Test Match: Inghilterra-Australia 32-15, i britannici vincono in maniera cinica

A decidere il match sono la meta di Freddie Steward e il piede di Owen Farrell

Autumn Nations Cup Galles-Inghilterra

 (Ph. Sebastiano Pessina)

A Twickehham la partita inizia subito sbloccandosi: un piazzato di O’Connor regala infatti il temporaneo 0-3 agli ospiti. Lo svantaggio non scoraggia minimamente gli inglesi, che due minuti dopo reagiscono andando in meta. Tutta la cerniera dei trequarti si accende, con Farrell e Smith che si prendono la scena confezionando un’azione che premia la corsa di Freddie Steward. L’estremo riceve nell’intervallo giusto, slalomeggia di netto su un avversario e poi mette in moto tutta la potenza delle proprie gambe per andare a realizzare. Farrell converte per il 7-3.

Dopo questo iniziale botta e risposta, il match si sporca. L’indisciplina la fa da padrone. Ne scaturiscono due piazzati a testa per Farrell e O’Connor, entrambi vanno pienamente a referto.

Si arriva alla mezz’ora sul 13-9, ma qui arriva un’episodio che sconvolge la prima frazione di gioco: Tom Wright viene ammonito. L’ala, a giudizio dell’arbitro e del TMO che lo aiuta nella revisione dell’azione, si rende colpevole di un placcaggio con la spalla ai danni di un Jamie George (e della sua area del volto) lanciato a meta.

L’Australia si ritrova quindi in quattordici, in trincea, per il finale di tempo, mentre Farrell mette sul tabellino del match altri tre punti. Si va sul 16-9.

I vicecampioni del mondo sembra possano trovare una fiammata per allungare, ma non è così, anzi. In corrispondenza dell’ultimo minuto, i Wallabies risalgono il campo e approfittando di un paio di penalità a proprio favore trovano, nuovamente con O’Connor, la forza per andare a meno quattro. Finisce così il primo tempo di questo Test Match: Inghilterra-Australia 16-12.

La ripresa si apre subito con una novità: Jamie George è costretto a uscire, al suo posto entra Jamie Blamire. E si va. Gli ospiti, tornati a pieni uomini, accorciano immediatamente a meno uno, sul 16-15, con l’ennesimo piazzato di O’Connor.

Il riavvicinamento avversario fa risvegliare l’Inghilterra che torna ad attaccare. Un paio di fasi sui ventidue australiani, poi la follia di Angus Bell: il pilone oceanico carica Courtney Lawes, che in quel momento è senza palla, facendolo cadere malamente al terreno. L’arbitro vede tutto, compie una revisione e ammonisce il pilone. La squadra allenata da Dave Rennie torna in quattordici e a meno quattro sul 19-15.

In campo torna a regnare la confusione. Le due formazioni vivono lunghissime fasi di gioco rotto, senza però trovare alcun punto. Al cinquantacinquesimo, poi, tegola per gli ospiti: Michael Hooper è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema fisico.

Scocca l’ora di gioco e per la seconda volta nella gara si torna in quindici contro quindici. Il match non decolla. La formazione di Eddie Jones capisce il momento badando più al sodo che all’estetica. Farrell al sessantacinquesimo, due minuti prima dover abbandonare il terreno di gioco per un problema alla gamba, riesce a mettere in mezzo ai pali un altro pallone, che vale il 22-15.

Il solco viene scavato. I padroni di casa mettono piano piano le mani sul match. Marcus Smith, in assenza del suo capitano, viene chiamato a trasformare: la giovane apertura non sbaglia. Si va sul 25-15: dieci punti, massimo vantaggio britannico a sette minuti dalla fine. L’Australia si spegne progressivamente commettendo anche una serie di errori incredibili. Si entra nel rettilineo finale, quello dove gli uomini di Jones legittimando il successo con la meta di Blamire. Il finale di questo Test Match: Inghilterra-Australia 32-15.

Test Match: Inghilterra-Australia, il tabellino del match

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Manu Tuilagi, 13 Henry Slade, 12 Owen Farrell, 11 Johnny May, 10 Marcus Smith, 9 Ben Youngs, 8 Tom Curry, 7 Sam Underhill, 6 Courtney Lawes, 5 Johnny Hill, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Jamie Blamire, 17 Bevan Rodd, 18 Will Stuart, 19 Charlie Ewels, 20 Alex Dombrandt, 21 Sam Simmonds, 22 Raffi Quirke, 23 Max Malins

Marcatori Inghilterra
Mete: Freddie Steward (7′), Jamie Blamire (
Conversioni: Owen Farrell (8′)
Punizioni: Owen Farrell (13′, 18′, 31′, 49′, 65′), Marcus Smith (73′)

Australia: 15 Kurtley Beale, 14 Andrew Kellaway, 13 Len Ikitau, 12 Hunter Paisami, 11 Tom Wright, 10 James O’Connor, 9 Nic White, 8 Rob Valetini, 7 Michael Hooper (c), 6 Rob Leota, 5 Izack Rodda, 4 Rory Arnold, 3 James Slipper, 2 Folau Fainga’a, 1 Angus Bell
A disposizione: 16 Tolu Latu, 17 Tom Robertson, 18 Oliver Hoskins, 19 Will Skelton, 20 Pete Samu, 21 Tate McDermott, 22 Noah Lolesio, 23 Izaia Perese

Marcatori Australia
Mete:
Conversioni:
Punizioni: James O’ Connor (5′, 15′, 21′, 40′, 43)

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