Italia, Garbisi: “Confermare i progressi difensivi visti contro gli All Blacks ed essere protagonisti in attacco contro i Teros”

L’apertura azzurra ha parlato alla vigilia del match contro l’Uruguay

Paolo Garbisi, su momento azzurro e sfida ai Teros

Paolo Garbisi, su momento azzurro e sfida ai Teros ph. Sebastiano Pessina

Tra i grandi protagonisti nell’ultimo anno azzurro, dopo il debutto lo scorso ottobre in Irlanda, superbo contro la Nuova Zelanda e consistente contro l’Argentina – nonostante non sia arrivata la sua miglior performance, anche nella gestione dell’attacco, contro i Pumas -, l’apertura azzurra classe ’00 Paolo Garbisi – passato in estate dal Benetton al Montpellier -, alla vigilia del duello contro l’Uruguay – domani al Lanfranchi di Parma, alle 14 -, ha parlato della sfida ai Teros e del suo momento.

“L’Italia deve confermare i progressi difensivi, mostrati soprattutto contro la Nuova Zelanda, e cercare di essere protagonista anche in attacco, propositiva e con il desiderio di mettere grande pressione sulla loro difesa”; ha esordito Garbisi, ai canali stampa ufficiali di FIR.

“L’ottenimento di un risultato positivo domani sarà fondamentale. E’ una situazione strana, perché non siamo abituati a partire avendo sulle spalle i favori del pronostico, ma dobbiamo abbracciare positivamente questa pressione, consci di quello che sappiamo fare”, ha proseguito, prima di un cenno sui rivali.

“Loro (Uruguay, ndr) sono una squadra fisica, in buona forma, recentemente qualificatisi alla Rugby World Cup, dove li ritroveremo nel nostro girone. Proveranno a metterci in difficoltà, ma dovremo essere bravi ad imporre i nostri punti di forza, ed andare a colpirli sulle loro debolezze”.

Parlando poi del suo percorso personale in azzurro, a un anno (abbondante) dalla prima volta: “Ho avuto la fortuna di esordire un anno fa e giocare con regolarità. Credo di essere un giocatore migliore a 360 gradi, ma ben conscio di aver ancora tante cose da migliorare, da sviluppare quotidianamente nei prossimi mesi, nei prossimi anni, per aiutare me stesso e la squadra, anche in termini di scelte in attacco”, ha concluso il numero 10 del Montpellier.

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