Svettano Menoncello e Nicotera, da rivedere la mediana. Tra i verdi fuori categoria Doris e Henderson
L’Italia cede 33-17 a Dublino contro l’Irlanda, nel suo secondo test delle Summer Nations Series. Un primo tempo difficile, chiuso sotto 21-3, e una bella reazione nella ripresa. Ancora una volta, come successo anche al Sei Nazioni, l’Italia “vince” il secondo tempo ma paga una prima frazione non all’altezza. Ecco i nostri voti.
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Le pagelle dell’Italia
Tommaso Allan 6.5 – Il migliore degli Azzurri contro il bombardamento aereo irlandese. Bene anche quando si propone in attacco e altra giornata da 100% al piede. Non perfetto, ma comunque efficace sotto pressione, il passaggio per la meta di Pani.
Paolo Odogwu 5.5 – Molto impegnato in difesa, non ha occasioni per farsi vedere davanti. Il suo errore in ricezione dà il via all’azione della prima meta irlandese, poi la sua partita finisce dopo 22 minuti.
Juan Ignacio Brex 6.5 – Un paio di placcaggi “tagliola”, specialità della casa, e l’ennesima buona prova difensiva. In attacco gli manca un po’ di rapidità, ma sta migliorando molto nel passaggio.
Tommaso Menoncello 7 – Riprende per i capelli O’Brien che già pregustava la meta al 20′, in attacco è la solita spina nel fianco per la difesa avversaria e la meta in cui si porta dietro Earls per 5 metri è la ciliegina sulla torta. Esce in lacrime per un infortunio che si spera meno grave di quanto sia sembrato in diretta.
Montanna Ioane 5 – Grande assente della serata. E quando manca lui, purtroppo l’Italia scala indietro di una marcia.
Paolo Garbisi 5 – Forse ancora imballato dalla preparazione, sembra ancora lontano dalla forma migliore. Poco efficace nella battaglia tattica al piede, dove il triangolo allargato irlandese primeggia, e non sempre lucido nelle scelte di gioco. Si riscatta parzialmente guidando la manovra nelle mete azzurre.
Stephen Varney 5 – Parte malissimo, dà segnali di ripresa quando è impegnato nella distribuzione in mezzo al campo, ma si addormenta di nuovo in occasione della terza meta. Esce per un problema alla spalla.
Lorenzo Cannone 6 – Sicuramente meglio rispetto alla prova di Edimburgo, considerando che è diventato titolare un’ora prima del match. Miglior placcatore degli Azzurri, col crescere della condizione si vedrà di più anche in attacco. Va risolto il problema della disciplina, perché nel primo tempo concede due falli evitabili che mandano l’Irlanda nei 22 azzurri, e contro questi alieni ogni calcio di punizione può trasformarsi in punti.
Manuel Zuliani 6.5 – Maltratta un po’ di irlandesi nel primo tempo con la solita aggressività, poi esce dolorante per un controllo concussion, sperando non sia nulla di grave.
Sebastian Negri 5.5 – Non la sua miglior prova, ma è quello che batte più difensori (3) a contatto. Nel secondo tempo perde il pallone dopo la rimessa – vinta – che poteva portare gli Azzurri in attacco con la partita riaperta.
Federico Ruzza 6 – Non gioca un match scintillante, forse avrebbe bisogno di riposare. Però la touche rubata a inizio secondo tempo sui propri 5 metri, con l’Irlanda che pensava di essere già in meta, è tanta roba.
Dino Lamb 6 – Tanto lavoro sporco, soprattutto in difesa. Per le sue caratteristiche può dare molto di più in campo aperto, ma alla prima uscita assoluta con l’Italia era difficile pretendere di più.
Marco Riccioni s.v. – Prima mischia, primo calcio di punizione guadagnato. Sembra l’inizio di una grande serata, però il ginocchio lo tradisce e deve uscire dopo 10 minuti.
Giacomo Nicotera 7 – Tra i migliori nel traballante primo tempo degli Azzurri, gioca un’ora di altissima intensità. Suo il turnover che porta al primo vantaggio italiano, è tra i pochi a mettere a segno dei placcaggi avanzanti contro un’Irlanda furiosa. Ad oggi, è uno di quei giocatori di cui l’Italia non può fare a meno.
Danilo Fischetti 5.5 – In una partita così difficile nel breakdown il suo apporto è stato importante per non affondare. Bene anche in mischia, ma il giallo – frutto anche di un’Italia mal posizionata sulla punizione battuta veloce da Casey (che forse non era sul punto) ma evitabile – costa 10 minuti in 14 e 2 mete.
Dalla panchina:
Luca Bigi 6 – Buona prestazione da parte sua in un finale in crescendo da parte degli Azzurri. In vista del taglio di un tallonatore, pare difficile rinunciare alla sua esperienza.
Paolo Buonfiglio 6 – Esordio a freddo con tanto di mischia nel primo tempo, poi un buon finale di partita. Supera il battesimo del fuoco contro l’esperta prima linea irlandese.
Simone Ferrari 6.5 – 70 minuti a Dublino sono tanti, soprattutto da subentrato. Fatica un po’ – fisiologicamente – dopo il cambio della prima linea irlandese, ma trova subito la quadra e regge fino alla fine.
Niccolò Cannone 6 – Tra i migliori nel lavoro di disturbo che permette agli Azzurri di arginare la maul irlandese nella ripresa. Piazza anche lui dei placcaggi importanti.
Michele Lamaro 6.5 – Entra, placca anche l’aria, scava nei raggruppamenti e guida la reazione contro un’Irlanda che puntava a chiudere la partita il prima possibile e invece ha dovuto giocarla fino all’80’.
Giovanni Pettinelli s.v. – Entra a 7 minuti dalla fine
Alessandro Fusco 6.5 – Dalla panchina è una garanzia di freschezza e cambio di ritmo. Con lui in campo, l’Italia cambia marcia e si rende finalmente pericolosa. Deve acquisire ancora costanza di rendimento, perché sbaglia ancora qualche passaggio di troppo.
Lorenzo Pani 7 – Dopo la buona prestazione di Edimburgo, doveva essere la prova del nove per dimostrare di poter stare a questo livello. La conferma è arrivata: lascia sul posto Stockdale in occasione della meta, si propone con i tempi giusti e acquisisce sicurezza col passare dei minuti.
Le pagelle dell’Irlanda
Jimmy O’Brien 7
Keith Earls 5
Robbie Henshaw 6
Stuart McCloskey 7
Jacob Stockdale 5.5
Jack Crowley 6.5
Craig Casey 7
Jack Conan 7
Caelan Doris 8
Ryan Baird 6.5
Joe McCarthy 6.5
Iain Henderson 7.5
Tom O’Toole 6
Rob Herring 7
David Kilcoyne 6
Tom Stewart 6
Cian Healy 6.5
Tadhg Furlong 5.5
Tadhg Beirne 6.5
Cian Prendergast 7
Caolin Blade 5.5
Ciaran Frawley 5.5
Calvin Nash 7
Francesco Palma
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