Steve Borthwick vuole le mani libere: “Voglio poter avere la miglior Inghilterra possibile”

Anche se questo significasse convocare giocatori che non militano in Premiership

Steve Borthwick, capo allenatore dell’Inghilterra – ph. Sebastiano Pessina

Steve Borthwick prova a forzare la mano della federazione, chiedendo di poter convocare con l’Inghilterra anche i giocatori che non militano nel paese.

Lo ha detto l’attuale capo allenatore del XV della Rosa parlando ai media durante l’attuale Sei Nazioni, tema dal quale si è provvisoriamente e parzialmente discostato. Contro l’Italia e contro il Galles, ha inserito in formazione, ad esempio, Jack Willis, giocatore ex Wasps attualmente in Francia con il Tolosa.

Willis può giocare in nazionale grazie ad una speciale dispensa della federazione dovuta alle cause straordinarie che hanno forzato la sua emigrazione, ovvero il fallimento del suo precedente club. Al termine del contratto a fine stagione, però, tale dispensa scadrà: se Willis vuole continuare a giocare in nazionale, sarà costretto a scegliere se tornare in patria e accettare uno stipendio sensibilmente inferiore per gli anni migliori della sua carriera o abbandonare il rugby internazionale per massimizzare i profitti finché possibile.

Leggi anche: Galles: chi può tornare in Nazionale con la regola dei 25 caps? Chi può lasciare le franchigie?

Un bivio, questo, di fronte al quale potrebbero trovarsi di fronte tanti giocatori inglesi, tentati dalle sirene francesi, dove i club hanno in questo momento storico un potere economico sensibilmente superiore a quello di una Premiership funestata dai problemi di natura finanziaria.

Borthwick vuole salvare capra e cavoli: “Siamo di fronte a circostanze estreme. Dal mio punto di vista voglio poter selezionare i migliori giocatori possibili dal più ampio numero di profili possibile.”

Un dilemma simile a quello a cui si è trovato di fronte il movimento gallese, che ha annunciato la prossima riduzione del limite di caps per essere convocati nonostante una militanza in squadre estere. Si passerà da 60 a 25 presenze.

“Siamo estremamente concentrati su quello che dobbiamo fare adesso, nel mezzo di questo Sei Nazioni, ma sappiamo che ci sono problemi nel mondo del rugby, in questo momento – ha detto ancora Borthwick – Io e tutti i giocatori simpatizziamo totalmente con la causa sostenuta dai giocatori gallesi. Nessuno dovrebbe passare un periodo con un tale livello di incertezza come quello che stanno vivendo.”

“Tenendo questo a mente, penso che questa partita sia proprio quello di cui c’è bisogno. Vogliamo queste partite piene di passione ed entusiasmo che ci permettono di concentrarci sul rugby. Tuttavia, tutti sanno che in questa parte del mondo stiamo affrontando una situazione difficile, lo abbiamo visto con i due club di Premiership che non hanno potuto giocare in questa stagione. Dobbiamo assicurarci che anche fuori dal campo vengano fatte le cose giuste.”

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