casa di sbrogliare la matassa.
Inutile nascondere la rabbia del coach Rassie Erasmus, che a pochi minuti dalla fine della partita di Santiago del Estero ha abbandonato la postazione palesemente contrariato dalla performance dei suoi uomini.
Erasmus è celebre per uno stile comunicativo particolarmente ficcante, ma in questo caso ha preso le difese del suo giocatore, concentrando le perplessità sulla prestazione generale del Sudafrica.
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Sudafrica, Rassie Erasmus: “Ci sono state molte occasioni in cui abbiamo perso la palla”
In conferenza stampa il capo allenatore ha spiegato che le percentuali di Libbok in fase di preparazione sono state ottime.
“Speravo davvero che realizzasse quel calcio, non solo per vincere la partita, ma per lui personalmente,” ha detto Erasmus. “Ha calciato bene per tutta la settimana e ha calciato molto bene nel riscaldamento. Ha piazzato tutto, ma questa è la pressione.”
Poi il focus sul match: “Non credo che la partita avrebbe dovuto concludersi sul filo di lana, affidandosi solo a calci alti. Ci sono state molte occasioni in cui abbiamo perso la palla nelle rimesse laterali, regalando penalità nei loro 22. Non è stata una grande prestazione da parte nostra. Manie riceverà un sacco di critiche, lo sappiamo tutti. Deve trovare un modo per gestirle. Sono sicuro che riceveremo tutti un sacco di critiche per aver sbagliato quel calcio. Ma non saremmo dovuti arrivare all’ultimo calcio per vincere. Avremmo dovuto farlo molto prima.”
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Il peso del cartellino giallo ad Arendse
Quando il trequarti ala del Sudafrica ha lasciato il campo per 10 minuti, i Pumas hanno piazzato un forcing decisivo nell’economia della gara. Nella seconda parte del match però non è arrivata la reazione che Rassie Erasmus si aspettava:
“Purtroppo abbiamo preso un cartellino giallo. L’Argentina lo ha sfruttato appieno. Sono usciti molto bene dalla nostra difesa. Hanno segnato due mete mentre Kurt-Lee era fuori. Quindi penso che quella sia stata la svolta. Non ci sono scuse per il secondo tempo. Eravamo in 15 uomini. È stata una partita molto combattuta. Non ci siamo mai visti come i favoriti perché abbiamo lasciato alcuni ragazzi a casa. Volevamo che alcuni giocatori sperimentassero il livello di gioco in Argentina, ma volevamo assolutamente vincere. L’Argentina ha meritato la vittoria, hanno giocato meglio. Ora c’è di nuovo una bella pressione su di noi. Ci sono molte cose che non hanno funzionato oggi”.
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