Ninete RWC e nemmeno Japan League One per il seconda linea gallese
Il Giappone è una delle mete più gettonate del rugby contemporaneo. Molti giocatori gallesi di qualità come Liam Williams e probabilmente Gareth Anscombe si sono trasferiti o si trasferiranno nella terra del Sol Levante.
A stuzzicare l’attenzione è soprattutto la solidità economica delle squadre nipponiche, capaci di offrire regolarmente contratti piuttosto danarosi.
In Europa ha tenuto banco per molto tempo la crisi finanziaria della federazione gallese. Un problema che è ben lungi dall’essere risolto e che genera situazioni complesse nei confronti dei giocatori più rappresentativi.
Tra di loro, fa riflettere il caso di Cory Hill, seconda linea trentunenne con 32 caps all’attivo. L’ex atleta di Cardiff e Dragons è sbarcato in Giappone nel 2021 e a breve ci farà ritorno per giocare in quarta divisione.
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Cory Hill, dal palcoscenico mondiale alla quarta serie giapponese
Fin qui niente di strano. Nella fase discendente della carriera molti professionisti abbassano il livello delle loro ambizioni e si trasferiscono in club minori. Sarebbe dunque normale, se non fosse che Hill era nella lista dei convocati di Warren Gatland per preparare la Coppa del Mondo in Francia.
La sua esperienza era stata ritenuta utilissima per conferire profondità ad un ruolo che in Galles fatica a ritrovare nuovi prospetti. Invece il 9 giugno è arrivata la notizia del suo abbandono del ritiro per perseguire obiettivi personali.
Il giocatore infatti ha preferito l’offerta dei Secom Rugguts, squadra sponsorizzata da una compagnia di vigilanza privata che milita in quarta serie giapponese.
“Sono devastato nel lasciare la squadra, ma si è creata un’opportunità e devo coglierla per la mia famiglia”, ha detto Hill.
Una decisione che la dice lunga sulle ristrettezze economiche del rugby gallese, sempre meno attrattivo per i talenti di casa, costretti dal mercato a guardarsi intorno, anche ad un livello piuttosto lontano dagli standard abituali di un giocatore internazionale.
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