La decisione della Corte Sportiva d’Appello permetterà al mediano di mischia di disputare la finale scudetto
La Corte Sportiva d’Appello ha ridotto a una sola settimana (dal 16 maggio al 22 maggio) la squalifica di Alberto Chillon. Il mediano di mischia del Rovigo era stato squalificato per un mese dopo l’intervento del citing commissioner, che ha ravvisato una scalcata da terra alla terza linea del Valorugby Nicolas Sbrocco.
La squalifica di un mese era arrivata a causa della violazione della regola 9.12 sull’antigioco, secondo la quale “Un giocatore non deve esercitare alcun abuso fisico o verbale nei confronti di nessuno. L’abuso fisico comprende, tra le altre cose, le azioni di mordere, dare pugni, il contatto con gli occhi o con l’area degli occhi, colpire un avversario con qualsiasi parte del braccio (compreso il placcaggio a braccio rigido), spalla, testa o ginocchio/a, pestare con i piedi, calpestare, fare inciampare o dare calci”.
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L’ultima decisione della Corte Sportiva d’Appello, però, ha cambiato le carte in tavola. La squalifica, di una sola settimana, durerà fino al 22 maggio. La precedente sanzione avrebbe impedito a Chillon di giocare la finale del 28 maggio allo stadio Lanfranchi di Parma, tra Petrarca e Rovigo. Adesso, invece, il mediano di mischia potrà essere della partita.
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