Bortolami: “Al mio Benetton do 6,5. I non eleggibili? Ci saranno delle eccezioni. Minozzi mi ha impressionato”

Il tecnico dei biancoverdi traccia ad OnRugby un primo bilancio della stagione: “Sono esigente e si poteva fare di più, ma stiamo crescendo. Sono molto contento della crescita di Garbisi, e Favretto tornerà presto, punto molto su di lui”

Marco Bortolami ph. s pessina

Marco Bortolami (ph. Sebastiano Pessina)

Specifichiamo che quest’intervista è stata realizzata prima del grave episodio ai danni di Cherif Traorè

A pochi giorni dal giro di boa della stagione 2022-23 del Benetton, con i due derby contro le Zebre il 24 e 31 dicembre, Marco Bortolami ha fatto un primo punto della situazione dopo una prima parte di campionato fatta di alti e bassi, durante la quale il suo Benetton ha colto grandi soddisfazioni alternate a qualche sconfitta di troppo.

Bortolami, un voto a questa prima parte di stagione?

“Darei un 6,5, purtroppo sono molto esigente (ride, ndr). Direi che il bilancio è sicuramente positivo, potevamo fare meglio in alcune fasi ma siamo in un percorso di crescita. Le mie aspettative sono alte, ma sicuramente per ora siamo su una sufficienza piena”.

Con la partita di Bayonne siete venuti a capo del problema trasferte? Avete capito il perché delle difficoltà precedenti?

“Bisogna dire che in alcune trasferte come quelle di Edimburgo e Glasgow avevo dovuto fare un turnover molto netto. Dopo la prima trasferta in Scozia avevamo solo 4 giorni per preparare il match con i Bulls, in più c’erano dei Nazionali che avevano un numero più ristretto di partite che dovevano giocare delle 7 previste prima dei test match. La realtà è che purtroppo non tutti hanno performato alla stessa maniera. Nelle trasferte successive alla pausa nazionali, nonostante la necessità di far riposare molti giocatori, siamo riusciti invece ad essere più competitivi fino alla sfida di Bayonne in cui siamo riusciti a portare a casa un risultato convincente. Questa vittoria è il compimento di un crescendo che c’è stato settimana dopo settimana”.

A proposito di rotazioni, il nuovo limite ai non eleggibili come modificherà le tue scelte? Non c’è il rischio di “spremere” troppo gli italiani?

“Dovremo valutare i minutaggi non di settimana in settimana ma nell’arco di 3-4 partite, per dosare non solo l’impiego degli stranieri ma anche quello dei nazionali italiani, che non possono certo giocare tutte le partite. Questo limite potrebbe portarci a fare delle scelte difficili, ma sono comunque delle regole flessibili, soprattutto nel caso in cui fosse necessario far riposare qualche giocatore della Nazionale. È un’indicazione, ma ci potranno essere delle eccezioni, per una squadra come noi che dà 16-18 giocatori alla Nazionale è molto impattante, e al di là di un fisiologico turnover che cerco sempre di fare ci potranno essere delle eccezioni”.

Ora è il momento della doppia sfida con le Zebre: da un lato si gioca con l’ultima in classifica, dall’altro però un derby è sempre un derby. Farete turnover?

“Saranno due partite difficili proprio perché sono due derby, inoltre le Zebre hanno raccolto molto meno di quello che hanno seminato, e soprattutto in attacco sono molto pericolose e segnano tanto. Hanno concesso forse un po’ troppo dietro, e questo non ha permesso loro di ottenere delle vittorie che in termini offensivi erano alla loro portata. Dovremo affrontarle col massimo della concentrazione. Per quanto riguarda il turnover, noi stiamo cercando di costruire un gruppo sempre competitivo, e ci saranno quindi delle rotazioni orientate alla performance: giocare una doppia sfida con due formazioni diverse può dare una motivazione extra ai giocatori, soprattutto nella seconda partita. Darò l’opportunità a tutti i giocatori che si stanno allenando bene. Non sarà un turnover perché giochiamo contro l’ultima in classifica, ma una rotazione fisiologica e utile a mantenere lo stesso livello in entrambe le partite”.

Come detto, le Zebre hanno fatto fatica soprattutto in difesa, mentre al Benetton in questi mesi è mancata proprio la concretezza in attacco…

“Siamo una squadra che si mette nelle condizioni di segnare, ma poi non sempre riesce a concretizzare. Dobbiamo migliorare soprattutto nelle decisioni da prendere in quel momento, senza forzare troppo le giocate quando non è necessario. Credo che a Bayonne in qualche modo ci siamo riusciti, e avremmo potuto finalizzare ancora meglio. Quello che mi interessa adesso è la consistenza, sfruttare la maggior parte delle opportunità che hai a disposizione. Bisogna massimizzare lo sforzo della squadra”.

Per il secondo derby tornerà disponibile anche Matteo Minozzi dopo la squalifica. Al di là della prima sfortunata apparizione, che impressione ti ha fatto in allenamento?

“Lo vedo molto bene, ha avuto un inserimento in squadra veloce e positivo. È un giocatore estremamente intelligente rugbisticamente e si è inserito nei nostri sistemi molto velocemente, e come lui anche Umaga. È stato sfortunato, ma appena sarà disponibile avrà un’altra opportunità perché se lo sta meritando per il lavoro fatto in allenamento”.

Si è parlato molto di alcuni ruoli chiave dove spesso giocano gli stranieri, ad esempio il mediano di mischia: come vedi la crescita di Garbisi e Albanese?

“Garbisi è stato infortunato fino alla fine di ottobre, ma nelle ultime due settimane è partito titolare e probabilmente sarà così anche sabato. Sta crescendo di settimana in settimana e sono molto contento, seguendo questo percorso avrà molte opportunità di giocare, nonostante un inizio di stagione reso difficile dagli infortuni. Su Albanese c’era un’idea di un percorso più a medio termine, ma vista anche la necessità della Nazionale di avere profondità nel ruolo di 9 stiamo lavorando per accelerare il percorso di crescita, è stato già coinvolto in questo inizio di stagione e nelle prossime settimane avrà altre possibilità di giocare, la posizione del mediano di mischia è molto delicata, e il giocatore deve essere pronto quando scende in campo. È un giocatore talentuoso e intelligente, sono soddisfatto anche di lui”.

A volte ci dimentichiamo che questi ragazzi hanno 20-21 anni, e li critichiamo eccessivamente…

“Ovviamente giocare spesso è utile, ma è ancora più utile giocare quando sei pronto, in modo da poter sostenere la performance che il livello richiede. La chiave è trovare il momento giusto per impiegarli in campo, quando sono pronti. È il caso di Zuliani o Lorenzo Cannone, che già nella seconda parte della scorsa stagione sono stati impiegati con continuità e quest’anno hanno meritato ulteriore minutaggio. Molto spesso si pensa che la prestazione venga magicamente dal cielo, invece fa parte di un percorso di crescita”.

C’è un giocatore del Benetton degli anni passati che ti piacerebbe avere quest’anno?

Sicuramente Eli Snyman, è un giocatore molto completo e utile, e sarebbe stato importante in un reparto come quello del numero 5 dove non abbiamo tantissime alternative. Se dovessi scegliere un giocatore, sceglierei lui”.

A proposito di seconda linea, Favretto doveva rientrare a breve ed è stato anche in lista gara a Connacht, poi cos’è successo?

“Favretto doveva effettivamente giocare nella trasferta di Connacht, ma ha preso un colpo alla testa in allenamento e quindi abbiamo dovuto seguire il protocollo concussion. Ha completato il recupero, si è allenato molto bene in queste settimane e prestissimo avrà la sua occasione: è un giocatore sul quale punto molto e ha tutta la mia stima e fiducia”.

Francesco Palma

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