Galles: i dubbi sulle scelte di Warren Gatland

La lista dei convocati diramata in vista dei test estivi ha fatto parlare di sé per alcune inclusioni ed altrettante esclusioni

Alex Mann, uno degli esclusi della lista dei convocati del Galles – ph. Sebastiano Pessina

Lunedì 3 giugno il Galles ha diramato una lista di 36 giocatori convocati in vista dei test match estivi. La squadra allenata da Warren Gatland sfiderà il Sudafrica a Twickenham il 22 giugno, per poi affrontare l’Australia a luglio in due appuntamenti down under.

Le scelte operate dallo staff gallese non sono certamente scontate, a partire dal fatto che siano stati inseriti in lista 5 piloni destri e 3 piloni sinistri e un solo vero mediano di apertura in Sam Costelow, il cui unico sostituto dovrebbe essere il trequarti di Cardiff Ben Thomas, 4 presenze da numero 10 negli ultimi 4 anni.

Molti addetti ai lavori sono rimasti stupiti inoltre dalla convocazione di Cory Hill, seconda linea di 32 anni che milita nella quarta divisione giapponese. Hill era stato inserito in una prima lista allargata di convocati per la Rugby World Cup 2023, ma aveva poi lasciato il gruppo dopo aver accettato l’offerta dei Secon Rugguts.

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Torna per sostenere un reparto che deve affrontare le assenze di Adam Beard, Rhys Davies e Teddy Williams per infortunio, mentre Will Rowlands sarà tenuto a riposo questa estate. Oltre a Rowlands, il Galles ha scelto di tenere a riposo altri giocatori importanti come Josh Adams, Ryan Elias e Alex Mann, tutti protagonisti dello scorso Sei Nazioni.

Se in terza linea si rivede Jac Morgan, capitano della spedizione mondiale assente durante il Torneo, sono tanti gli esclusi, tra cui Taine Basham e James Botham, ma soprattutto Morgan Morris, numero 8 di 26 anni eccezionale per gli Ospreys in questo finale di stagione.

Anche le esclusioni del pilone destro Nicky Smith, anch’egli degli Ospreys, e del centro degli Scarlets Johnny Williams hanno lasciato alcune perplessità, visto lo stato di forma con cui hanno brillato in URC.

In mediana sono stati tagliati fuori Ioan Lloyd e Cai Evans, seconda e terza scelta solamente la scorsa primavera, con il giocatore degli Scarlets in particolare che ha aveva avuto un ruolo preminente in diverse gare dei Dragoni.

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Sulla linea dei trequarti la dipartita di Louis Rees-Zammit e George North e la già citata assenza di Josh Adams hanno indotto Gatland a richiamare in nazionale Liam Williams malgrado il suo trasferimento in Giappone.

“Liam è deluso dai suoi infortuni negli ultimi anni e cercheremo di gestirlo, ma pensiamo possa essere parte della squadra alla prossima World Cup” ha detto Warren Gatland.

“Penso che tutti si rendano conto che stiamo costruendo per il 2027 – ha poi dichiarato il capo allenatore – Ci sono stati momenti durante il Sei Nazioni dove abbiamo giocato un gran bel rugby e messo gli avversari sotto pressione, ma non siamo stati abbastanza precisi.”

“Ora si tratta di giocare per periodi più lunghi, mettere insieme le due parti di una gara e offrire prestazioni di 80 minuti per darci l’opportunità di vincere le partite” ha aggiunto, con chiari echi di parole che in Italia siamo stati a lungo abituati a sentir dire dagli allenatori che si sono succeduti alla guida della nazionale.

“Il nostro focus è sulla gestione della partita, ma vogliamo anche migliorare il dominio delle collisioni in attacco e difesa e creare maggiore profondità e competizione all’interno della squadra.”

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