Siya Kolisi ha le idee chiare sul suo futuro dopo il ritiro dal rugby

Il capitano degli Springboks ha svelato cosa farà dopo aver smesso di giocare

Siya Kolisi ha le idee chiare sul suo futuro dopo il ritiro dal rugby (Photo by Adrian DENNIS / AFP)

Siya Kolisi ha parlato del suo futuro dopo il ritiro dal rugby giocato. Il capitano degli Springboks, 83 caps con la maglia del Sudafrica, ha le idee chiare su cosa farà da grande quando chiuderà la sua splendida carriera.

Il 32enne flanker del Racing 92 sta già guardando avanti e ha seguito il consiglio di una ex stella del calcio, David Beckam, capitano del Manchester United,  il quale gli ha consigliato di pianificare la sua vita dopo lo sport almeno otto anni prima del suo ritiro.

“Ho firmato per tre stagioni con il Racing, quindi vedremo come andrà. Voglio ancora giocare per altri cinque anni se il corpo me lo consente”, ha detto Siya Kolisi nel podcast “Behind the Ruck” con gli ex Springboks Juan de Jongh e Rudy Paige. “Poi tornerò a casa e voglio lavorare per la fondazione, questa è la cosa più importante.
La fondazione è mia e di mia moglie Rachel. Abbiamo iniziato dopo i Mondiali del 2019 e durante il Covid abbiamo iniziato con donazioni di cibo, acquistato disinfettanti, guanti e altro materiale in modo da aiutare le persone” ha proseguito il terza linea sudafricano.

Leggi anche: I cinque giocatori di rugby più pagati del mondo

Le motivazioni di Siya Kolisi e degli Springboks

Il capitano del Sudafrica campione del mondo ha anche parlato delle sue origini difficile nelle Township, in cui ha vissuto in mezzo a mille difficoltà che lo hanno aiutato ad avere il successo nello sport e a essere resiliente. “Io sono cresciuto in un posto dove i miei zii, mio ​​padre, mio ​​nonno, si svegliavano alle quattro del mattino, si fermavano sul ciglio dell’autostrada ad aspettare qualcuno che li raccogliesse per offrirgli qualsiasi tipo di lavoro” ha dichiarato Siya Kolisi.

“Il duro lavoro e la resilienza, tutto viene da lì, e anche il non lamentarsi quando non hai cose e l’usare ciò che hai intorno a te. Ecco chi siamo come sudafricani, perché quando arrivano i momenti di pressione è facile, è un gioco” ha proseguito il giocatore del Racing che ha chiuso la sua intervista con un pensiero motivazionale per tutti quelli che coltivano un sogno: “Io provengo da quel tipo di contesto, pensavo solo a sopravvivere, a superare la giornata e a procurarmi un pasto per quel giorno. Ora le persone possono guardarci e possono iniziare a sognare di vincere una Coppa del Mondo dicendo loro ce l’hanno fatta

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

European OnRugby Ranking: Leinster sul tetto d’Europa. La classifica finale

Sul podio i campioni d'inghilterra di Bath e quelli di Francia di Tolosa

item-thumbnail

Una settimana di rugby: tanta Italia tra risultati, Mondiale U20 e infortuni. Tutte le notizie più importanti

Il riassunto di tutto quello che è successo dal 23 al 29 giugno

30 Giugno 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

“Parisse un maestro, Menoncello il mio fratellino”: il “Team of my life” di Nacho Brex

Il centro azzurro ha partecipato all'iniziativa di Planet Rugby spiegando la sua formazione ideale tra compagni, avversari e idoli

20 Giugno 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

European OnRugby Ranking: la classifica dopo le finali di URC e Premiership

Leinster e Bath alla guida della graduatoria dopo la vittoria dei rispettivi campionati