Mischia devastante, Gloucester demolito: la Challenge Cup è degli Sharks

Dopo i primi 15 minuti di sofferenza i sudafricani prendono in mano la partita e conquistano la Coppa: decisivi i punti al piede di Masuku e le mete di Buthelezi, Fassi e Mapimpi. Gli inglesi reagiscono quando è troppo tardi: finisce 36-22

Mischia devastante, Gloucester demolito: la Challenge Cup è degli Sharks (ph. Afp)

Mischia devastante, Gloucester demolito: la Challenge Cup è degli Sharks (Photo by Glyn KIRK / AFP)

Gli Sharks vincono la Challenge Cup 2023-24, demoliscono Gloucester 36-22 e lo fanno con una partita quasi perfetta, almeno dal 15′ in poi. L’inizio, infatti, era stato tutto di marca inglese, senza che però arrivassero punti nonostante il 15 contro 14 causato dal giallo a Fassi. Quando gli Sharks hanno ripreso in mano la partita, poi, non c’è stato nulla da fare: mischia dominante, Etzebeth decisivo in difesa, inglesi sempre più in affanno e puniti da Buthelezi al 26′. Poi ci pensano i calci del solito Siya Masuku (8 su 9 dalla piazzola per lui) a scavare un solco incolmabile per gli inglesi. Per la prima volta nella storia una squadra sudafricana conquista una delle due coppe europee, la Challenge Cup. Per Gloucester resta il rimpianto di non aver sfruttato a dovere i 15 minuti di dominio iniziale, ma forse alla lunga i sudafricani sarebbero riusciti comunque ad avere la meglio.

Guarda anche: Video: l’incredibile salvataggio di Etzebeth. Ci mette manona e ginocchio ed evita una meta già fatta

Challenge Cup: la cronaca di Gloucester-Sharks

Buona partenza per Gloucester, che fa fatica ad avanzare di fronte alla fisicità sudafricana ma è aiutato dalla consueta indisciplina Sharks. Prima un placcaggio in aria di Fassi e poi un intervento alto di Mapimpi regalano agli inglesi la prima occasione nei 22: Mercer è sicuro nella presa, la maul avanza e viene fatta crollare irregolarmente, con tanto di richiamo da parte di Raynal a capitan Etzebeth. Gloucester ritenta la penaltouche, ma stavolta la difesa degli Sharks è perfetta e il drive inglese viene trascinato fuori.

Gloucester spinge ancora, ritorna nei 22 con una bella imbucata di Englefield e poi dà vita a un lungo multifase con avanti e trequarti che si alternano nelle fasi d’attacco. Gli Sharks commettono un altro fallo, è il quarto in soli 6 minuti, e Raynal tiene fede alla promessa e manda fuori Fassi (autore di 2 dei 4 falli sudafricani) per 10 minuti. L’azione successiva vede Hastings cercare May al largo con un bel calcetto, ma l’ala inglese non controlla. C’era ancora vantaggio, si va in rimessa e sull’azione successiva è Chris Harris a trovare il buco: viene placcato a un metro dalla linea di meta, riesce ad allungarsi per schiacciare ma Etzebeth fa un miracolo e mette la mano prima che lo scozzese possa segnare.

Dopo 10 minuti di inferno ci pensa la mischia a togliere le castagne dal fuoco agli Sharks, alla prima occasione il trio Nché-Mbonambi-Koch demolisce il pacchetto avversario e mette in chiaro le cose, poi ci pensa Masuku a liberare definitivamente la zona rossa sudafricana dopo una serie di scambi al piede. Al 13′, su introduzione di Gloucester, è ancora la mischia degli Sharks a fare la differenza e a conquistare il calcio che vale i primi 3 punti del match con il solito Siya Masuku. Sharks davanti nonostante l’inferiorità numerica, Gloucester scosso dalla doppia mazzata in mischia che perde la verve di inizio partita e chiude 0-3 i 10 minuti in 15 contro 14.

La scossa la dà Santiago Carreras con due prese al volo da manuale. In occasione della seconda, al 20′, arriva un altro fallo degli Sharks, con Etzebeth che non rotola via dopo che l’argentino è andato a terra. Lo stesso Carreras ci prova da lontano ma non trova i punti del pareggio. Al 23′ Gloucester ci riprova nuovamente dalla distanza: stavolta è Englefield a prendersi la responsabilità del piazzato da 59 metri, e il pallone entra per il 3-3. L’equilibrio però dura pochissimo: al 26′ Koch carica per linee dirette e serve da terra l’accorrente Buthelezi, che apre il gas ed entra in modalità bulldozzer: 40 metri di campo, giocatori di Gloucester rimbalzati e meta del 10-3. I giocatori di Gloucester protestano per una presunta ostruzione di Mapimpi nella fase precedente dell’azione, ma per Raynal e il TMO è tutto buono.

Alla mezz’ora gli Sharks vanno per la prima volta oltre il break con un piazzato di Masuku, poi due minuti dopo è il clamoroso 50-22 di Kock – professione pilone destro – a riportare i sudafricani in attacco. Gloucester si salva grazie alla rimessa laterale, ma continua a soffrire in mischia, al punto da prendere il 4° calcio di punizione in 35 minuti con tanto di richiamo dell’arbitro. Masuku va per i pali e firma il 16-3. Nel finale di frazione Gloucester prova ancora a spingere: Carreras prova ad attaccare lo spazio al limite dei 22, ma si isola e finisce nella morsa di Tshituka, che conquista il turnover.

Nella ripresa Gloucester tenta il tutto per tutto: Skivington cambia tallonatore e pilone destro inserendo Socino e Gotovtsev, gli inglesi sembrano poterci provare ma nel momento migliore arriva l’intercetto di Grant Williams su un passaggio senza guardare di Mercer che rovina i piani e riporta gli Sharks in attacco. Fassi ne salta due con una finta, Gloucester commette un altro fallo e stavolta i sudafricani vanno per il bersaglio grosso: la maul viene però arrestata, e dopo una serie di cariche arriva il turnover di Socino che salva la situazione. Sulla mischia successiva, però, arriva l’ennesimo calcio di punizione per gli Sharks, e stavolta Masuku su prende i 3 punti. Il mediano sudafricano si ripete al 53′ per il 22-3.

Al 54′ gli Sharks chiudono la questione: altra giocata strepitosa di Etzebeth che con un gancio-cielo libera Mapimpi sul lato sinistro. L’ala sudafricana arriva corta di poco ma ormai Gloucester non ha più le forze per riposizionarsi. Williams e Masuku giocano verso il centro del campo per Fassi che apre il gas e vola in mezzo ai pali. Al 57′ c’è spazio anche per Stephen Varney al posto di Englefield, Gloucester ha una reazione d’orgoglio e segna con una bella maul avanzante finalizzata da Tuisue.

Nemmeno il tempo di tornare a crederci e gli Sharks danno il colpo di grazia a Gloucester. Ancora una giocata di uno strepitoso Siya Masuku, che con uno splendido calcio-passaggio serve Mapimpi a sinistra: davanti c’è un’autostrada e arriva la meta. Sharks avanti 36-10, e il punteggio potrebbe anche aumentare ma pochi minuti dopo arriva il primo errore dalla piazzola di un Masuku perfetto fino a quel momento. Dall’altra parte viene annullata una meta a Varney: calcetto di Hastings verso May, che calcia al volo l’ovale senza controllarlo e lancia la corsa del mediano azzurro, bravo a battere in velocità Hooker, ma il TMO rileva che era partito davanti ai compagni al momento dell’azione. La meta della bandiera arriva comunque al 75′ con Santiago Socino, dopo una bella azione ispirata da Carreras. A tempo scaduto arriva anche la meta di Clarke a rendere meno amaro il punteggio. Finisce 36-22 per gli Sharks, che conquistano meritatamente la Challenge Cup.

Francesco Palma

Challenge Cup: il tabellino di Gloucester-Sharks

Gloucester: 15 Santi Carreras, 14 Jonny May, 13 Chris Harris, 12 Seb Atkinson, 11 Ollie Thorley, 10 Adam Hastings, 9 Caolan Englefield, 8 Zach Mercer, 7 Lewis Ludlow (c), 6 Ruan Ackermann, 5 Arthur Clark, 4 Freddie Clarke, 3 Fraser Balmain, 2 Seb Blake, 1 Jamal Ford-Robinson

A disposizione: 16 Santi Socino, 17 Mayco Vivas, 18 Kirill Gotovtsev, 19 Albert Tuisue, 20 Jack Clement, 21 Stephen Varney, 22 Max Llewellyn, 23 Josh Hathaway

Mete: Tuisue 58′, Socino 75′, Clarke 79′
Trasformazioni: Hastings 59′, 76′
Calci di punizione: Englefield 23′

Sharks: 15 Aphelele Fassi, 14 Werner Kok, 13 Ethan Hooker, 12 Francois Venter, 11 Makazole Mapimpi, 10 Siya Masuku, 9 Grant Williams, 8 Phepsi Buthelezi, 7 Vincent Tshituka, 6 James Venter, 5 Gerbrandt Grobler, 4 Eben Etzebeth (c), 3 Vincent Koch, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche

A disposizione: 16 Fez Mbatha, 17 Ntuthuko Mchunu, 18 Hanro Jacobs, 19 Lappies Labuschagne, 20 Dylan Richardson, 21 Cameron Wright, 22 Curwin Bosch, 23 Eduan Keyter

Mete: Buthelezi 26′, Fassi 56′, Mapimpi 61′
Trasformazioni: Masuku 27′, 56′, 62′
Calci di punizione: Masuku 15′, 31′, 36′, 50′, 53′

Cartellini: giallo per Fassi al 6′

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