Nigel Owens boccia l’idea del cartellino rosso da 20 minuti

Lo storico direttore di gara gallese ha espresso le sue contrarietà sull’introduzione di questa regola

Nigel Owens ha dimenticato i cartellini

Nigel Owens boccia l’idea del cartellino rosso da 20 minuti Ph. Sebastiano Pessina

Nel mondo del rugby sono giorni di grandi di discussioni sul tema relativo alla disciplina e sulle sue sanzioni. A infiammare il dibattito è la regola relativa alle espulsioni, con World Rugby che vorrebbe provare a sperimentare l’idea di introdurre dei cartellini rossi della durata di 20 minuti rimuovendo l’idea “permanente per tutta la partita” che la squadra che subisce un’espulsione rimanga con un giocatore in meno lungo tutto l’arco degli ottanta minuti.

Fra pareri favorevoli e idee contrarie, a parlarne è stato anche l’ex arbitro internazionale Nigel Owens. Il fischietto gallese, probabilmente il direttore di gara più importante della storia recente del gioco, dalle colonne del Telegraph, ha così espresso il suo pensiero.

“La maggior parte delle persone rispetta i limiti di velocità. Ora pensate se da una multa di 100 sterline e 3 punti sulla patente si passasse solo a una multa da 10 o 20 sterline: molte meno persone sarebbero preoccupate di essere “scoperte”. La punizione, quando è più dura, fa pensare le persone due volte e garantisce anche sicurezza sulle strade, proprio come i cartellini rossi lo fanno sui campi da rugby”.

“Non capisco – aggiunge – sentiremo parlare di giocatori “sfortunati” nell’essere stati espulsi: questa non è la soluzione. Se un giocatore è stato “sfortunato” nell’essere espluso, allora non doveva essere espulso”.

“I cartellini rossi dovrebbero essere estratti in corrispondenza di atti di negligenza, impatti con spalle, testa o collo: gioco pericoloso. Può capitare a volte che si verifichino entrare “sfortunate”: in quel caso allora si dovrebbero considerare dei fattori attenuanti, valutando il contatto come accidentale”.

“L’ultima cosa di cui questo sport e lo sport in generale ha bisogno è che un giocatore entri e colpisca con la testa un avversario nei primi minuti di gioco per poi vedersi sostituito da un compagno dopo 20 minuti. In una situazione del genere, la squadra non merita di tornare in 15”.

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