Il rugby africano rimescola le proprie gerarchie

La Rugby Africa Cup 2024 avrà una finale inedita, interrompendo il dominio della Namibia

La festa dell’Algeria dopo aver vinto la semifinale della Rugby Africa Cup – ph. Algeria Rugby

Piccolo, grande terremoto nel rugby africano.

In Uganda è in corso la Rugby Africa Cup maschile 2024, la competizione che in appena 8 giorni mette di fronte le migliori 8 nazionali del continente, ad eccezione degli Springboks.

Ai nastri di partenza si sono presentate Senegal, Burkina Faso (due squadre in cui militano, rispettivamente, i giocatori dei Lyons Piacenza Khadim Cissé e Nourou Bance), Costa d’Avorio, Uganda, Zimbabwe, Kenya, Algeria e Namibia. Quest’ultima è la squadra che da anni domina il rugby nel continente africano, imbattuta da sei anni nella competizione.

Ebbene, il regno dei Welwitschias è caduto. Con un risultato clamoroso lo Zimbabwe ha battuto la Namibia nella semifinale del torneo, peraltro con un netto 32-10.

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Grazie all’esperta regia del 33enne Ian Prior, mediano di apertura australiano con origini zimbabwesi fino al 2020 ai Western Force, e alle qualità fisiche e atletiche dei propri migliori giocatori, fra cui spicca il flanker degli Sharks Tino Masevere, i Sables sono riusciti ad avere la meglio di una nazionale namibiana che ha patito l’assenza di alcuni dei suoi nomi più importanti per l’evento continentale.

Lo Zimbabwe si giocherà il titolo di campione d’Africa con l’Algeria in una finale totalmente inedita. I magrebini sono infatti riusciti a battere il Kenya per 20-12 in un altro risultato a sorpresa della giornata di semifinali, arrivato grazie al piede di Julien Caminati, 38enne estremo con una dozzina di anni di carriera nelle migliori squadre del rugby francese.

L’Algeria è una delle storie più particolari del rugby africano. Fino al 2015 la federazione mancava dell’affiliazione a World Rugby. Oggi, un piano ambizioso basato sui tanti legami con il professionismo francese consente alla squadra nazionale di offrire un livello senza precedenti.

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Lo testimonia la crescita verticale avuta nel ranking mondiale: in posizione numero 69 all’inizio della Rugby Africa Cup, dopo la vittoria sulla Costa d’Avorio (47esima) ai quarti è salita in 64esima posizione. La vittoria in semifinale sul Kenya la lancia ad un virtuale 58esimo posto e una vittoria in finale potrebbe addirittura portarli entro le prime 50 squadre al mondo.

Di mezzo ci sarà uno Zimbabwe, in questo momento 29esima squadra al mondo, che invece non ha intenzione di fermarsi e sarà certamente la favorita per il match del Nelson Mandela Stadium di Kira, alla periferia di Kampala, domenica 28 luglio.

La Rugby Africa Cup 2025, ovvero l’edizione del prossimo anno, assegnerà un posto alla Rugby World Cup 2027. Sarà l’occasione per verificare se il rimescolamento delle gerarchie in atto quest’anno è destinato a durare.

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