Test match: le formazioni di Australia e Giappone, antipasto d’autunno

Insieme a quello fra Stati Uniti e All Blacks, il test fra Wallabies e Brave Blossoms apre la stagione degli incontri internazionali

giappone rugby world cup 2019

Il Giappone sfida l’Australia nel test match di sabato 23 ottobre – ph. Sebastiano Pessina

Fra i due test match che animeranno il weekend, quello fra Australia e Giappone è molto più interessante di uno Stati Uniti-Nuova Zelanda dove la disparità di livello fra le due formazioni influenzerà lo spettacolo sul terreno di gioco.

Si gioca a Oita, già sede di partite della Rugby World Cup 2019, arbitra il neozelandese Paul Williams ed è per entrambe una sorta di prova generale prima di puntare verso l’Europa, dove affronteranno i test match novembrini: Irlanda, Portogallo e Scozia per i nipponici, Scozia, Inghilterra e Galles per gli australiani.

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Sarà una giornata speciale per Ben Gunter e Jack Cornelsen, terza e seconda linea rispettivamente, che faranno il loro esordio in maglia giapponese contro l’Australia, loro paese di nascita e cittadinanza. Entrambi lo hanno abbandonato per accasarsi ai Panasonic Wild Knights allenati dall’ex head coach dell’Australia Robbie Deans, e sono ora in grado di rappresentare il Giappone sulla base della residenza.

Storia simile per Dylan Riley, trequarti australiano di nascita 24enne che partirà dalla panchina, ma che ha ricevuto nel 2019 la cittadinanza giapponese.

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L’altra novità è la scelta di Rikiya Matsuda come mediano di apertura al posto del solido Yu Tamura, regista principe della squadra. Ventisette anni, 21 caps ma solo 3 partenze da titolare in nazionale, avrà l’opportunità di provare a prendersi la maglia numero 10 dopo aver vinto la Top League giapponese con i Wild Knights, che sono peraltro al squadra di casa a Oita.

L’Australia sperimenta ma non troppo: la formazione titolare ricalca quella protagonista del Rugby Championship, con il solo esperimento del ritorno di Hunter Paisami a fare coppia sui centri con Len Ikitau, per una cerniera estremamente fisica in mezzo al campo che fa da contraltare alla fantasia e all’estro dei nipponici Nakamura e Lafaele.

Giappone: 15 Semisi Masirewa, 14 Lomano Lemeki, 13 Timothy Lafaele, 12 Ryoto Nakamura, 11 Siosaia Fifita, 10 Rikiya Matsuda, 9 Yutaka Nagare, 8 Kazuki Himeno, 7 Pieter Labuschagne (c), 6 Ben Gunter, 5 James Moore, 4 Jack Cornelsen, 3 Koo Ji-won, 2 Atsushi Sakate, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Yusuke Niwai, 17 Craig Millar, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Michael Leitch, 20 Tevita Tatafu, 21 Naoto Saito, 22 Yu Tamura, 23 Dylan Riley

Australia: 15 Reece Hodge, 14 Tom Wright, 13 Len Ikitau, 12 Hunter Paisami, 11 Andrew Kellaway, 10 Quade Cooper, 9 Nic White, 8 Rob Valetini, 7 Michael Hooper (c), 6 Rob Leota, 5 Matt Philip, 4 Izack Rodda, 3 Taniela Tupou, 2 Folau Fainga’a, 1 James Slipper
A disposizione: 16 Connal McInerney, 17 Angus Bell, 18 Allan Alaalatoa, 19 Darcy Swain, 20 Pete Samu, 21 Tate McDermott, 22 James O’Connor, 23 Jordan Petaia

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