A Palermo la prima tappa del progetto Rugby e Legalità

FIR e Polizia di Stato affiancati nella promozione del rugby nel capoluogo siciliano

Il progetto Rugby e Legalità di FIR e Polizia di Stato a Palermo – ph. FIR

A Palermo prima tappa del progetto Rugby e Legalità promosso dalla FIR e dalle Fiamme Oro Rugby, parte del gruppo sportivo della Polizia di Strato: circa 140 studenti dell’Istituto Comprensivo Di Vittorio hanno partecipato giovedì 26 maggio, presso i giardini del Foro Umberto I, ad un open day all’insegna della palla ovale, con attività proposte dall’XI Reparto Mobile della Polizia di Stato, con personale formato attraverso corsi ad hoc tenuti dalla FIR, e allenatori federali, in collaborazione con il Comitato Regionale siciliano.

Al centro della manifestazione lo sport e la legalità. Il progetto, facente parte delle attività promosse dalla Commissione FIR per il Rilancio del Sud, farà prossimamente tappa anche in altri 6 capoluoghi di provincia: Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Catania e Cagliari.

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“Le Fiamme Oro sono l’emanazione sportiva della Polizia di Stato e il mandato è quello di rappresentare quella parte importante della costruzione della società. Stiamo uscendo da un periodo difficile e ci siamo resi conto che i giovani, nonostante abbiano una notevole resilienza, hanno bisogno di tornare sui campi e di vivere momenti di aggregazione – ha commentato Massimo Maurotto, Coordinatore del Settore rugby delle Fiamme Oro – Siamo orgogliosi di essere presenti a Palermo, in un luogo particolare come lo Sperone in cui sono presenti notevoli difficoltà sociali e siamo contenti aver portato questo momento di svago, nella speranza che alcuni di questi ragazzi visti oggi continui a praticare il nostro sport.”

“Quella di oggi è la prima tappa che, insieme alla Federazione italiana rugby, ci aiuterà a far tornare il rugby nel Sud del nostro Paese, con lo scopo di farlo conoscere anche lì dove non è mai arrivato, in contesti “difficili” in cui anche le strutture sportive risultano essere particolarmente carenti.”

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